fonte: ORA PRO SIRIA- da Aleppo- lettera n ° 11
“Mamma, quando potremo tornare a casa? “. Fouad, un piccolino di quattro anni, lancia questa domanda a sua madre, poco prima di dire buona notte …
Tutti i post ed articoli di Vietato Parlare
AsiaNews – 27/06/2013 L’attacco è avvenuto nel quartiere di Bab Tuma, nel centro storico della capitale. Il kamikaze si è infiltrato fra le persone in coda per ricevere viveri e beni di prima necessità distribuiti dai religiosi. Finora il bilancio dei morti e dei feriti è parziale: quattro morti e almeno otto feriti La cattedrale di Bab …
Chi sono e cosa vogliono i ribelli siriani fonte: Internazionale il 18 giugno è stata diffusa la notizia della morte in Siria di un italiano di 24 anni, Giuliano Ibrahim Delnevo, ucciso vicino ad Aleppo mentre combatteva a fianco dei ribelli contro l’esercito di Bashar al Assad. Delnevo si era convertito all’islam nel 2008 e …
Il vescovo Hindo: ha offerto il suo martirio per la pace La Stampa- Marco Tosatti Secondo fonti siriane attendibili i militanti islamici di Jabhat al-Nusra avrebbero attaccato in giornata un convento latino nel nord della Siria, in località Ghassanieyh, vicino a Idlib e almeno un sacerdote sarebbe morto. Fonti locali hanno riferito che i militanti …
Chi resta vicino al popolo mentre anche il premio Nobel per la pace arma la guerra in Siria? 10forSyria, il nostro contributo per aiutare i profughi. SamizdatOnLine #10 for Syria La guerra civile in Siria sta avendo ripercussioni notevoli sui paesi confinanti, in particolare Libano e Giordania dove migliaia di famiglie in fuga dal conflitto …
fonte: ORA PRO SIRIA- da Aleppo- lettera n ° 11
“Mamma, quando potremo tornare a casa? “. Fouad, un piccolino di quattro anni, lancia questa domanda a sua madre, poco prima di dire buona notte …
Intervista al patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal: il conflitto in Siria, il processo di pace tra israeliani e palestinesi e il dramma dei cristiani in Medio Oriente
Tempi, 8 giugno 2013 – di Leone Grotti
Patriarca, che cosa significa che la Chiesa di Gerusalemme è la Chiesa del calvario?
La mia Chiesa è la Chiesa della croce, della sofferenza, dell’occupazione, dell’emigrazione dei cristiani, della libertà che manca a tutti i cristiani del Medio Oriente di venire qui e pregare. Ma se pensiamo a Iraq, Siria ed Egitto vediamo che da due o tre anni tutto il Medio Oriente è la Chiesa del calvario, il calvario della violenza.
A inizio anno ha lanciato questa provocazione: «Se anche la Giordania diventa instabile, dove andremo, in Arabia Saudita?».
Grazie a Dio adesso non dobbiamo aver paura di una cosa che non è successa e spero non succederà mai. Sono stato da poco in Giordania: anche se non al cento per cento, è l’unico paese del Medio Oriente dove c’è stabilità politica e psicologica. Anche le famiglie sono più serene, abbiamo superato la crisi, la paura. Non a caso nel nostro seminario il numero più grande di seminaristi viene proprio dalla Giordania. Ma vorrei sottolineare anche un’altra cosa.
Il 30 maggio scorso, alla presenza del governo, di diversi ambasciatori e del re di Giordania Abd Allah II, con gioia e orgoglio abbiamo inaugurato in modo solenne l’università di Madaba, benedetta da papa Benedetto XVI tre anni fa. L’università funziona da due anni, è cattolica, appartiene al patriarcato, però ha un cuore grande ed è aperta a tutti. Abbiamo studenti da tutto il Golfo: Arabia Saudita, Oman, Iraq, Siria, Giordania, Israele e Palestina. In Giordania oggi tutti possono arrivare senza limitazioni, è l’unico paese così rimasto in Medio Oriente.
Oggi la situazione più grave la vive sicuramente la Siria. È preoccupato per la sorte dei cristiani?
Non sono preoccupato solo per i cristiani ma per tutti gli abitanti della Siria. I cristiani infatti sono parte integrante della popolazione. Che la Siria abbia bisogno di riforme è vero, anche noi ne abbiamo, ma passare dall’esigenza delle riforme alla distruzione di tutto il paese perché alcuni vogliono il cambiamento, questa è un’altra cosa e noi capi religiosi del Medio Oriente non siamo d’accordo.
fonte Ora Pro Siria Agenzia Fides, 3/6/2013 Aleppo – “Vediamo solo caos e distruzione in un conflitto che è tutti contro tutti. In un paese sfigurato, con la popolazione civile condotta al macello, l’appello di Papa Francesco richiama al dialogo e alla riconciliazione. Urgono passi concreti e speriamo che la Conferenza di Ginevra sia la …