Atti di aggressione e di controllo: la costruzione del consenso e non dell'autocoscienza

fonte: capitolo 3 del libro intitolato “ATTI DI AGGRESSIONE E DI CONTROLLO” Rivoluzione nell’arte della democrazia: la costruzione del consenso. I media, la scuola e la cultura popolare devono essere tenuti separati: alla classe politica e a chi gestisce il potere devono garantire un certo senso della realtà (non eccessivo), ma anche trasmettere le giuste …

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Le 10 strategie di manipolazione attraverso i mass media.

economia condivisione green economy 5Noam Chomsky ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media. Tratto da www.vocidallastrada.com

1-La strategia della distrazione L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni. Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

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nuova persecuzione di "Primavera" degli arabi ribelli contro i cristiani

fonte : http://www.persecution.org/2012/04/20/christian-targeted-in-syria/ Jordan (MNN) – I dirigenti della missione sostenute da Christian Aid Mission  riferiscono che i rifugiati che sono fuggiti in Giordania dalla Siria stanno fuggendo per una  deliberata  nuova persecuzione di “Primavera” degli arabi ribelli che cercano di rovesciare il brutale regime di Assad a Damasco. Finora auasi 100.000 i cristiani  sono fuggiti da …

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L’opposizione al regime impone la tassa islamica ai fedeli di Homs

fonte: Marco Tosatti – Pontifex – http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/siria-syria-homs-14488/ nota: la fonte originale è BBC Middle East che ha ripreso il sito francese al-Haqiqah (La verità) con base in Francia e associato con il Consiglio nazionale dell’opposizione siriana per la Verità, la Giustizia e la Riconciliazione, una delle opposizione siriane (esistono anche opposizioni non in armi) del …

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Crisi siriana: rivediamola dall’inizio…

Lungi dal prendere tutto come oro colato (è un bel pò antiamericano e antiisraeliano l’autore..)  ma anche apponendo alcuni distinguo al suo articolo ,  se consideriamo solo gli elementi che hanno riscontro, comunque esso ridimensiona la vulgata corrente sui fatti di Siria ed emergono verità mai dette dai media. Puntuale il riferimento alle fonti . …

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Il Qatar boccia l’iniziativa Onu in Siria

Il Qatar boccia l’iniziativa Onu17 Aprile 2012 Matteo Bernabei –  comedonchisciotte

Lo sceicco Al Thani attacca Mosca: “Ha rallentato sinora ogni decisione delle Nazioni Unite sulla repressione del regime siriano”

È iniziata ieri con il loro arrivo a Damasco la missione degli osservatori delle Nazioni Unite in Siria. Si tratta tuttavia solo di una piccola “avanguardia” tecnica, guidata dal colonnello marocchino Ahmad Himmish, appartenente al contingente della missione Untso che ha base a Gerusalemme e che dal 1948 si occupa di fornire uomini per il monitoraggio delle tregue nella regione vicinorientale. Questa prima squadra ha il compito preparare il terreno all’arrivo di altri scaglioni di berretti blu disarmati, che si occuperanno poi di vigilare sul cessate il fuoco e di verificare il rispetto degli altri cinque punti del piano di pace elaborato dall’inviato speciale del Palazzo di Vetro e della Lega araba, Kofi Annan. Tuttavia, nonostante la missione sia iniziata soltanto da un giorno, i Paesi del fronte interventista già parlano di fallimento. In prima fila come sempre ci sono gli Stati Uniti, che contestano il rispetto della tregua da parte di Damasco basandosi sulle solite notizie diffuse dalle opposizioni attraverso la rete e che parlano di una ripresa delle ostilità ad Hama, senza ovviamente considerare le ripetute denunce delle autorità siriane di attacchi da parte di gruppi terroristici in diverse aree del Paese. Eppure c’è anche chi è andato oltre la solita strategia: è il Qatar, che si è spinto fino a criticare l’azione diplomatica delle Nazioni Unite nei confronti del governo di Bashar al Assad.

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