Raqqa 25 novembre 2014 – l'aviazione siriana bombarda obiettivi ISIS. Ecco la notizia diffusa che è partita da Londra , come al solito la fonte usata da tutti i media è l'Osservatorio per i diritti umani, che ha i suoi referenti in loco, in Siria. Sono i comitati locali dei ribelli::
"Circa 90 persone sono rimaste uccise e decine ferite nel corso di un pesante attacco lanciato martedì pomeriggio dalle forze del regime siriano su diverse zone nella città di Raqqa, colpita da almeno nove attacchi aerei; secondo gli attivisti tra le vittime anche donne e bambini".
La città di Raqqa dove è avvenuto il bombardamento è completamente sotto il controllo dell'ISIS. E' ovvio che le notizie della morte di donne e bambini (come il filmato sopra) vengono date dai terroristi dell'ISIS . Sono gli stessi che non si fanno scrupoli di fare la la mattanza di donne e bambini che tristemente conosciamo.
I militanti di ISIS non si fanno scrupoli neanche ad usare i bambini come macchine da guerra, come vedete in questo filmato (non è un mistero, ce ne sono a decine in giro messi da loro stessi su Youtube):
Occorre ricordare però che bambini soldato sono utilizzati anche dai ribelli moderati, come del resto in tante parti del mondo da parte degli eserciti non regolari.
Tornando ai bombardamenti dell'aviazione siriana: è un fatto reale; di sicuro le forze aeree non scherzano con le basi dei terroristi.
Ma è pur vero che rappresentare l'esercito nazionale siriano come sanguinario e inumano è funzionale a chi combatte lo stato ed ha distrutto il paese. E' innegabile che la 'conta dei morti' è fatta solo a proprio uso e vantaggio. Si vuole arrivare alla rappresentazione di un mostro che giustifichi l'intervento internazionale contro di esso.
E' evidente che c'è grande interesse a cambiare le carte in tavola. Si sottolinenano giustamente le vittime, ma ci si dimentica di dire che le donne e bambini sono vittime di una guerra che proprio la Comunità internazionale ha appoggiato e che rifiuta di far cessare se il finale non gli compiace (se non coincide con il proprio profitto economico e politico).
C' è una guerra in corso in cui tutto il mondo occidentale e le petrolmonarchie del Golfo sono contro la Siria e la Siria non ha fatto nulla per scatenare tutto questo.
Occorre chiarire una cosa: così facendo, la comunità internazionale ha condannato a morte tutti i siriani. Si sapeva dove questo cammino avrebbe portato ed è ciò che si voleva. Le operazioni belliche in corso non è possibile condurle in modo che non ci siano vittime. Per quanto amaro sia, queste operazioni vengono effettuate anche secondo le risorse militari e tecnologiche in proprio possesso e secondo il tipo di avversario che si ha di fronte.
Se ISIS preme su centri siriani in mano all'esercito regolare mi sembra ovvio che l'esercito regolare, essendo in difficoltà con le risorse, attacchi i centri di comando di ISIS che si trovano a Raqqa. E' l'unico modo per colpire all'origine la minaccia ed indebolirla.
C' è una guerra in corso e bisogna dire chiaramente chi è l'aggredito e chi l'aggressore! Ai ribelli sono giustificate anche le autobombe e le stragi di civili : il governo siriano come dovrebbere agire per contrastare tutto questo, usare le cerbottane?
Lascia perplessi da che pulpito viene la denuncia: mi sembra ambiguo e meschino penetrare con l'inganno a casa di un uomo, devastargli casa ed affetti e poi quando questi mette in atto un tentativo di difesa, lo si accusi di usare metodi non convenzionali, che non rispetta le ''regole''.
Questa guerra è sanguinosa? Allora chi si dice inorridito non la alimenti ancora e apra un negoziato riconoscendo, con un atto di coraggio, la vera minaccia per il paese.