Libia: Quei ribelli, poco "nobili"

Fonte: http://landdestroyer.blogspot.com/2011/07/libyas-not-so-noble-rebels.html I ribelli della Libia sono lontani dall’essere motivati da aspirazioni democratiche. Le loro lagnanze si poggiano su divisioni etniche, non politiche. I “sostenitori di Gheddafi” è un eufemismo usato dai media globalisti per descrivere le tribù africane e generalmente scure di carnagione che formano la gran parte della demografia della Libia Occidentale e …

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fondamentalismo islamico , Gheddafi e i ribelli

per chi fosse interessato, giacchè sull’argomento si sa veramente poco (ci sono solo pochi libri in circolazione in Italia)  da vedere  questo riassunto sulla vita di Gheddafi, la sua ascesa, i punti salienti della sua storia,  fatta da ANTONIO CARELLA regista cinematografico, televisivo e giornalista. http://www.larchivio.org/xoom/gheddafi.htm ——————————————————————————————————————- Premesso che Gheddafi aveva già avuto prima del …

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Verità e segreti di Stato

Ma è possibile che noi italiani facciamo sempre “gli intrallazzatori”? Quando avevamo cattivi rapporti con Gheddafi gli abbiamo salvato la vita avvisandolo che gli americani stavano per bombardare la sua abitazione, ora che avevamo buonissimi rapporti lo bombardiamo noi e aiutiamo i suoi oppositori golpisti,tutti con incarichi di responsabilità all’interno del governo Gheddafi (e perciò …

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NATO and Libya – Operation Unified Protector: appoggio ad un colpo di Stato?

In politica internazionale deve valere sempre ciò che è valido in politica nazionale ed in tutte le costituzioni nazionali europee : rifiuto del ricorso alla guerra d’aggressione per risolvere problemi di natura economica ,  per imporre una egemonia ,  per far prevalere  interessi nazionalistici o di fazioni politiche,  sì invece alla cooperazione tra i popoli …

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L'aborto un valore europeo?

“L’Europa Abortista contro l’UNGHERIA” 25 giugno 2011 – (di Francesco Mario Agnoli su Libertà e Persona) (Fonte: La Voce di Romagna) La lussemburghese Viviane Reding, vice-presidente della Commissione europea e commissaria incaricata di Giustizia, Diritti fondamentali e Cittadinanza, ha richiamato duramente all’ordine l’Ungheria, ammonendola che “gli Stati membri della Ue non possono usare i fondi …

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le agenzie di rating e le borse a picco, perchè?

fonte: Jean Quatremer –  articolo apparso sul  quotidiano Liberation di Parigi il 13 giugno 2011 (traduzione di Andrea De Ritis)

Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch continuano ad abbassare la valutazione del debito dei paesi in crisi, mettendo a rischio la loro stabilità e quella dell’Eurozona. E ora alzano il tiro, minacciando di fare lo stesso con le economie “tripla A”.

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C’è da chiedersi se le agenzie di rating vogliono la pelle dell’euro. Dopo aver declassato negli ultimi 18 mesi il debito pubblico dei paesi periferici della zona euro, assimilandoli in alcuni casi a junk bonds, obbligazioni spazzatura, adesso le agenzie minacciano di dichiarare il fallimento della Grecia. Per quale motivo? Per la semplice ragione che gli stati europei hanno osato pensare a una partecipazione volontaria delle istituzioni finanziarie private (banche, assicurazioni, fondi di gestione e così via) al salvataggio di questo paese. Un modo per impedire una soluzione che permetterebbe di salvare la Grecia da un fallimento che considerano, guarda caso, quasi certo.

E in questo clima di nervosismo dei mercati finanziari, le agenzie si interessano adesso all’esclusivo club degli stati a tripla A, il rating più alto (sono quattordici). E hanno annunciato che nel corso delle prossime settimane la Francia o l’Austria potrebbero perdere, sul più o meno lungo periodo, la loro tripla A che permette di finanziarsi sul mercato a più bassi tassi di interesse

Ma la zona euro non è l’unico obiettivo di questo attivismo frenetico: sullo slancio, le agenzie hanno minacciato di degradare anche Stati Uniti e Gran Bretagna. Molti economisti si chiedono quale sia l’obiettivo delle agenzie. “Se l’attività finanziaria più sicura, il debito americano, non dovesse presentare alcun rischio, beh allora faremmo prima a cambiare il mondo”, osserva Laurence Boone, professoressa di economia alla Scuola normale superiore di Cachan (Val-de-Marne). Le agenzie di rating prendono il rischio di destabilizzare il mondo finanziario, che sarà privato di investimenti sicuri, cosa che potrebbe favorire una nuova crisi mondiale.

Anche se le agenzie rispondono che fanno il lavoro per le quali sono pagate e che il mercato non ha bisogno di loro per farsi un’opinione, due studi provano la loro responsabilità diretta nell’attuale instabilità finanziaria. Le ricerche provengono dal Fondo monetario internazionale (Fmi) – studio fatto in febbraio – e da un’analisi della Banca centrale europea (Bce) pubblicata solo pochi giorni fa.

In entrambi casi la conclusione è la stessa: i declassamenti, che ratificano tanto i timori dei mercati quanto quelli che provocano, hanno un effetto diretto sugli investitori, che chiedono automaticamente dei tassi di interesse più alti per garantirsi dal rischio supplementare. Soprattutto in un mercato del debito molto integrato come quello dell’euro, questi declassamenti hanno un effetto destabilizzante sull’insieme degli altri paesi, compreso su quelli con i rating migliori. In particolare perché le loro istituzioni finanziarie possiedono titoli del debito di tutti i paesi dell’euro e di conseguenza un declassamento ha automaticamente ripercussioni anche sulla loro solvibilità.

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Per non abituarci alla menzogna, anche se servita su un piatto d'argento, parliamo della Libia: un poligono europeo.

Sempre più frequentemente sta accadendo , che la Nato e gli USA, facciano ricorso sempre di più alla propria incontrastata potenza militare per imporre la propria idea di pace   per ” tutelare la democrazia e la libertà dei popoli oppressi”  senza riuscire peraltro mai a portare a una reale democrazia ma facendo piombare questi sempre …

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Advantages of local domestic helper.