Il Vescovo Audo: “I sequestri sono una piaga: lo scopo è il denaro”

Agenzia Fides – 24/4/2013 Aleppo – Più che la religione, il motivo è il denaro. In un colloquio con Fides, il Vescovo caldeo di Aleppo, mons. Antoine Audo, sostiene che “la piaga dei sequestri”, che affligge la nazione, ha come fine soprattutto “la ricerca di denaro da parte di bande armate”, disseminate sul territorio. Una …

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Le bombe di Israele, la bomba della Del Ponte, le speranze di pace

Usa e Russia organizzano una conferenza di pace, la Chiesa orientale una giornata di preghiera – di Patrizio Ricci Nella situazione in Siria non c’è nessuno veramente super-partes se non la Chiesa siriana, che da tempo preme per la riconciliazione. Con l’aiuto concreto alla popolazione e con l’iniziativa “Mussalaha” ha unito alawiti, sunniti, drusi, cristiani, …

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GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA PACE IN SIRIA – sabato 11 maggio 2013

Per la LA GIORNATA DELLA PACE PER LA SIRIA di sabato 11 maggio:  partecipiamo tutti… PREGHIERA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AL MURO OCCIDENTALE DI GERUSALEMME (Martedì, 12 maggio 2009) Dio di tutti i tempi, in occasione della mia visita a Gerusalemme, la “Città della Pace”, patria spirituale di Ebrei, Cristiani e Musulmani, porto al …

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La Settimana Santa delle Chiese d’Oriente nel segno dei vescovi rapiti

da Oriente Cristiano – Vaticaninsider  – 29 aprile 2013 Roma Le comunità cristiane presenti in Siria si ritrovano insieme a implorare la liberazione dei due vescovi di Aleppo rapiti – il metropolita siro-ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim e quello greco-otodosso Boulos al-Yazigi – attraverso veglie di preghiera, celebrazioni liturgiche, manifestazioni e sit-in, mentre anche nel …

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USA – SIRIA: lotte interne e lotte esterne

Armi chimiche si armi chimiche no. Ricomincia l’eterno dilemma teso a spostare il problema. In Siria in due anni di guerra solo due casi certi di avvelenamento di agenti chimici, sono entrambi dell’anno scorso: un ribelle che è inciampato in due taniche in un laboratorio chimico strappato ai governativi e alcuni soldati siriani intossicati in …

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Siria: testimonianza dei salesiani – L’ “Amata Siria”

Damasco 21 Aprile 2013

Damasco: Lunedì 8 aprile, appena giunto a Damasco dal Libano, dove ho partecipato agli esercizi spirituali con ventidue confratelli, una forte esplosione scuote il centro della capitale alle ore 11.45. Ancora una volta, il sangue di una ventina di vittime si aggiunge a quello di molte altre, bagnando le strade della capitale e gettando dolore e lutto in tante famiglie. Però la gente continua a vivere nella totale insicurezza a causa delle frequenti esplosioni o degli spari o dei mortai ecc… , come quello 28 marzo scorso, che stroncato la vita di decine di studenti della facoltà di architettura.

Tuttavia, la situazione generale di Damasco, città cosmopolita di circa 5.000.000 di abitanti, non era mai stata così drammatica e preoccupante come in altre città, benché i rumori di guerra si sentissero ogni giorno e quasi a tutte le ore. Infatti, la prima esplosione in Damasco avvenne in dicembre 2011, e poche altre si susseguirono sporadicamente.

Fino alla prima metà di luglio 2012, le attività formative, spirituali, culturali e sportive del Centro giovanile di Damasco si svolsero normalmente, con la presenza di circa 350 ragazzi e ragazze delle elementari e medie. Il “programma formativo” era stato stampato per intero e si svolgeva in cinque giornate della settimana, da metà giugno alla prima settimana di agosto.

Da luglio 2012 cambiò radicalmente l’atmosfera di serenità che si respirava in città, a causa di vari attentati. Da allora le attività si svolsero soltanto nella mattinata dalle 9.00 alle 13.00, e con una certa trepidazione, per l’insicurezza del trasporto dei ragazzi, il cui numero diminuì sensibilmente.

A settembre 2012, il Centro giovanile inizia le sue attività, accogliendo una trentina di giovani, fra licealisti e universitari, tre ritiri dedicati alla preghiera per la pace e all’adorazione del Signore Gesù. Il 16 settembre 2012 si riaprono le scuole statali, nonostante rumori di guerra in lontananza. E la comunità salesiana decide di non iniziare alcuna attività con i piccoli, prima di vedere come si svolge l’andamento della situazione. Nel frattempo, il Centro giovanile tiene sempre la porta aperta ai grandi.

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L’EUROPA NON HA MEMORIA. Hitler in un suo celebre discorso del 1939: «Chi mai si ricorda», si chiese, «dei massacri degli armeni?». Poi, avvenne l’Olocausto…

“…Se ne ricordano gli armeni, se ne ricordò una mozione del Parlamento italiano nel 2001, se ne ricordò il Papa il 9 novembre 2000, anche se fu insultato dai giornali turchi, se ne ricordarono Russia, Argentina, Bulgaria, Cipro, Grecia, Belgio e soprattutto Francia. L’Europarlamento pose il riconoscimento del genocidio come condizione perché la Turchia entrasse …

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