SIRIA – Seconda parte della Lettera inviata dalle Monache Trappiste di Azeir agli amici, il 25 Ottobre 2021. Una ‘casa di preghiera’ .

Seconda parte della Lettera inviata dalle Monache Trappiste di Azeir agli amici, il 25 Ottobre 2021. Una ‘casa di preghiera’ . …. Ancor di più, due cose ci “impegnano” nell’esercitare la speranza: la crescita della nostra comunità, anche con vocazioni locali. Siamo sempre in cinque, un po’ pochine.. Qualcuna ci contatta dall’Europa, e la strada …

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SIRIA – Prima parte della Lettera inviata dalle Monache Trappiste di Azeir agli amici, il 25 Ottobre 2021. Una ‘casa di preghiera’ .

Pubblico la prima parte della Lettera inviata dalle Monache Trappiste di Azeir agli amici il 25 Ottobre 2021. Vi si accenna agli innumerevoli progetti di carità nati dall’iniziativa delle Sorelle di fronte ai bisogni della gente dei villaggi vicini: nei prossimi giorni li dettaglieremo con singole schede, invitandovi a scegliere quale sostenere col vostro contributo. …

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Siria: 5 PROGETTI PICCOLI per la speranza GRANDE di ricostruire la vita (progetti 2,3,4,5)

Siria: 5 PROGETTI PICCOLI per la speranza GRANDE di ricostruire la vita (progetti 2,3,4,5)

il video che vedete in apertura è il progetto ideato dalle monache trappiste , per la riparazione delle case: è il 1° progetto dei 5 progetti proposti dalle stesse.

In pratica, nel primo progetto si chiede un aiuto di 2 euro per ogni pietra e 28 euro per chi volesse contribuire a realizzare un metro di muro di una casa da riparare.

La casa è la cosa più importante per una famiglia e le famiglie sono state devastate dalla guerra e, come sapete si può riparare ma non costruire, ovvero dall’esterno la comunità internazionale non fa entrare nulla. A meno che , ovviamente, si usi solo manodopera e si riutilizzi le macerie. Direi l’idea delle monache trappiste è geniale ed esprime quella rivoluzione di pensiero orientato ala pace che spero si diffonda sempre di più in Siria e nel mondo.

Il contesto di questi progetti e la vita che li ha generati, sono spiegati in una lettera che le monache hanno scritto e che ho diviso in due parti, disponibile alla lettura qui (prima parte)  e qui (seconda parte).

Questi invece sono gli altri progetti rilanciati dal sito web amico Ora Pro Siria, di cui riporto qui di seguito il testo:

2 : CUORI E MANI PER LA VITA

Questo gruppo è nato dalla necessità di trovare qualche piccola e semplice fonte di lavoro e guadagno per alcune famiglie più povere, in particolare per alcune donne che avendo bambini piccoli possono lavorare solo a casa e in modo discontinuo.

La cosa più semplice è stata insegnare loro qualche nozione della tecnica macramé, cioè l’utilizzo di nodi con fili di piccole o grandi dimensioni. In particolare abbiamo scelto il micromacramè abbinato all’uso delle perline, per creare braccialetti, orecchini, portachiavi, accessori di piccole dimensioni.

Con questa attività riusciamo ad aiutare per ora quattro famiglie del nostro villaggio. Qualcosa riusciamo a vendere qui, ma data la povertà in generale della gente, teniamo prezzi molto bassi. Abbiamo mandato più di novemila braccialetti in Italia e ad altri amici che ci aiutano per venderli, però la situazione legata al virus ha limitato molto le visite ai botteghini vari.

Per questo stiamo cercando qualche ditta che possa comprarne una buona quantità, magari per farne piccoli regali abbinati ai prodotti, in modo da poter continuare questo aiuto alla nostra gente. O gli organizzatori di qualche evento, alla ricerca di oggettini omaggio… In futuro vorremmo poter organizzare anche qualche piccolo artigianato del legno e del vetro, in modo da aiutare anche qualche ragazzo a guadagnare qualcosa…

Siamo alla ricerca di sbocchi in Italia, perché se è vero che c’è crisi ovunque, qui in Siria tutta la fatica è sempre di più…. Il paese, distrutto da dieci anni di guerra, stenta a ripartire e ogni cosa anche piccola aiuta a far fronte alle necessità quotidiane.

Ecco qualche foto del lavoro

 

3: LA SORGENTE PROGETTO PER GIORNATE MONASTICHE FORMATIVE APERTE A RAGAZZE E RAGAZZI

Sempre più ospiti vengono al nostro monastero, attirati in primo luogo dalla bellezza del luogo e dalla pace che vi trovano. Fra loro anche molti giovani.

Scoprono a poco a poco la comunità che vi abita, la liturgia che vi si svolge, il senso della giornata con le sue luci e le sue ombre, i suoi tempi per parlare e i tempi per rispettare il silenzio.. La passione per il lavoro manuale e per la natura con i suoi ritmi… Però gustare tutto questo non è immediato, soprattutto per i gruppi che vengono con un programma loro, già stabilito. E’ faticoso cogliere il senso della nostra vita, e allo stesso tempo c’è la percezione di poterne trarre qualcosa per se stessi, per sostenere il proprio quotidiano.

C’è anche sete di qualcosa di qualcosa di più profondo, di una esperienza più personale e allo stesso tempo ecclesiale di Cristo, della preghiera, della fede..

Gli altri consacrati, che vivono a contatto quotidiano anche con i giovani, ci dicono della mancanza generale di vocazioni, ma anche di una disponibilità di fondo alla vita consacrata, e del bisogno che qualcuno parli loro di questa possibilità, soprattutto con la vita e l’esperienza. I Focolarini, così come altri, stanno lavorando molto sul senso della vita come vocazione.

Noi vorremmo proporre il nostro modo, quello monastico, di seguire il Signore. La vita monastica ha in Siria le sue radici: è nata qui, allo stesso tempo che in Egitto, nel terzo secolo dopo Cristo. Molti Santi monaci hanno vissuto qui, durante i secoli. Sarebbe un dono di Dio vederla rifiorire oggi..

Concretamente:

Il programma prevede dei fine settimana ( giovedì pomeriggio, venerdì e sabato, che sono i giorni liberi per chi lavora) durante l’anno in cui invitare, con l’aiuto dei parroci, i giovani ad una esperienza strutturata secondo i nostri tempi. Preghiera della liturgia delle ore, celebrazione Eucaristica (o celebrazione della Parola), Lectio Divina guidata, lavoro manuale, pasti in comune con la lettura di tavola, tempo personale di meditazione e preghiera, e un momento di condivisione finale. L’esperienza di alzarsi presto, e gustare le ore della notte e del primo mattino per la preghiera. L’esperienza del lavoro e di un po’ di fatica anche fisica.. L’esperienza del silenzio. E di una parola più controllata; l’ascolto della natura e l’attenzione al servizio comune.

Ai partecipanti lasceremmo l’onere di pagarsi il viaggio, e 7000 SYP ( pari a due euro per due giorni) come quota di partecipazione, per responsabilizzare la partecipazione. Per coprire le nostre spese, avremmo bisogno ancora di 10 euro per persona ( per due giorni).

Quindi, per un ritiro di dieci persone per un fine settimana, avremmo bisogno di 10 euro x 10 persone = 100 €, più qualche spesa di materiale = 130 €

10 incontri = 1300 €

4: TUTTI A SCUOLA ! PROGETTO DI SOSTEGNO PER SPESE SCOLASTICHE 2021/2022

Anche se l’anno scolastico è già iniziato, vorremmo dare un sostegno alle spese della scuola, che incidono non poco sull’economia della famiglia.

Ecco qualche dato: vorremmo aiutare un gruppo di 104 ragazzi.

55delle elementari, 25delle medie, 10delle superiori e 14universitari.

ELEMENTARI : 55 bambini

per ogni bambino :

abiti 200.000 SYP ( scarpe, 25000; pantaloni 25000; camicia 30000; zaino 30000. Gli abiti 2 volte nell’anno scolastico)

quaderni 22.000 SYP

penne 14.500 SYP

vanno a scuola al villaggio, non c’è trasporto. TOT. A bimbo 236.000 SYP = 63 €

236.000 SYP : 3400= 69,4 $ x 55 = 3818 $ : 1,1= 3470 €

MEDIE : 25 bambini

abiti 200.000 SYP

quaderni 26.000 SYP

penne 14.500 SYP

mezzi di trasporto al villaggio vicino 350.000 TOT. A bimbo 590.500 SYP = 158 €

590.500 SYP : 3400= 173,6 $ x 25= 4342 $ : 1,1 =3947 €

SUPERIORI : 10 ragazzi

abiti 230.000 SYP

quaderni 30.000 SYP

penne 20.000 SYP

mezzi di trasporto al villaggio vicino 350.000 TOT. A ragazzo 630.000 SYP = 168,5

630.000 SYP : 3400= 185,2 $ x 10= 1853 $ : 1,1 =1685 €

UNIVERSITA’ : 14 giovani

abiti 230.000 SYP

quaderni 30.000 SYP

penne 20.000 SYP

mezzi di trasporto ( alla città) 1.500.000 TOT. A giovane 1.780.000 SYP = 476 €

TOTALE IN EURO PER IL PROGETTO : 15.765 €

( N: B: i libri di testo in Siria sono dati gratuitamente dalla Scuola )

5: LA PICCOLA FATTORIA MICROPROGETTO PER ALLEVAMENTO MUCCHE

La nostra è una richiesta di aiuto per un progetto di allevamento di mucche, nel villaggio di Azer ( Talkalakh, provincia di Homs). Il villaggio di Azer è un piccolo villaggio cristiano Maronita, di circa 500 abitanti, molto vicino al confine con il Libano e circondato da villaggi Alauiti e Sunniti. E’ una zona rurale, l’economia si sostiene soprattutto, e a fatica, attraverso i lavori agricoli.

Molti dei nostri giovani sono partiti, purtroppo; tanti sono ancora in servizio militare, e non hanno molte prospettive davanti a sé. Chi vuole restare, ha bisogno di avere un lavoro, un minimo di possibilità di guadagnarsi la vita.

Sami Thome è un giovane di 33 anni, ha terminato da poco il suo servizio militare, durato 10 anni, ed ora non ha un lavoro stabile (anche se guadagna occasionalmente qualcosa come tassista). E’ fidanzato e vorrebbe sposarsi , restando a vivere nel villaggio.

Anche Hasib Dabboul è del villaggio : ha 34 anni, è sposato e padre di tre figli. Lui ha una professione, è uno scalpellino come tutta la sua famiglia, ma è ancora in servizio militare ( da ormai sei anni) e non può certo accettare del lavoro fisso.

Entrambi hanno un po’ di terra ed uno stabile dove ospitare le mucche, quindi potrebbero iniziare subito ad occuparsi degli animali. Con il tempo, vorrebbero aumentare il numero delle mucche, e magari lavorando insieme pensare anche ad una piccola fabbrica di prodotti lattieri.

Ma questo in una fase successiva. Sarebbe già molto per loro poter disporre di una risorsa immediata, vendendo il latte con le prime mucche a disposizione.

Vi ringraziamo in anticipo per il vostro interesse nel sostenere il popolo siriano, così provato anche nelle cose più basilari come il nutrimento, la salute, lo studio, il lavoro.

Sappiamo che la situazione sta diventando precaria anche in Occidente, e non è facile per nessuno.. Tutto ciò che potrete fare, sarà prezioso..

Da parte nostra, ci rendiamo garanti della serietà di queste persone e delle loro intenzioni.

Con riconoscenza, le sorelle di Fons Pacis

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Per fare la tua donazione, ti chiediamo di seguire queste istruzioni:

Intestatario:
Associazione Nostra Signora della Pace
via Provinciale del Poggetto, 48 – 56040 Guardistallo PI

Bollettino su:
Conto Corrente Postale n. 12421541

oppure

Bonifico bancario su:
IBAN: IT61M0306909606100000002047
Codice SWIFT: BCITITMM

Nella causale del bonifico, puoi precisare una delle seguenti voci:

Monastero Trappiste di Azeir – Adotta una pietra , o il nome di uno dei 5 progetti proposti

Tutti i contributi saranno riconosciuti con gratitudine e sono deducibili dalle tasse ai sensi del D.L.G. 460/97.

Ass. Nostra Signora della Pace https://www.nostrasignoradellapace.it/sostieni/

Siria -5 piccoli progetti delle monache trappiste nella speranza grande di ricostruire la vita

Pubblicheremo di seguito 5 progetti di aiuti alla Siria pensati dalle monache trappiste di Valserena (PI) per la Siria. Le monache hanno un monastero in Siria, decisero di rimanere durante la guerra e conoscono e condividono le sofferenze del popolo siriano.

Conosco personalmente la realtà delle suore trappiste di Valserena e la loro opera in Siria ed è il mio punto di riferimento per la Siria: insegnano che l’unica rivoluzione possibile è la pace.

Per aiutare il popolo siriano si parte dalla Siria e per ricostruire, si parte dalla casa

5 piccoli progetti delle monache trappiste nella speranza grande di ricostruire la vita.

Progetto n°1: Adotta una pietra

Anzi riscattala, falla rivivere

Pietre antiche che l’uomo nei secoli ha usato per costruire le sue case. Pietre che hanno visto scorrere tanta vita Testimoni silenziose di speranze, dolori, lacrime e risa..

Pietre che la guerra e la distruzione in Siria, hanno trasformato in cumuli infiniti di macerie.

Noi desideriamo far parte di quelli che riscostruiscono la vita, secondo la nostra vocazione. costruendo un monastero e la sua chiesa, una casa per Dio e tutti gli uomini che la cercano.

Come coperture delle pareti abbiamo deciso di riutilizzare le pietre recuperate dalle macerie: c’è chi come lavoro si è inventato di comprare le case distrutte e ricavarne materiale edile.

E’ un modo per non sprecare risorse, ma soprattutto di dare un valore simbolico a ciò che si cerca di fare .

Non si costruisce sopra ad un passato raso al suolo, ma a partire da esso, dai valori di storia, di cultura, di umanità, di fede che ci hanno preceduto.

Le pietre sono solo pietre ma possiamo farle parlare.

valserena 1

Se vuoi aiutarci:

Conto Intesa San Paolo intestato a Monastero cistercense Valserena

IBAN: IT10K0306909606100000002045

BTCTITMM Causale: una chiesa, una pietra

Per offerte con possibilità di detrazione fiscale

Conto Intesa San Paolo

Intestato a Associazione Nostra Signora della Pace

IBAN: IT61M0306909606100000002047

Codice SWIFT: BCITITMM

Il Papa: basta fomentare violenza e guerra, basta sanzioni unilaterali

papa francesco

Il 16 ottobre Papa Francesco ha consegnato un lungo videomessaggio ai partecipanti alla seconda fase del IV Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari (EMMP), organizzato dal Dipartimento di Servizio per lo Sviluppo Umano Integrale e dedicato alla tutela dei diritti dei lavoratori nel sociale margini di terra, alloggio e lavoro.

Il forum si concentra su rigattieri, venditori ambulanti, sarte, artigiani, pescatori, agricoltori, operai edili, minatori, lavoratori di città e paesi che praticano la cultura dell’incontro.

Il Santo Padre  chiama i partecipanti all’incontro come costruttori di dialogo e “poeti sociali” capaci di creare speranza in un mondo di diseguaglianze, sprechi e indifferenza. Nei sei anni trascorsi dal primo incontro – rileva il Papa – molti cambiamenti sono diventati un punto di non ritorno, e la pandemia, cambiando il modo di vivere generale, ha solo esacerbato la crisi alimentare in molti Paesi e il dramma delle persone che soffrono di ingiustizia sociale. Questo è particolarmente vero per i migranti, persone senza documenti e reddito permanente, a cui la società non presta attenzione. Il Papa rileva l’effetto dannoso della “pandemia”, che ha isolato bambini e ragazzi, per i quali nessuna tecnologia può sostituire il contatto vivo con i coetanei.

Papa Francesco ha espresso la sua gratitudine ai partecipanti all’incontro per la loro sensibilità verso questi problemi e per la lotta quotidiana tramite il loro lavoro fondamentale per tutti: “Voi siete una parte fondamentale dell’umanità che lotta per la vita di fronte al sistema della morte ”, perché la strada del cielo si apre grazie alla cura degli affamati, dei malati, dei carcerati, degli stranieri – quando riconosciamo Dio in queste persone e, seguiamo le beatitudini evangeliche, serviamo Cristo nell’umanità sofferente.

papa in Bolivia
papa in Bolivia

In nome di Dio, papa Francesco ha chiesto ai grandi laboratori farmaceutici di revocare le restrizioni sui brevetti e consentire a tutti di accedere al vaccino contro il coronavirus, e alle grandi compagnie minerarie di smettere di distruggere e inquinare la natura.

In nome di Dio, papa Francesco ha chiesto alle grandi aziende alimentari di smettere di imporre strutture di produzione e distribuzione monopolistiche che gonfiano i prezzi e alla fine privano gli affamati del pane.

In nome di Dio, il Santo Padre ha chiesto ai fabbricanti e ai trafficanti di armi di “cessare completamente le loro attività che incitano alla violenza e alla guerra, spesso nel contesto di giochi geopolitici che mietono milioni di vite”.

Il Papa ha anche aggiunto che i giganti della tecnologia devono smettere di sfruttare le debolezze umane a scopo di lucro, fomentando l’odio, adescando i minori online, diffondendo notizie false, teorie del complotto e manipolazione politica.

Il Papa esorta le società di telecomunicazioni ad aprire completamente l’accesso ai contenuti educativi per i bambini a basso reddito in condizioni di quarantena e i media a porre fine alla logica della “post-verità”, disinformazione, diffamazione, diffamazione e attrazione morbosa per gli scandali.

I poteri potenti devono porre fine all’aggressione, al blocco e alle sanzioni unilaterali contro qualsiasi paese in qualsiasi parte della terra, smettere di promuovere il neocolonialismo: “Abbiamo già visto come finiscono gli interventi unilaterali, le invasioni e le occupazioni, anche se fatte per i motivi più nobili. ” Secondo il Santo Padre, i governi ei politici di tutti i partiti devono essere autentici rappresentanti dei loro popoli e lavorare per il bene comune, ei leader religiosi non devono mai usare il nome di Dio per fomentare guerre o colpi di stato.

Nessuno, sottolinea il Vescovo di Roma, dovrebbe soccombere ai discorsi populisti di intolleranza, odio per i poveri e xenofobia, che portano le persone all’indifferenza e all’individualismo.

Il Santo Padre incoraggia i partecipanti all’incontro a sognare insieme il futuro e a promuovere alternative creative in armonia con Dio nel nostro mondo. I sogni vanno oltre il ristretto quadro imposto dall'”egoismo dei forti e dal conformismo dei deboli”, e l’umanità è chiamata a uscire dalla crisi attuale ‘meglio di prima’. I movimenti popolari, nota il Papa, sono “samaritani collettivi” che si oppongono all’“edonismo depressivo”, che colpisce soprattutto i giovani. Nella loro azione, sono chiamati a ispirarsi ai principi della dottrina sociale della Chiesa, cioè solidarietà e sussidiarietà tra movimenti e tra Paesi che promuovono lo sviluppo economico e la scelta preferenziale a favore dei poveri.

Il compito del Vertice Mondiale dei Movimenti Popolari dovrebbe essere quello di trovare risposte efficaci che permettano di realizzare una reale tutela dei diritti dei lavoratori nelle periferie sociali e, da parte sua, Papa Francesco consiglia di richiamare l’attenzione del forum sulla necessità mantenere un reddito minimo e ridurre la giornata lavorativa.

Il Santo Padre esprime la sua fiducia che “dalla periferia si vede più chiaramente il mondo”: sono coloro che soffrono per ingiustizie, disuguaglianze, soprusi, privazioni, xenofobia che “comprendono meglio ciò che gli altri stanno vivendo e sono in grado di aiutare aprono strade concrete di speranza.” …

Alla fine del videomessaggio, il Vescovo di Roma propone una preghiera affinché il Signore riversi la sua benedizione sui nostri sogni: “Non perdiamo la speranza. Ricordiamo la promessa di Gesù ai suoi discepoli: ‘Io sono con voi tutti i giorni’ (cfr Mt 28,20)”.

Video di apertura: 16 ottobre 2021, IV Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari (1 ora, 26 minuti 17 secondi)


citazioni

 

Il Papa incontra Nancy Pelosi che si trovava a passare per caso a Roma

pelosi

Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, ha incontrato sabato a Roma papa Francesco perchè ‘si trovava a passare da quelle parti ‘. In realtà la circostanza è strettamente legata ad una imminente riunione dei vescovi americani che discuteranno quando privare della comunione chi non è in una situazione di poterlo fare. …

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Card. Sarah: la verità non deriva dal consenso, ci precede

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Card. Sarah: non è a tema se decidere se tutto sia adeguato o meno alle tendenze dell’epoca ‘moderna’ , ma la necessità di cercare sempre la verità che ci rende liberi. L’ex prefetto della Congregazione per il culto divino ha detto che limitare l’utilizzo del latino à sbagliato. In un’intervista a cura della pubblicazione kath.ch, …

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