Canada – Il governo canadese ha ufficialmente dichiarato guerra alla sua popolazione per proteggere il covid

Il primo ministro Trudeau ha dichiarato di fatto la legge marziale, anche se in un tempo in cui il significato delle parole è rimosso e i significati cambiano per truffare la gente.

Il 14 febbraio, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha invocato l’Emergency Act per la prima volta nella storia del Canada per sedare le proteste.

In linea di principio, questo è il passaggio definitivo di Justin Trudeau in Canada ai metodi della dittatura.

Trudeau definisce la protesta dei camionisti un ‘insulto alla verità’. Il primo ministro ha rifiutato di incontrare i manifestanti, nel suo bunker dove si è rifugiato è stizzito e come fanno sempre i potenti quando qualcuno non si conforma, delegittima il branco. “Questa non è la storia della nostra pandemia, del nostro Paese, della nostra gente”, ha detto. (https://www.bbc.com/news/world-us-canada-60202050). Quindi Trudeau ha fatto ricorso alla forza, reputando inutile l’opportunità di valutare oggettivamente la sua fatale incapacità di comprendere la realtà, prendere decisioni e rispettare accordi su azioni comuni concertate. Più facile “tradire e scavalcare”.

Per avere un’idea di cosa sta succedendo, lo stato di emergenza include anche la concessione alle banche del diritto di sospendere o congelare i conti dei sostenitori del blocco senza un ordine del tribunale e costringere le piattaforme di crowdfunding e gli scambi di criptovalute a rispettare le leggi antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo.

Il ministro delle finanze Chrystia Freeland ha dichiarato nello stesso briefing che i conti aziendali delle società proprietarie di camion utilizzati per blocchi illegali saranno congelati e i loro contratti assicurativi sospesi.

L’Emergency Act, approvato negli anni ’80, conferisce alle autorità canadesi poteri speciali per rispondere alle emergenze che colpiscono il benessere pubblico (calamità naturali, focolai di malattie) e l’ordine pubblico (disordini civili), nonché emergenze o guerre internazionali.

 

Il problema è anche che, in realtà, la sommossa pacifica dei camionisti è iniziata proprio per l’autoritarismo (e perchè qualcuno ha olpito profondamente il benessere pubblico) e alla protesta le autorità canadesi rispondono dopo l’autoritarismo che ha generato la protesta , con un autoritarismo maggiore.

Così mentre l’OMS ha detto che l’omicron scomparirà con la fine della primavera e, soprattutto che lo strumento del greenpass è solo inutile sul piano epidemiologico, dividendo i cittadini ed introducendo una nuova normalità che rimarrà per sempre, Trudeau irragionevolmente ha scelto la linea dura decidendo che se le leggi esistenti interferiscono con lui, questo non sarà un problema, ne rilascerà delle nuove o ne utilizzerà delle altre studiate per la guerra e per le pubbliche calamità e per disordini violenti.

Questo accade in Canada, mentre in Italia gli occhi sono distratti da quello che i media servono come il menu del giorno,  mentre l’economia va a picco e il governo studia misure draconiane, non eque ed anticostituzionali come il taglio delle pensioni e quant’altro di malvagio.

L’impressione è che siamo in un tempo distopico, in cui niente è a posto e che non esiste più un giusto ordine di priorità nelle decisioni politiche, ma tutto è stabilito centralmente e fuori al paese. Così, invece alla disoccupazione, alle aziende che chiudono si pensa ad introdurre l’eutanasia. Invece di pensare all’educazione e ripristinare una parvenza di normalità e dare respiro agli italiani, si studia come far sopravvivere lo stato di emergenza e diffondere l’ideologia gender nelle scuole.

È ormai chiaro che non esistono più partiti di sinistra e di destra e che ragionare con gli stessi canoni di una volta è fuorviante. Sia l’orientamento conservatore, sia l’orientamento di ‘sinistra’ agiscono all’unisono ai comandi degli interessi della stessa oligarchia finanziaria globale, a cui la sera riferiscono le loro azioni, per riceverne plauso e carriere.

Il capitalismo non corrisponde più alla capacità imprenditoriale del personaggio, come un tempo nell’era vittoriana erano i leader della vera imprenditorialità. Ora il peso della nuova nomenclatura si pesa nei miliardi di dollari sottratti all’economia reale durante la pandemia, ove le imprese che non producono nulla hanno lucrato e tentano di prolungare il sistema all’infinito, instaurando la nuova normalità.
Se nessuno si opporrà a questo schema, la nuova nomenclatura andrà avanti a fare il nostro bene e la nostra individualità e la nostra libertà, il nostro libero arbitrio, la nostra spiritualità sarà svenduta a vantaggio di un progetto malefico, giustificato dalla necessità di limitare i diritti delle persone per il bene di qualche causa comune (salvare il clima, combattere il covid, ecc.).

E’ per questo che ultimamente nella Costituzione non hanno tolto nulla ma hanno aggiunto “ambiente e salute” (art.9 e 41) e nessuno ha avuto da ridire, neanche alla luce dei nuovi significati totalitari di ambiente e salute.

Quindi cosa accadrà ora? Probabilmente la protesta in Canada rientrerà e speriamo non ci siano incidenti. Mentre la road map in Italia è per ora senza incidenti. L’impressione è che restano da compiere solo alcuni passaggi amministrativi per subordinare la plebe: gli ordini dell’élite, sono trasmessi a ciascun plebeo attraverso un gadget digitale, con il controllo online dell’esecuzione. Tuttavia, in realtà, l’IT è uno strumento che funziona solo in una gamma ristretta di compiti socioeconomici e solo in una società qualitativamente immutabile. Ciò che è stato fatto alla società durante la crisi del coronavirus porta l’IT ben oltre l’ambito di applicabilità.

Onestamente, non credo che tutto funzionerà, allo stesso tempo non si tornerà affatto come prima e lo dimostra che proprio ora siamo stati ad un passo dalla guerra, mentre i leader globali dicevano cose incomprensibili e le menzogne venivano amplificate dai media.

Vp News

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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