fonte: ORA PRO SIRIA- da Aleppo- lettera n ° 11
“Mamma, quando potremo tornare a casa? “. Fouad, un piccolino di quattro anni, lancia questa domanda a sua madre, poco prima di dire buona notte …
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fonte: ORA PRO SIRIA- da Aleppo- lettera n ° 11
“Mamma, quando potremo tornare a casa? “. Fouad, un piccolino di quattro anni, lancia questa domanda a sua madre, poco prima di dire buona notte …
Intervista al patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal: il conflitto in Siria, il processo di pace tra israeliani e palestinesi e il dramma dei cristiani in Medio Oriente
Tempi, 8 giugno 2013 – di Leone Grotti
Patriarca, che cosa significa che la Chiesa di Gerusalemme è la Chiesa del calvario?
La mia Chiesa è la Chiesa della croce, della sofferenza, dell’occupazione, dell’emigrazione dei cristiani, della libertà che manca a tutti i cristiani del Medio Oriente di venire qui e pregare. Ma se pensiamo a Iraq, Siria ed Egitto vediamo che da due o tre anni tutto il Medio Oriente è la Chiesa del calvario, il calvario della violenza.
A inizio anno ha lanciato questa provocazione: «Se anche la Giordania diventa instabile, dove andremo, in Arabia Saudita?».
Grazie a Dio adesso non dobbiamo aver paura di una cosa che non è successa e spero non succederà mai. Sono stato da poco in Giordania: anche se non al cento per cento, è l’unico paese del Medio Oriente dove c’è stabilità politica e psicologica. Anche le famiglie sono più serene, abbiamo superato la crisi, la paura. Non a caso nel nostro seminario il numero più grande di seminaristi viene proprio dalla Giordania. Ma vorrei sottolineare anche un’altra cosa.
Il 30 maggio scorso, alla presenza del governo, di diversi ambasciatori e del re di Giordania Abd Allah II, con gioia e orgoglio abbiamo inaugurato in modo solenne l’università di Madaba, benedetta da papa Benedetto XVI tre anni fa. L’università funziona da due anni, è cattolica, appartiene al patriarcato, però ha un cuore grande ed è aperta a tutti. Abbiamo studenti da tutto il Golfo: Arabia Saudita, Oman, Iraq, Siria, Giordania, Israele e Palestina. In Giordania oggi tutti possono arrivare senza limitazioni, è l’unico paese così rimasto in Medio Oriente.
Oggi la situazione più grave la vive sicuramente la Siria. È preoccupato per la sorte dei cristiani?
Non sono preoccupato solo per i cristiani ma per tutti gli abitanti della Siria. I cristiani infatti sono parte integrante della popolazione. Che la Siria abbia bisogno di riforme è vero, anche noi ne abbiamo, ma passare dall’esigenza delle riforme alla distruzione di tutto il paese perché alcuni vogliono il cambiamento, questa è un’altra cosa e noi capi religiosi del Medio Oriente non siamo d’accordo.
fonte Ora Pro Siria Agenzia Fides, 3/6/2013 Aleppo – “Vediamo solo caos e distruzione in un conflitto che è tutti contro tutti. In un paese sfigurato, con la popolazione civile condotta al macello, l’appello di Papa Francesco richiama al dialogo e alla riconciliazione. Urgono passi concreti e speriamo che la Conferenza di Ginevra sia la …
Il gesuita padre Dall’Oglio Il 06/06 su ‘radio 24′ sulla Siria, ha nuovamente espresso il suo pensiero con alcune ‘istruzioni per l’uso’: per il religioso gli occidentali ‘ignavi’ si sono finora esonerati di compiere un intervento armato mentre c’è la “necessità morale di un intervento diretto come avvenuto in Libia” ( http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/24mattino/2013-06-06/gesuita-paolo-oglio-siria-102128.php ) di Patrizio …
Scuola, Francia: corso per insegnare ai bambini che non esistono “maschi” e “femmine” Luca Volontè – fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=52573 7 giu – Il governo francese si sta preparando ad introdurre, dall’inizio dell’anno scolastico 2013-2014, un nuovo corso obbligatorio di educazione sessuale basato sulla “gender theory” per tutti i bambini dai 6 anni sia nelle scuole pubbliche …
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