Reportage dalla Siria. 1 – Una delegazione internazionale contro l’ingerenza e per la pace

Cuba, Venezuela, India, Mozambico, Sudafrica, Turchia e altri: una delegazione internazionale in Siria contro l’ingerenza e per la pace

di Marinella Correggia  http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=261

 Sono convinti che in Siria ci sia una cospirazione internazionale e non credono ai media, ai governi di mezzo mondo e all’opposizione siriana cHe parlano di oltre diecimila persone uccise dall’esercito e da milizie filogovernative. Sono 29 organizzazioni, provenienti da 24 paesi soprattutto non occidentali  (fra cui Turchia, Venezuela, Cuba, Mozambico, Sud Africa, India, Nepal, Giordania, Libano, Brasile, Russia, e anche alcuni paesi europei) e aderenti alle due organizzazioni internazionali World Peace Council (Wpc) e World Federation of Democratic Youth (Wfdy)  che si trovano attualmente in delegazione in Siria (che il 7 maggio va a votare per il nuovo Parlamento).  Una “missione di solidarietà e accertamento dei fatti”:

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Reportage dalla Siria .2 – Giornata a Lattakia

25 aprile 2012   – http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=266   di Marinella Correggia

Così è la guerra. Il giorno in cui a Damasco scoppiava una bomba vicino all’ambasciata iraniana, in cui Kofi Annan lamentava la ripresa delle violenze, in cui Obama dichiarava nuove sanzioni controla Siria, l’Iran e “chi li sostiene nell’uso delle tecnologie per colpire i civili”, e in cui l’opposizione al governo denunciava attacchi dell’esercito a Homs e Hama, la delegazione internazionale (“per la pace e l’accertamento dei fatti”) del World Peace Council e della Federazione mondiale della gioventù democratica, con persone da 24 paesi (da Cuba al Sudafrica, da Russia a Mozambico, da Venezuela a Italia ecc) si trovava nella tranquilla città marina di Lattakia, dove solo l’assenza di turisti faceva pensare a qualcosa di strano. Costa mediterranea, verde, con oliveti, agrumeti. Città con palazzi chiari, mai molto alti.

All’università i docenti si dilungano sulla gratuità degli studi universitari, che costano circa 12 euro l’anno, più le cure mediche gratuite. (e a proposito di stranezze: abbiamo sentito bene ieri? La Siria non ha debito estero?)

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Le 5 W del giornalismo e l'informazione sulla Siria.

Per chi non lo sapesse su tutti i manuali di giornalismo si impara per prima una semplice regola, questa regola si chiama delle  ” 5 W ” La “regola delle 5 W” è la regola per una corretta informazione. Il giornalista per riportare una qualsiasi notizia  deve necessariamente rispondere alle seguenti domande: who? chi? what? …

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Primavera Araba: modelli, conseguenze, attualità

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FONTE  Ora Pro Siria  di Amer Al Sabaileh (rivista il Margine) FONTE Ora Pro Siria di Amer Al Sabaileh (rivista il Margine) Tutti ci chiediamo perché la rivolta popolare egiziana e tunisina sono state non violente, a differenza di quella libica e ora di quella siriana, così segnate da atti di violenza efferata e da …

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Atti di aggressione e di controllo: la costruzione del consenso e non dell'autocoscienza

fonte: capitolo 3 del libro intitolato “ATTI DI AGGRESSIONE E DI CONTROLLO” Rivoluzione nell’arte della democrazia: la costruzione del consenso. I media, la scuola e la cultura popolare devono essere tenuti separati: alla classe politica e a chi gestisce il potere devono garantire un certo senso della realtà (non eccessivo), ma anche trasmettere le giuste …

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Le 10 strategie di manipolazione attraverso i mass media.

economia condivisione green economy 5Noam Chomsky ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media. Tratto da www.vocidallastrada.com

1-La strategia della distrazione L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni. Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

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