Israele ha bombardato i ‘propri’? Un articolo di Grey zone porta elementi nuovi

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Non ho esattamente la posizione dell’articolo “US State Dept’s favorite celebrity chef builds Gaza aid dock with stolen rubble “ di  The Grayzone, ma è comunque un bene leggere altre informazioni, in questo tempo difficile per la verità. Quindi, direi che l’articolo che vi segnalo fornisce informazioni nuove, ma attenzione alle conclusioni affrettate. Il fatto …

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Roberto Quaglia e Pino Cabras : cronaca del voto elettorale della Russia reale

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Nel video di cui propongo la visione Roberto Quaglia (scrittore e critico letterario italiano) e Pino Cabras (deputato  giornalista) discutono come l’Occidente abbia proposto una versione delle elezioni e della società russa che appare disconnessa dalla realtà. Evidenziano come, secondo loro, i media occidentali abbiano costruito una “Russia fantastica” che differisce significativamente dalla vera Russia.

Entrambi i giornalisti hanno visitato diversi seggi elettorali, constatando di persona la normalità e la tranquillità delle operazioni di voto. Criticano la diffusione di video manipolati che ritraggono irregolarità e violenze durante le elezioni, descrivendoli come completamente fuori dalla realtà osservata.

I due giornalisti discutono di un filmato diffuso dall’ANSA e rilanciato in Occidente che è facilmente identificabile come fake. Questo filmato ritraeva ipotetiche irregolarità e violenze nelle elezioni russe, mostrando scene in cui soldati mascherati si intrufolavano nei seggi elettorali, indicando ai votanti per chi votare, armati di fucili, e in un’altra scena qualcuno veniva malmenato. I giornalisti contestano fortemente l’autenticità di queste immagini, descrivendole come completamente false e non rappresentative della realtà osservata direttamente nei seggi elettorali.

In particolare, a riprova della falsità del video diffuso da Ansa e che poi ha fatto il giro di internet e di cui Crozza ha fatto la parodia come cosa vera, vengono sottolineate:

Incongruenze Tecniche e Scenografiche: Sottolineano come gli scenari mostrati nei video non corrispondano alla realtà osservata nei seggi. Per esempio, la presenza di soldati armati e mascherati e la violenza fisica nei seggi sono in netto contrasto con l’ambiente che hanno direttamente sperimentato, dove il processo di voto era tranquillo e ben organizzato. Inoltre nel video non viene indicato il numero del seggio elettorale, né la località. Cabras e Quaglia criticano la cattiva scenografia e le incongruenze, come l’assenza di elementi tecnici decisivi presenti nei seggi reali.

Assenza di apparecchiature di controllo: Notano l’assenza nei video di apparecchiature tecnicamente importanti come le macchine per la registrazione dei passaporti, che sono state utilizzate in tutti i seggi elettorali per verificare l’identità degli elettori. La mancanza di questi dispositivi nei video diffusi suggerisce che le scene rappresentate non corrispondano alla procedura standard di votazione osservata.

Narrazione vs. realismo delle Procedure Elettorali: Mettono in evidenza come la narrazione costruita dai video si allontani significativamente dalle procedure elettorali standard e dall’atmosfera nei seggi elettorali. La rappresentazione di violenze e intimidazioni contrasta con la realtà di un processo elettorale che hanno descritto come estremamente standardizzato, accessibile e civile, con molteplici forme di votazione messe a disposizione per garantire la partecipazione e la trasparenza.

Contrasto tra la percezione e la Realtà delle Elezioni: La critica principale si concentra sulla discrepanza tra la percezione generata da questi video e la realtà delle elezioni russe, come osservata direttamente dai giornalisti. Questa discrepanza serve come indicazione che i video potrebbero essere stati manipolati o almeno presentati in un contesto che distorce gravemente la realtà, con l’intento di influenzare l’opinione pubblica internazionale.

I giornalisti si esprimono in termini di forte sconcerto per la discrepanza tra ciò che hanno osservato direttamente, ovvero seggi elettorali ordinari, pacifici e ben organizzati, e la narrazione che viene diffusa in Occidente attraverso questi video manipolati. La loro analisi pone l’accento sulla necessità di una maggiore accuratezza e onestà nell’informazione, criticando aspramente l’uso di tali tecniche manipolative che distorcono la percezione pubblica e alimentano tensioni ingiustificate.

Roberto Quaglia e Pino Cabras descrivono un sistema di voto estremamente standardizzato e accessibile, con varie opzioni di voto alla portata di tutti i cittadini, dalla votazione elettronica a quella tradizionale su carta, fino al voto a domicilio per chi non può recarsi ai seggi.

Tra le varie tematiche, emerge un forte senso di affetto e ammirazione per l’Italia da parte dei cittadini russi incontrati, nonostante la crescente russofobia percepita in Europa.

I giornalisti concludono sottolineando la necessità di superare pregiudizi e narrazioni unilaterali, invitando a una comprensione più profonda e meno polarizzata della realtà russa.

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altri materiali:

vedi anche : E’ un fake il video del militare russo che controlla nelle cabine elettorali https://www.vietatoparlare.it/e-un-fake-il-video-del-militare-russo-che-controlla-nelle-cabine-elettorali/

La dura realtà dei giornalisti indipendenti – Tucker Carlson

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Nell’approfondimento di Tucker Carlson rilanciato da RADIO RADIO viene messo in evidenza il contrasto tra giornalisti indipendenti e mainstream nell’evento del 6 gennaio 2021 in Capitol Hill. Carlson rivela un particolare sulla storia di Steve Baker, giornalista indipendente che lavorava per The Blaze, Carlson da voce alle ingiustizie affrontate dai reporter al di fuori delle grandi istituzioni mediatiche.

Questi i punti salienti affrontati:

  • Contrasto tra media mainstream e indipendenti: la narrazione di uno stesso evento raccontato dalla presenza predominante dei media mainstream al Capitol Hill quel giorno, mette in luce il loro ruolo nel supportare le narrazioni dominanti, a fronte di una copertura più veritiera e diretta da parte dei giornalisti indipendenti.
  • Il Caso di Steve Baker: nel video viene raccontata la spaventosa esperienza di Baker il quale, nonostante avesse agito in piena capacità giornalistica e senza coinvolgimento in atti violenti, ha affrontato severe conseguenze legali da parte dell’FBI ed è stato trattato più come un insurrezionista che non come un membro della stampa.
  • La situazione dei Giornalisti Indipendenti: Il video mette in luce come altri giornalisti indipendenti abbiano affrontato situazioni simili, sottoposti ad azioni legali e persino vittime di raid dello SWAT, nonostante loro avessero solo fornito una copertura professionale degli eventi.
  • Implicazioni più vaste: viene discusso l’ampio impatto di queste azioni sul concetto di libertà di stampa e sulle difficoltà incontrate dai giornalisti indipendenti nell’esercizio della loro professione.

Carlson non solo documenta un capitolo importante della storia americana recente, ma solleva anche questioni fondamentali sulla libertà di stampa, il ruolo dei giornalisti in situazioni di crisi e le sfide uniche affrontate dai professionisti indipendenti nel campo dei media. Se sei interessato a comprendere le dinamiche tra i media mainstream e indipendenti, le implicazioni legali per i giornalisti a Capitol Hill il 6 gennaio, e le storie personali di coloro che sono stati sul campo, la visione di questo video è indispensabile.

 

Prof Orsini: in realtà l’art. 5 della NATO è applicato per l’Ucraina

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Il prof Orsini discute l’allargamento della NATO, con un focus particolare sull’ingresso della Svezia come 32° membro ufficiale e sull’Ucraina, membro de facto dell’Alleanza. Orsini critica la narrazione comune sui processi di adesione alla NATO, sostenendo che non avvengono semplicemente su richiesta dei paesi interessati, ma seguono un processo in quattro fasi guidato dagli interessi strategici degli Stati Uniti.

Queste fasi includono l’identificazione di paesi che, una volta inclusi, aumentano l’influenza globale degli USA a scapito di Russia e Cina, la costruzione di rapporti strategici attraverso la vendita di armi e esercitazioni militari, la persuasione degli altri membri della NATO ad accettare il nuovo ingresso, e infine l’adesione ufficiale.

Orsini utilizza l’esempio della Svezia e della Finlandia per illustrare come questi paesi siano diventati membri de facto  della NATO prima dell’adesione ufficiale, partecipando a importanti esercitazioni militari e acquistando armi dagli USA. Critica inoltre l’approccio legalistico che ignora il realismo politico e il potere degli Stati Uniti di influenzare le decisioni all’interno dell’Alleanza, evidenziando come il trattato della NATO venga spesso violato o ignorato per servire gli interessi americani.

Infine, il prof Orsini valuta giustamente che verso l’Ucraina è stato di fatto utilizzato l’art . 5 di mutua difesa che lega i paesi membri della NATO.

Consiglio di vedere il video perchè contiene altri importanti spiegazioni, sull’informazione in Italia, la Georgia ed altre questioni.

Orsini conclude sottolineando l’importanza del sostegno degli abbonati al suo sito di notizie indipendente sulla politica internazionale, sicurezzainternazionale.com, che si rifiuta di accettare pubblicità o finanziamenti esterni per mantenere la sua indipendenza e autonomia.

Il conflitto tra Russia e Ucraina procede con la prevalenza delle forze russe – Situazione

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La seguenti sintesi fornita del Ministero della Difesa della Federazione Russa al 14 marzo 2024 evidenzia il proseguimento dell’operazione militare speciale in Ucraina, con dettagli sulle azioni condotte in diverse direzioni e sui successi attribuiti alle forze armate russe. Le informazioni riportano miglioramenti lungo la linea del fronte, respingimento di contrattacchi ucraini, e significative perdite …

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Ma come è possibile che un’agenzia di stampa corregga il Papa!?

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Fabio Duranti , direttore di Radio Radio, commenta le dichiarazioni del Papa riguardo alla guerra e alla necessità di negoziazione e pace. Durante un’intervista alla TV svizzera, il Papa ha espresso il suo desiderio di porre fine alle guerre, sottolineando che ormai è chiaro che l’Ucraina non può sperare di sconfiggere la Russia e che sarebbe meglio evitare ulteriori sacrifici di vite umane cercando invece una negoziazione o un accordo.

Il Papa ha enfatizzato che alzare una bandiera bianca non è un segno di disonore, ma piuttosto un atto di coraggio e un desiderio di ricominciare. Ha criticato l’attuale mentalità che sembra ignorare gli errori e promuovere una cultura di guerra incessante. Ha poi parlato specificamente della guerra in Ucraina, suggerendo che la negoziazione è un atto coraggioso e che ci sono paesi pronti a mediare per trovare una soluzione pacifica.

Tuttavia, inopinatamente , poco dopo queste dichiarazioni, sono emerse smentite dal Vaticano, che hanno cercato di reinterpretare o minimizzare le parole del Papa. Questo dimostra in modo evidente la manipolazione delle informazioni da parte dei media.

Il video analizza anche le reazioni della stampa e di alcuni cardinali alle parole del Papa, evidenziando una discrepanza tra il messaggio di pace del Papa e la narrazione di alcuni media e figure ecclesiastiche. In definitiva, nel video viene messa in luce la problematica di una comunicazione partigiana che cerca di uniformarsi per trarne vantaggio ed evitare conflitti, preferendo invece che migliaia di giovani continuino a morire per pochi metri di terreno. Le conseguenze di una tale dissonanza sulla percezione pubblica del messaggio di pace sono terribili.

La distruzione dei sistemi antiaereo Patriot è un compito primario per la Russia

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Forbes (https://www.forbes.com) riporta che un drone russo ha individuato una squadra ucraina di difesa aerea Patriot a 20 km dal fronte, il sistema Patriot è stato poi distrutto da un missile ipersonico russo (qui video). Gli operatori di droni russi hanno dimostrato abilità e fortuna individuando un convoglio ucraino vicino a Pokrovsk, nell’est dell’Ucraina, che …

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