ANCHE L’ONU È CONTRO LA FAMIGLIA: l’omofobia sarà un reato internazionale.

26 settembre 2013 primo grande incontro dei ministri delle Nazioni Unite sui diritti LGBT. fonte: http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/in-evidenza/anche-lonu-la-famiglia-lomofobia-sara-reato-internazionale/ La pressione internazionale cresce sul piccolo stivale mediterraneo; mentre gli italiani prendono lentamente coscienza della manovra rivoluzionaria e antidemocratica che si sta attuando in Parlamento alle loro spalle, l’ONU rincara la dose al fine di scoraggiare qualsiasi azione che …

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Presidente dei Giuristi per la Vita, avv. Gianfranco Amato, ha presentato alla Corte Costituzionale un’istanza per la difesa di nove embrioni…

Il 4 ottobre 2013, il Presidente dei Giuristi per la Vita, avv. Gianfranco Amato, ha presentato al Presidente della Corte Costituzionale un’istanza con cui chiede la nomina di un curatore speciale per la difesa di nove embrioni, attualmente congelati e custoditi presso un centro per la fertilità di Firenze. Gli embrioni sono stati prodotti con …

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Siria: approvata dall’Onu la risoluzione contro le armi chimiche

Ma scongiurato il pericolo dei gas, la guerra continua con i propositi di prima (e paradossalmente si tira in ballo la ragione…) di Patrizio Ricci   fonte La Perfetta Letizia La decisione statunitense di bombardare un paese già in guerra avrebbe avuto il solo significato di far vincere la parte antagonista: i ribelli. E naturalmente è …

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Ghouta, la grande manipolazione

Lettera da Mar Yakub , di  Padre Daniel ( venerdì 13 settembre – 20 settembre 2013)   fonte Ora Pro Siria Lettera di Vladimir Putin agli Americani  (N.Y.Times 12/9/2013) Putin comunica in modo sottile che un’aggressione militare non è a vantaggio neanche dell’America e che le proteste sono nel mondo intero, fra l’altro anche da parte …

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Siria: il veleno nella coda. Il Rapporto degli ispettori ONU sui gas a Ghouta

fonte Sibialiria – autore  Francesco Santoianni.

E che volete di più? Il Rapporto dell’ONU parla chiaro: hanno trovato il Sarin. E pure i missili con caratteri cirillici. E pure la traiettoria dei missili suggerisce il punto di lancio: una postazione di Assad. Quindi, il colpevole (anche se questo Rapporto per “statuto” non poteva indicarlo) è l’infame Assad che, nella “immane strage di Goutha”, ha ucciso centinaia e centinaia di persone. A proposito, dove stanno i loro corpi? Beh, quelli gli Ispettori dell’ONU non li hanno trovati. Anzi, non li hanno nemmeno cercati. Nonostante la, certamente disinteressata, collaborazione dei “ribelli” che li aiutavano nell’indagine sul campo.
Una indagine sbalorditiva questa dell’ONU. Che si direbbe volutamente sciatta, ambigua, fatta per prendere tempo. E permettere agli aggressori della Siria (dopo la loro debacle diplomatica) di tenere in caldo l’opinione pubblica, per quando (Rambouillet insegna) sarà chiesto al governo di Damasco -magari con qualche inaspettata clausola al programma di dismissione delle armi chimiche – di mettere la testa nel capestro. E scatenare la guerra.

Ma diamo una scorsa al Rapporto ONU reso pubblico il 16 settembre. Su quali fonti si basa? L’elenco è lungo: “testimoni”, (chi? presentati da chi?), “immagini” (quali? riprese da chi?), “video” (quali?, ripresi da chi?) “audio” (quali?, registrati da chi?) “cartelle cliniche” (compilate da chi?). Il Rapporto non rivela le fonti; assicurando, comunque, che il tutto è stato depositato in qualche archivio delle Nazioni Unite. Con queste premesse, non potendo analizzare alcuna documentazione acquisita dalla Commissione di indagine, non resta che affidarsi al racconto degli Ispettori ONU.

Il 26 agosto, la missione ha visitato Moadamiyah di West Ghouta per due ore. Il 28-29 agosto la missione ha visitato Zamalka e Ein Tarma di East Ghouta per un tempo totale di cinque ore e mezzo. Nonostante i limiti di tempo imposti, e ripetute minacce di danni, tra cui un attacco al convoglio da un cecchino non identificato il 26 agosto, la missione è stata comunque in grado di raccogliere una notevole quantità di informazioni e di raccogliere la quantità necessaria di campioni.” (Paragrafo 18, pag. 3). “Notevole quantità di informazioni” raccolte in sette ore e mezza. Anche con le interviste ai nove infermieri, sette medici curanti, e 28 testimoni oculari (pag. 16)? Speriamo di no, perché se così fosse, ci sarebbe da dubitare del valore di queste interviste.

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Siria, tra rivoluzione e guerra mediatica

autore: Naman Tarcha – pubblicato su http://www.immezcla.it/component/k2/item/194-siria,.html L’analisi del giornalista Naman Tarcha, siriano di Aleppo, laureato in Comunicazione a Roma, vive e lavora da anni in Italia. Ricercatore, osservatore, ed esperto di Mass Media e Cultura araba, e dell’area mediorientale. Sull’onda della cosidetta “primavera araba” che ha portato dei forti cambiamenti nella regione, anch’io come …

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Demolizione totale del dossier USA sulla Siria

L’informativa di guerra presentata dagli Stati Uniti è estremamente debole. Ecco le controdeduzioni che la demoliscono punto per punto. Fonte: http://www.washingtonsblog.com/2013/09/point-by-point-rebuttal-of-u-s-case-for-war-in-syria.html L’informativa di guerra presentata dagli Stati Uniti è estremamente debole. La Casa Bianca ha diffuso un documento di quattro pagine che espone il caso relativo all’utilizzo di armi chimiche da parte del Governo siriano.   …

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