BOLIVIA – La Chiesa interviene allarmata dal caos e richiama al rispetto della costituzione

Perché le violenze nel paese continuano anche dopo l’uscita fuori di scena di Morales? Perchè Anez che si è autoproclama presidente ad interim (e non ha i numeri in parlamento per farlo) dell’opposizione ha sentito per prima cosa di riconoscere Guaidò come presidente del Venezuela? “La presidenta interina Jeanine Añez anunció que reconocerá inmediatamente como Embajador de Venezuela en Bolivia a quien sea enviado por Juan Guaidó.” (El mundo). Perché i tre più importanti membri del Gli ex membri del Supreme Electoral Tribunal , María Eugenia Choque, Antonio Costas e Édgar Gonzales, sono stati inviati preventivamente in prigione? Ma non sono i soli.
La chiesa boliviana interviene di fronte al caos nel paese. Ecco l’articolo tratto da El Mundo, uno dei più importanti quotidiani del paese:

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La Chiesa chiede pace e comprensione nel Paese

La Chiesa chiede la pace e chiede di rispettare le norme costituzionali, oltre a garantire garanzie ai rappresentanti delle persone in esercizio. Chiedono ai politici di cercare un’uscita costituzionale.

La Conferenza episcopale boliviana chiede la pace e l’armonia tra tutti i boliviani, chiede di rispettare le norme costituzionali e concedere garanzie ai rappresentanti delle persone in esercizio.
La dichiarazione è stata letta da mons. Aurelio Pesoa, segretario generale della Conferenza episcopale boliviana, che lo ha accompagnato; Mons. Eugenio Scarpellini, Vescovo della diocesi di El Alto, Mons. Giovani Arana, Assistente vescovo della diocesi di El Alto e Padre José Fuentes, Assistente segretario generale del CEB.
Gesù Cristo ci invita a cercare la pace con tutti. Che non ci siano più aggressioni tra di loro. Possa la pace regnare nel Paese. Che le idee non sono la causa di scontri violenti. Le posizioni politiche devono servire a costruire un paese in progresso e libertà, ma non a confrontarsi tra fratelli.
Il futuro della Bolivia è costruito sul rispetto delle norme costituzionali e sulla concessione di garanzie ai rappresentanti delle persone in esercizio per agire in coscienza e cercare il bene comune.
Chiediamo a tutti di costruire una Bolivia in pace, soddisfacendo la responsabilità storica che abbiamo. Chiediamo ai responsabili della politica, promuoviamo un’uscita costituzionale alla situazione creata, leader civili e movimenti sociali, manteniamo gli atteggiamenti di pace e liberiamo da ogni violenza.
Costruiamo una Bolivia con rispetto, tolleranza, libertà, giustizia e veri progressi per tutti.
Dopo aver vissuto in questi giorni vi invitiamo a guardare al futuro con speranza e, attraverso la pace, continuiamo a costruire la Bolivia. Dio benedica la Bolivia e ci conduca a giorni di pace e unità.

El Mundo 13.11.2019

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source link:http://elmundo.com.bo/web2/index.php/noticias/index?id=la-iglesia-llama-a-la-paz-y-entendimiento-en-el-pais

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