Patrizio Ricci
Il cercatore di perle. Per una comunicazione nella verità
fonte: CulturaCattolica.it – Autore: Mangiarotti, Don Gabriele Ci sono interessi che superano il particolare della vita individuale e privata. C’è, in noi, il desiderio che la società rispetti quei valori che fondano le ragioni personali del vivere. C’è il desiderio di influire sul modo di vivere, perché ci sembra che, seguendo il ragionamento di Kant, …
In Africa c’è la piaga dei ‘bambini soldato’, ad Aleppo li chiamano ‘combattenti’
da La Perfetta Letizia, 6.4.13 autore Patrizio Ricci Il quotidiano britannico ‘The Telegraph’ ha diffuso, come tutte le principali testati on line, un video in cui, tra le rovine di Aleppo, nel quartiere Salahedddin, un bambino parla, seduto tra due ribelli siriani armati (uno è suo zio): un colpo di mortaio ha ucciso suo padre (combattente …
I Vescovi: “forze oscure” operano per disarticolare Stati e istituzioni.
Il rischio di conflitti religiosi nelle possibili derive oscurantiste della Primavera araba in Siria
“La crescita del fondamentalismo islamico minaccia i musulmani moderati, che sono la maggioranza”. “Fra incudine e martello i cristiani non hanno scelta”. Timori che il conflitto porti a inasprire l’antagonismo tra sunniti e sciiti libanesi.
… fermati o sequestrati?
Nei giorni scorsi i media italiani hanno specificato che i 4 giornalisti Italiani spariti in Siria sono nelle mani della formazione paramilitare Jabhat al-Nusra.L’organizzazione è nella black list dei terroristi islamici dagli USA, è un ramo di al-Qaeda in Iraq – un gruppo costituito da jihadisti sunniti islamici. Conta circa in Siria circa 6.000 uomini …
La persecuzione contro il cristianesimo in Europa
La Bandiera Svizzera e le vacanze pasquali in Belgio. Ormai l’Europa sta cadendo in basso, perdendo la sua identità nel peggiore dei modi: viene scambiato il dialogo, con il permissivismo rincarato con una buona dose di relativizzazione culturale. Gli islamici protestano in Svizzera a causa della bandiera: la quale porta nel sottofondo rosso una …
Gregorio III: “Una dittatura della stampa sulla crisi siriana”
Résistance.fr, 9 maggio 2012 (trad. Ossin) fonte OSSIN
Gregorio III: “Una dittatura della stampa sulla crisi siriana”
Capitaine Martin
“Non c’è più rivoluzione, non ci sono più manifestazioni. C’è solo del banditismo e il mondo intero si rifiuta di riconoscerlo”. Queste parole non sono state pronunciate dal presidente siriano Bachar el-Assad, né da qualcuno dei suoi ministri, e neppure da qualche membro di uno dei governi arabi che sostengono il regime, ma dal patriarca della Chiesa greco-cattolica melchita, con sede a Damasco.
Il prelato non è ricorso ad espressioni ambigue per descrivere lo stato attuale delle crisi in cui è piombata la Siria: “alcuni stranieri sono entrati nel paese e hanno anche cominciato a colpire i cristiani, che sono stati costretti ad abbandonare Homs, data la pericolosità della situazione”, ha spiegato il patriarca che non ha nascosto una certa insoddisfazione di fronte all’atteggiamento del Vaticano, a suo avviso troppo morbido. Gregorio III se l’è presa poi con la stampa europea con la quale ha avuto dei contatti nel corso della sua recente visita nel Vecchio Continente, per raccontare cosa stava succedendo in Siria. “Io non giustifico il regime, come ho sentito dire in Francia, ma affermo una realtà. I giornali sono stereotipi, hanno delle fonti uniche e non sono disposti ad ascoltare nessuno, nemmeno me”, ha sostenuto il prelato che non ha esitato a parlare di una vera e propria “dittatura della stampa al servizio degli Stati Uniti”. Il patriarca ha anche raccontato un aneddoto capitato al nipote di un vescovo che lavora a Dubai (Emirati Arabi Uniti) e che, un giorno che si recava al lavoro, ha sentito dietro di sé un uomo che diceva di trovarsi ad Homs mentre le truppe del governo stavano dando l’assalto alla città, uccidendo donne e bambini.
“Si parla di complotto, ma è ben più grave di questo: c’è una volontà internazionale di recare danno alla Siria”, ha affermato ancora Gregorio III chiedendosi anche come sia possibile che alcuni Stati intendano cambiare in pochi mesi “un regime che ha fatto tanto per il suo popolo”, mentre questi stessi Stati non riescono a mettere fine al conflitto israelo-palestinese. “Nessuna sanzione è stata varata contro le colonie israeliane , ha aggiunto, nonostante siano illegali. Tutti lo sanno ma nessuno fa niente”.