NATO and Libya – Operation Unified Protector: appoggio ad un colpo di Stato?

In politica internazionale deve valere sempre ciò che è valido in politica nazionale ed in tutte le costituzioni nazionali europee : rifiuto del ricorso alla guerra d’aggressione per risolvere problemi di natura economica ,  per imporre una egemonia ,  per far prevalere  interessi nazionalistici o di fazioni politiche,  sì invece alla cooperazione tra i popoli …

Leggi tutto

L'aborto un valore europeo?

“L’Europa Abortista contro l’UNGHERIA” 25 giugno 2011 – (di Francesco Mario Agnoli su Libertà e Persona) (Fonte: La Voce di Romagna) La lussemburghese Viviane Reding, vice-presidente della Commissione europea e commissaria incaricata di Giustizia, Diritti fondamentali e Cittadinanza, ha richiamato duramente all’ordine l’Ungheria, ammonendola che “gli Stati membri della Ue non possono usare i fondi …

Leggi tutto

le agenzie di rating e le borse a picco, perchè?

fonte: Jean Quatremer –  articolo apparso sul  quotidiano Liberation di Parigi il 13 giugno 2011 (traduzione di Andrea De Ritis)

Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch continuano ad abbassare la valutazione del debito dei paesi in crisi, mettendo a rischio la loro stabilità e quella dell’Eurozona. E ora alzano il tiro, minacciando di fare lo stesso con le economie “tripla A”.

****************************************************

C’è da chiedersi se le agenzie di rating vogliono la pelle dell’euro. Dopo aver declassato negli ultimi 18 mesi il debito pubblico dei paesi periferici della zona euro, assimilandoli in alcuni casi a junk bonds, obbligazioni spazzatura, adesso le agenzie minacciano di dichiarare il fallimento della Grecia. Per quale motivo? Per la semplice ragione che gli stati europei hanno osato pensare a una partecipazione volontaria delle istituzioni finanziarie private (banche, assicurazioni, fondi di gestione e così via) al salvataggio di questo paese. Un modo per impedire una soluzione che permetterebbe di salvare la Grecia da un fallimento che considerano, guarda caso, quasi certo.

E in questo clima di nervosismo dei mercati finanziari, le agenzie si interessano adesso all’esclusivo club degli stati a tripla A, il rating più alto (sono quattordici). E hanno annunciato che nel corso delle prossime settimane la Francia o l’Austria potrebbero perdere, sul più o meno lungo periodo, la loro tripla A che permette di finanziarsi sul mercato a più bassi tassi di interesse

Ma la zona euro non è l’unico obiettivo di questo attivismo frenetico: sullo slancio, le agenzie hanno minacciato di degradare anche Stati Uniti e Gran Bretagna. Molti economisti si chiedono quale sia l’obiettivo delle agenzie. “Se l’attività finanziaria più sicura, il debito americano, non dovesse presentare alcun rischio, beh allora faremmo prima a cambiare il mondo”, osserva Laurence Boone, professoressa di economia alla Scuola normale superiore di Cachan (Val-de-Marne). Le agenzie di rating prendono il rischio di destabilizzare il mondo finanziario, che sarà privato di investimenti sicuri, cosa che potrebbe favorire una nuova crisi mondiale.

Anche se le agenzie rispondono che fanno il lavoro per le quali sono pagate e che il mercato non ha bisogno di loro per farsi un’opinione, due studi provano la loro responsabilità diretta nell’attuale instabilità finanziaria. Le ricerche provengono dal Fondo monetario internazionale (Fmi) – studio fatto in febbraio – e da un’analisi della Banca centrale europea (Bce) pubblicata solo pochi giorni fa.

In entrambi casi la conclusione è la stessa: i declassamenti, che ratificano tanto i timori dei mercati quanto quelli che provocano, hanno un effetto diretto sugli investitori, che chiedono automaticamente dei tassi di interesse più alti per garantirsi dal rischio supplementare. Soprattutto in un mercato del debito molto integrato come quello dell’euro, questi declassamenti hanno un effetto destabilizzante sull’insieme degli altri paesi, compreso su quelli con i rating migliori. In particolare perché le loro istituzioni finanziarie possiedono titoli del debito di tutti i paesi dell’euro e di conseguenza un declassamento ha automaticamente ripercussioni anche sulla loro solvibilità.

Leggi tutto

Per non abituarci alla menzogna, anche se servita su un piatto d'argento, parliamo della Libia: un poligono europeo.

Sempre più frequentemente sta accadendo , che la Nato e gli USA, facciano ricorso sempre di più alla propria incontrastata potenza militare per imporre la propria idea di pace   per ” tutelare la democrazia e la libertà dei popoli oppressi”  senza riuscire peraltro mai a portare a una reale democrazia ma facendo piombare questi sempre …

Leggi tutto

Dioetro la battaglia anti-religiosa in Spagna il suo "autore intellettuale" ospitato in tutti i centri di potere.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=YVI7doZUW3I&feature=player_embedded#at=316[/youtube] Coloro che si definiscono atei stanno sempre più attaccando in Spagna i credenti cristiani e la loro fede. Vogliono imporre a tutti il loro ateismo, una sorta di anti-religione, di cui sono propagandisti ardenti, e questa protesta è sempre caratterizzata da rabbia e insulti. Ci sono molte persone la cui posizione è l’indifferenza religiosa, …

Leggi tutto

Chi giudica le leggi?

fonte “riscossa cristiana” Di Giovanni Lazzaretti (…)  “Lo Stato ha le sue leggi e tutti i suoi cittadini sono tenuti ad osservarle”. Questa frase è erronea. Era l’impostazione difensiva usata dai nazisti a Norimberga: “Noi abbiamo solamente obbedito alle leggi del nostro Stato”. Ma furono condannati, perché la frase giusta è “Alle leggi ingiuste non …

Leggi tutto

Gheddafi speranza per l’Africa

fonte: ingannati dai tempi della scuola – Giovanni Lazzaretti 29 Maggio 2011 «I proventi del petrolio Gheddafi li ha usati per sviluppare il Paese: strade, scuole, ospedali, università, case popolari a bassissimo prezzo, inizio di industrializzazione, sviluppo agricolo con l’acqua tirata su nel deserto ad una profondità di 600-800-1.000 metri. Due acquedotti portano l’acqua dal …

Leggi tutto