Secondo la rivista scientifica BMJ, le prove del vaccino contro il coronavirus Pfizer, condotte dall’organizzazione di ricerca Ventavia in Texas nell’autunno del 2020, sono state gravemente errate.
Durante le sperimentazioni cliniche del vaccino Pfizer (Comirnaty, Comirnati), sono state violate le norme e le regole generalmente accettate per tali studi.
In particolare, alcuni dati sono stati falsificati, sono stati nascosti effetti collaterali ed è stata rivelata l’identità dei volontari. Lo afferma un’inchiesta del British Medical Journal (BMJ).
Uno dei leader regionali del Ventavia Research Group, coinvolto nelle sperimentazioni cliniche del vaccino Pfizer, ha dichiarato al British Medical Journal che l’azienda aveva falsificato i dati, rivelato l’identità dei pazienti, formato in modo insufficiente il personale, effettuato vaccinazioni ed è stato fatto senza fretta di segnalare le reazioni avverse che si sono verificate durante la terza fase dello studio.
La rivista fa notare che hanno avviato un’indagine dopo che Brooke Jackson, ex capo regionale del Ventavia Research Group, ha contattato la redazione. Questa azienda ha aiutato Pfizer a condurre studi clinici sul vaccino Komirnati.
Jackson afferma di essere stata licenziata nel settembre 2020 dopo aver ripetutamente segnalato al quartier generale della società violazioni durante gli studi clinici e aver inviato un’e-mail alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense.
Jackson dice di aver ricevuto una risposta dalla FDA e una chiamata da un ispettore, ma niente più che un avvertimento che la FDA non l’avrebbe informata dei progressi in una possibile indagine.
Jackson ha confermato le sue parole con documenti, foto, video e registrazioni audio. Controllando le informazioni, gli esperti del British Medical Journal hanno ricevuto altre prove che il test del vaccino non soddisfa gli standard e le norme che Pfizer ha assicurato di aver seguito. In particolare, le infrazioni sono state: – il vaccino non è sempre stato conservato nelle condizioni richieste.
– Quasi tutto il personale dell’azienda ha avuto accesso alle informazioni sull’identità dei partecipanti alle sperimentazioni, il che contraddice la natura “cieca” dei test sui vaccini.
In uno studio “cieco”, una delle condizioni più importanti è che né i medici né i pazienti sappiano se fanno parte di un gruppo placebo o di un gruppo che sta effettivamente assumendo un farmaco, in modo che non vi sia alcun pregiudizio nell’interpretazione dei risultati;
– i partecipanti al test non sono stati osservati dal personale dopo l’iniezione;
– mancanza di follow-up tempestivo dei pazienti che hanno manifestato reazioni avverse; – non sono state segnalate deviazioni dal protocollo;
– campioni di laboratorio etichettati in modo errato;
Jackson e il suo team hanno spesso riscontrato errori nei dati raccolti e non sono riusciti a rispondere in modo tempestivo alle lamentele dei pazienti su gravi effetti collaterali.
Secondo Jackson, questi problemi hanno portato la direzione dell’azienda a temere ispezioni da parte della Food and Drug Administration (FDA) statunitense e di altre autorità di regolamentazione.
Di conseguenza, alcuni test venivano periodicamente falsificati e alcune informazioni venivano nascoste.
La stessa Jackson ha detto a BMJ che non riusciva a capire perché ci fosse una così grande paura delle ispezioni della FDA, poiché l’agenzia spesso controllava la documentazione solo mesi dopo il completamento di uno studio.
Secondo l’Ispettorato del Dipartimento della salute degli Stati Uniti, tra il 2000 e il 2005, la FDA ha condotto ispezioni sul campo solo nell’1% dei casi durante la valutazione degli studi clinici. Secondo i soci anonimi del Ventavia Research Group, la situazione nella società non è cambiata dal licenziamento di Jackson, poiché Ventavia si aspettava un audit federale prima di questo licenziamento, ma finora non è stato effettuato.
Pfizer sta attualmente utilizzando i servizi della società per condurre nuovi test sui vaccini. BMJ scrive anche che due dei colleghi di Jackson confermano ampiamente le sue parole, ma lo fanno in forma anonima perché temono che altrimenti non riusciranno a trovare un lavoro perché lavorano in un campo altamente specializzato dove non c’è molta scelta.
Qui il link diretto all’articolo del British Medical Journal (pubblicato il 02 novembre 2021): https://www.bmj.com/content/375/bmj.n2635
Qui l’articolo scaricato in Pdf: bmj.n2635.full
fonte: Actualno.com
Considerazioni
Ovviamente, tutto questo è da ‘registrare’ e poi da usare come elemento per una propria libera valutazione. La valutazione si svolge secondo un determinato percorso che serve poi a connettere gli avvenimenti tra di loro e far memoria di eventi passati. Questo stabilisce cosa possa essere considerato realistico e quanto no.
Esorto – come sempre – a guardare e fare attenzione alle fonti. In questo caso l’autore del report Paul D Thacker, è uno stimato giornalista scientifico, così pure la prestigiosa pubblicazione che ha ospitato l’articolo.
Ripeto, come ho fatto altre volte, qui non è a tema l’efficacia dei vaccini (questo lo valuterete voi guardando i dati sono disponibili presso i siti ufficiali), è a tema invece, il metodo e le pratiche politiche senza precedenti che si stanno creando intorno a questa vicenda. Certe pratiche nulla hanno a che fare con la scienza, quindi occorre vigilanza. La trasparenza non può essere data per scontata come anche l’onestà intellettuale delle persone e l’incorruttibilità.
I fatti ci dicono che Pfizer ha un serio problema di reputazione a causa di violazioni della legge per ottenere profitti.
Nel 2009 il Dipartimento di Giustizia ha multato Pfizer per 2,3 miliardi di dollari per frode sanitaria, la più grande multa della storia. https://www.justice.gov/opa/pr/justice-department-announces-largest-health-care-fraud-settlement-its-history
Nel 2015 Pfizer è stata multata di 15 milioni di dollari per corruzione all’estero. https://www.justice.gov/opa/pr/pfizer-hcp-corp-agrees-pay-15-million-penalty-resolve-foreign-bribery-investigation
Questi sono fatti, quindi la fiducia cieca in questo caso è una questione molto delicata. Ma una azienda è fatta per fare profitti. Ci sono regole e ci sono organismi di controllo statale.
Dovrebbero essere ciò che ci tutelano e non i cantori delle aziende. Quest è il vero problema e la cosa che mi interessa.
Anche alcune ricerche non mediche sono contaminate dagli interessi monetari che finanziano la ricerca. Il problema sembra peggiorare. Troppo spesso il finanziamento ha molti vincoli e quindi non è indipendente. La ricerca di base è probabilmente per la maggior parte indipendente dai finanziatori ma qui non si tratta di ricerca di base.
Con una ricerca come questa di Pfizer, i regolatori hanno un’incredibile responsabilità nell’esaminare la ricerca per individuare eventuali difetti. Purtroppo questa responsabilità è stata corrotta dalla politica. Intervengono altri fattori non medici che spesso impongono condizioni per arrivare ad un esito favorevole.
Questo è semplicemente quello che posso intuire dai dati forniti dall’articolo di BMJ.
Per quando riguarda i dati, i dati sono questi e l’articolo di BMJ dice certe cose: tutto è a vostra disposizione.
Vp News
nota a margine: Paul D. Thacker è un giornalista americano specializzato in scienza, medicina e giornalismo ambientale. Ha scritto per Science, JAMA, Salon, The New Republic e Environmental Science & Technology.