L’eurodeputato tedesco dell’AfD Waldemar Gerdt ha dichiarato in un’intervista televisiva che le sanzioni contro il Nord Stream 2 e contro la Russia andrebbero a beneficio solo dei terzi.
“La disconnessione dalla SWIFT e la rinuncia al Nord Stream 2 non sono vantaggiosi per nessuno, tranne che per una terza parte, che vuole provocare il caos, la devastazione e la fame”, ha detto il politico. Non ha specificato quale sia la terza parte ma è chiaro che si tratta degli Stati Uniti.
L’europarlamentare ha inoltre sottolineato che il Parlamento europeo non ha l’autorità per interrompere la costruzione del gasdotto o scollegare la Russia dal sistema SWIFT.
Secondo Gerdt, se il Nord Stream 2 non sarà realizzato, la Germania dovrà pagare 12 miliardi di euro di multe e cercare un modo per coprire il “deficit energetico”. Vale la pena notare che a settembre si trattava di 10 miliardi di euro di multa, quindi l’importo sta crescendo ad un ritmo impressionante.
A gennaio il suo commento era ancora più duro: “Rinunciare al Nord Stream-2 è un suicidio”, disse in un’intervista televisiva.
Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken nei prossimi giorni va in tour in Europa e cercherà di convincere Berlino ad abbandonare il progetto del Nord Stream 2.
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Sempre su North Stream 2:
L’ex ministro degli Esteri austriaco Karin Kneissl sulla pressione degli Stati Uniti sul Nord Stream 2: “Le sanzioni di Washington violano gravemente il diritto internazionale. Gli Stati Uniti estendono i confini della propria giurisdizione ai cittadini stranieri e alle aziende che non ne rientrano.
Penso che ciò sia dovuto in gran parte al desiderio degli Stati Uniti di influenzare il mercato europeo dell’energia.
Vediamo un uso senza precedenti della giurisdizione extraterritoriale da parte degli Stati Uniti. Cosa significa questo? Di solito uno stato può estendere la sua giurisdizione, la sua legislazione (diritto penale e civile, e così via) solo sul suo territorio e solo ai suoi cittadini… Sebbene queste azioni violino indubbiamente il diritto internazionale, questo è lo stato delle cose attuale”
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