Note a margine della crisi ucraina

Propongo un’attenta analisi di Mario Villani, che alla fine si domanda : “come mai gli USA aiutano, nei paesi ‘liberati’ sempre degli emeriti incapaci”?  Nessuno stupore sulle classi politiche impresentabili: è questo che vogliono, che rientra nel loro interesse. Gli USA non propongono una claesse politica efficiente ed onesta perchè  inevitabilmente chiederebbero il bene comune …

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I ‘soldati lealisti’ ed i ‘soldati’, i terroristi ed i ‘terroristi’..ed infine i ‘gentili attivisti’.

Non riescono. .. I media nazionali proprio non riescono a non appioppare all’esercito siriano il termine ‘lealista’. Non ci riescono. Ma dov’è la difficoltà? E perchè questo bisogno di ‘ulteriore precisazione’, di ‘distinguo’? Eppure di soldati che servono il proprio paese si tratta. Perchè lì è sempre tutta un’altra storia? Sorge un dubbio: i ‘nostri’ …

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NUOVO APPELLO DELL’ASSOCIAZIONE PRO TERRA SANCTA PER SOSTENERE I CIVILI SIRIANI DOPO LA NUOVA SOSPENSIONE DEI NEGOZIATI DI PACE

FireShot Screen Capture #273 - 'ATS pro Terra Sancta' - www_proterrasancta_org_itMilano, 17 febbraio 2014

SIRIA

Si è chiusa senza nessun risultato “Ginevra 2” , la Conferenza internazionale di pace sulla Siria che doveva porre fine al conflitto che in meno di tre anni ha causato la morte di oltre 100 mila persone tra cui moltissimi bambini.
Svanisce così la possibilità di creare corridoi umanitari per portare soccorso alla popolazione.

L’Associazione pro Terra Sancta lancia un nuovo appello per sostenere l’emergenza umanitaria e la necessità di medicine e di cibo in Siria.

I francescani della Custodia di Terra Santa sono attivi in questa terra da prima che il conflitto iniziasse e proprio per questo riescono ad agire e a dare tutta l’assistenza necessaria.

COSA È STATO FATTO

Fin dall’inizio della guerra in Siria, pro Terra Sancta ha aiutato la Custodia di Terra Santa a sostenere i conventi e le parrocchie che danno da dormire e provvedono ai bisogni primari (cibo, vestiti e medicine) di moltissime famiglie. I frati hanno creato 4 centri di accoglienza (Knayen, Yacoubieh, Jser – El Chougour e Jdeideh.) che ospitano circa 200 persone e provvedono alle esigenze di altre 4000 ogni giorno. Ogni mese circa 50 famiglie vengono aiutate a cercare nuove case.

Pro Terra Santa ha già raccolto molto, in questi due anni e mezzo di conflitto, grazie alla generosità di tante persone che fatto anche piccole donazioni, ma tante e importanti. I fondi vengono portati fisicamente in Siria e questa è una garanzia del loro impiego corretto. Ci sono arrivate offerte perfino dalla Cina e da Singapore. Purtroppo non basta. Il bisogno è enorme e moltissima gente sopravvive solo grazie agli aiuti provenienti dall’esterno.  La Siria è sempre stata il granaio del mondo, ma oggi ha bisogno di pane.

Negli ultimi mesi la situazione è diventata estremamente critica anche per loro.

Il 23 giugno 2013 Padre Francois Mourad è morto a Ghassanieh, all’interno di un convento francescano di Sant’Antonio da Padova dove aveva cercato rifugio.

In seguito alla sua morte Padre Halim Noujiam, francescano libanese della Custodia di Terra Santa, ha lanciato un appello all’Occidente (tramite una lettera inviata ai confratelli di Gerusalemme) affinché non sostenga i rivoluzionari anti-Assad “i cosiddetti ribelli appoggiano gli estremisti religiosi responsabili di diversi attacchi contro la minoranza cristiana.”

Padre Halim por­ta da due anni gli aiuti uma­nitari a Damasco (sol­di, medicine, viveri). Alcune zo­ne del Paese sono off limits anche per lui.  Da quasi due anni non può andare nell’Oronte, e ad Aleppo, perché troppo pericoloso. Da un an­no non ha più notizie dei fra­ti che vivono lì. Nei con­venti manca acqua, elettri­cità e il telefono, quindi le notizie che arrivano sono pochissime.

Egli ha assistito an­che a casi di conversione for­zata. I cristiani sono costretti a convertirsi all’islam e a pagare una tassa se vogliono rimanere e non essere massacrati. Mol­ti preferiscono lasciare la casa e tutto quello che hanno piuttosto che rinne­gare la propria fede e spesso si rifugiano in Libano

Il 2 dicembre 2013, il fronte di rivoltosi armati al-Nusra si è impadronito per la seconda volta della città di Maaloula, la più famosa città cristiana della Siria, dove i residenti parlano ancora l’aramaico, la lingua di Gesù Cristo.  Miliziani di Al Nusra e salafiti hanno occupato il 15 dicembre 2015 il villaggio cristiano siriano di Kanyeh imponendo alla popolazione di obbedire alla sharia e alle donne di indossare il velo islamico, pena l’immediata fucilazione.

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La strana vicenda della crisi in Ucraina: numerose le verità nascoste ed inconfessate

  la Perfetta Letizia News 24 Il governo ad interim è la diretta espressione della ‘giunta rivoluzionaria’ rappresentativa della rivolta di piazza Maidan europeista  e antirussa ma non di tutto il paese: il risultato è che la Crimea è persa e le provincie russofone non riconoscono il nuovo potere costituito. di Patrizio Ricci “E’ stato …

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Il Papa denuncia le torture ai cristiani in Siria

di Luciano Lago Grazie ad un appello del Papa per la avvenuta crocefissione dei cristiani in Siria ad opera dei miliziani integralisti (mercenari armati dagli USA e dalla NATO e finanziati dai sauditi) i telegiornali della RAI si sono visti costretti a comunicare qualche stralcio di verità su quanto avviene in Siria, in netta contraddizione …

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