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Biden: l’Ucraina non può aderire alla NATO fino alla fine del conflitto con la Russia

Prima del prossimo vertice NATO in Lituania, il presidente Biden, ha dichiarato che gli Stati Uniti e molti altri paesi sono pronti a offrire all’Ucraina garanzie di sicurezza simili al quadro USA-Israele. Tuttavia, ha precisato che tali garanzie non saranno possibili fino alla fine del conflitto con la Russia.

Biden ha anche risposto a una domanda riguardante l’eventuale adesione dell’Ucraina alla NATO, affermando che ciò non avverrà nel prossimo futuro. Ha sottolineato che l’Ucraina dovrà affrontare altre questioni prima che l’adesione possa essere presa in considerazione, come il processo di democratizzazione e le decisioni riguardanti i territori occupati.

La reazione all’interno dell’Ucraina alle parole di Biden è stata finora di sorpreso silenzio. Ovviamente, la situazione non corrisponde alle aspettative dell’Ucraina, m d’altra parte non è possibile veramente che Zelensky si aspettasse l’ingresso nella NATO con il paese in guerra.

In particolare, in un’intervista a CNN prima del vertice in Lituania, il presidente Biden ha sottolineato che se Kiev fosse entrata nella NATO durante il picco del conflitto, ciò avrebbe implicato che gli Stati membri dell’alleanza sarebbero entrati in guerra con la Russia.

Il Cato Institute – un think tank statunitense di orientamento libertario, con sede nella città di Washington D.C – sostiene che se l’Ucraina dovesse aderire alla NATO, sarebbe vista come una provocazione da parte della Russia, che potrebbe portare a un conflitto militare generalizzato. L’istituto suggerisce anche che l’adesione alla NATO dell’Ucraina non migliorerebbe necessariamente la sua sicurezza, in quanto non fornirebbe una difesa credibile contro la Russia. Inoltre, sostiene che gli Stati Uniti dovrebbero invece concentrarsi sugli sforzi diplomatici per risolvere il conflitto tra Ucraina e Russia, piuttosto che su soluzioni militari che potrebbero aggravare la situazione.

E’ interessante che pur avendo sostenuto sempre le ragioni di Kiev, anche la prestigiosa rivista di politica internazionale Foreign Affairs dica: “L’alleanza dovrebbe confermare che l’Ucraina può aderire e aderirà quando avrà di nuovo quello che aveva la Germania Ovest: confini fissi. Ma nel tragico mondo di oggi, aggiungere l’Ucraina alla NATO mentre i suoi confini sono luoghi di conflitto attivo con la Russia avrebbe un costo elevato“.

Allora, quali benefici dovrebbe ottenere l’Ucraina dalla NATO? Secondo Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale, l’Ucraina dovrebbe ricevere essenzialmente garanzie di sicurezza simili a quelle di Israele, offerte dall’Occidente come alternativa alla piena adesione alla NATO. Ciò implicherebbe che i paesi membri della NATO fornirebbero all’Ucraina assistenza militare a lungo termine e altri tipi di sostegno. Tuttavia, è necessario osservare come si svilupperanno i colloqui a seguito della posizione espressa da Biden. È importante notare che la sua dichiarazione non è stata un’uscita impulsiva, ma è condivisa dai principali settori dell’amministrazione degli Stati Uniti.

Uno dei motivi chiave per respingere l’adesione è il timore che l’ingresso dell’Ucraina possa innescare l’attivazione immediata dell’articolo 5, il quale promette che “un attacco armato contro uno o più paesi membri… sarà considerato un attacco a tutti i paesi” e potrebbe portare a un conflitto della NATO con la Russia, con il rischio di una terza guerra mondiale.
Tuttavia, sembra esserci una via alternativa che consentirebbe all’Ucraina di aderire alla NATO senza includere l’articolo 5. L’Ucraina sembra essere un membro de facto in tutti gli altri aspetti anche se non ‘de jure’. Ogni giorno gli eventi confermano questa posizione.

 Altri riferimenti:

  1. Le Figaro: https://www.lefigaro.fr/international/ukraine-la-nato-ne-l-accueillera-pas-20220708
  2. CNN: https://edition.cnn.com/2022/07/07/politics/biden-ukraine-nato-russia-conflict/index.html
  3. Foreign Affairs: https://www.foreignaffairs.com/ukraine/natos-worst-both-worlds-approach-ukraine
Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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