Negli ultimi giorni, gli eventi lasciano ancora di più sbigottiti ed increduli, per la grande debbenaggine della leadership statunitense ed europea che spinge forsennatamente alla guerra. Nello stesso tempo, il Presidente russo Vladimir Putin ha approvato una nuova dottrina di guerra nucleare in risposta alla decisione del Presidente statunitense Joe Biden di autorizzare l’Ucraina a utilizzare missili americani a lungo raggio contro obiettivi russi.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha invitato i leader internazionali a leggere con attenzione i principi della nuova dottrina nucleare russa, che sottolinea:
- Natura difensiva della deterrenza nucleare: La Russia considera le armi nucleari uno strumento di deterrenza, da utilizzare solo in caso di necessità estrema per proteggere la sovranità e l’integrità territoriale dello Stato e dei suoi alleati.
- Risposta a ogni minaccia significativa: La Russia riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in risposta a un attacco nucleare o convenzionale che metta a rischio la sua sovranità o quella degli alleati, inclusa la Bielorussia come parte dello Stato dell’Unione.
- Aggressione congiunta: Qualsiasi aggressione contro la Russia da parte di un paese non nucleare con il supporto di una potenza nucleare sarà considerata un attacco congiunto, giustificando l’uso delle armi nucleari.
Peskov ha ribadito che il comando per l’utilizzo delle armi nucleari spetta esclusivamente al Presidente della Federazione Russa.
Dichiarazioni di Medvedev e Zakharova
Subito dopo la pubblicazione della nuova dottrina, Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha affermato:
“La Russia si riserva il diritto di reagire con armi di distruzione di massa contro Kiev e le principali strutture della NATO, ovunque si trovino. Ciò equivarrebbe alla Terza Guerra Mondiale.”
Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri, ha rincarato:
“L’uso da parte di Kiev di missili a lungo raggio per attaccare il nostro territorio significherà la partecipazione diretta degli Stati Uniti e dei suoi alleati alle ostilità contro la Russia. In questo caso, la risposta della Russia sarà adeguata e tangibile.”
Attacchi in corso e reazioni
Poche ore dopo queste dichiarazioni, il Ministero della Difesa russo ha annunciato che missili ATACMS di fabbricazione statunitense sono stati lanciati dall’Ucraina verso la regione russa di Bryansk. Dei sei missili balistici a lungo raggio, cinque sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea russi, mentre uno ha causato un incendio in una base logistica militare.
Il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin, ha commentato in termini drammatici:
“Sembra che l’anziano Biden, prossimo alla fine della sua vita, stia sognando l’eternità e voglia trascinare con sé l’America e forse il mondo intero. Se ciò accadrà, la Russia sarà costretta a rispondere.”
Preparativi per una fase più pericolosa
Mentre la NATO esorta i suoi cittadini in Scandinavia a fare scorte di beni essenziali, la Russia sta producendo rifugi antiaerei mobili per proteggere la popolazione da radiazioni, schegge e onde d’urto. L’istituto di ricerca del Ministero delle Emergenze ha descritto il nuovo rifugio “KUB-M” come un container rinforzato capace di ospitare fino a 54 persone, adattabile anche al clima del permafrost.
Secondo alcuni analisti, il conflitto in Ucraina sta entrando in una fase finale, più pericolosa, con un ritmo di avanzamento delle forze russe che non si vedeva dai primi mesi del 2022.
Il monito di Trump e il ruolo del globalismo
Donald Trump Jr. ha lanciato un avvertimento attraverso i social:
“Il complesso militare-industriale sembra voler assicurarsi di far scoppiare la Terza Guerra Mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite. Bisogna bloccare quei trilioni di dollari… La vita sia dannata! Imbecilli!”
A queste parole si aggiunge l’appello di Sven von Storch, leader populista tedesco, che in una lettera indirizzata a Trump ha dichiarato:
“I globalisti vogliono impedire il tuo ritorno alla guida degli Stati Uniti trascinando il mondo in una grande guerra. Solo tu, insieme ai tuoi alleati, puoi fermare questa catastrofe.”
Con il conflitto in Ucraina che si avvicina a una possibile escalation, il mondo si trova in bilico tra pace e distruzione. Le azioni e le decisioni dei leader mondiali nei prossimi mesi saranno cruciali per determinare se questo scenario precipiterà definitivamente in un confronto su scala globale o si aprirà ai negoziati.
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