Dottrina cattolica della carità

“Prendiamo per esempio la dottrina cattolica della carità. E’ da questa che nel Medioevo sorse, per sopravvivere sino ad oggi, tutto l’insieme delle assistenze sociali, quelle in favore dei poveri., le ospedaliere e tutte le altre. In una maniera o nell’altra esse continuano, benchè fuori del corpo cattolico abbiano da un lato degenerato nel sentimentalismo …

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Il Patto del Califfo Omar ripristinato per i Cristiani: “Convertitevi o lasciate il paese!”

Islam prima campagna militareda PAPABOYS 3.0  –  a cura di Francis Marrash  segnalato da Ora Pro Siria

I cristiani nel Levante “islamico” si trovano ad affrontare terribili sanzioni da parte dei ”fondamentalisti”* : (se vogliono rimanere nelle loro città ndr), devono convertirsi all’islam, pagare un tributo ai governanti, o lasciare il paese. Queste opzioni derivano dal patto stabilito nel VII secolo con i cristiani sotto il dominio del califfo. In Siria, la legge è in fase di attuazione, ed è appoggiata dai sostenitori della sharia. Mentre lo Stato Islamico d’Iraq e Siria (ISIS) è desideroso di applicare le clausole più rigorose del patto, al-Nusra (altro gruppo fondamentalista islamico ndr) mira a perseguire sulla popolazione un approccio più pragmatico, almeno fino al raggiungimento della vittoria totale.

Il 2 dicembre 2013, al- Nusra si è impadronita della città di Maaloula per la seconda volta. I militanti erano entrati nella più famosa città cristiana della Siria, dove i residenti parlano ancora l’aramaico, la lingua di Gesù Cristo. Durante l’assalto hanno rapito le monache del monastero greco-ortodosso di Mar Takla (di cui ancora oggi non si conosce esattamente la sorte, ndr). Inoltre hanno compiuto atti vandalici contro diverse chiese e le abitazioni dei civili.

In precedenza, nel giugno 2013, la città storica una prima volta era finita sotto i riflettori dei media internazionali, quando i militanti di al-Nusra avevano conquistato il villaggio, prima di essere respinti dall’esercito siriano. Un leader di al-Nusra, parlando ad Al-Akhbar, ha affermato che “il gruppo non aveva trovato nessun uomo, donna o bambino, quando sono arrivati a Maaloula” e che “i residenti erano fuggiti prima della loro entrata. L’unica eccezione, sono state le monache trovate nel monastero e poi sequestrate”.

Abu Sarkis, leader del Comitato di Difesa Nazionale, ha riferito ad Al-Akhbar, che i combattenti islamici quando sono entrati a Maaloula, hanno cominciato a gridare: “Allah è grande”; ” Cristiani: convertitevi all’islam e vi salveremo”. 

le suore prigioniere  mostrate su al-Jazeera
le suore prigioniere mostrate su al-Jazeera

In seguito hanno detto ai cristiani che avevano tre opzioni: “convertirsi all’islam , pagare la jizya [una tassa per i non musulmani ai conquistatori], o lasciare le proprie case”.
Con l’avanzata degli estremisti, si ripete la triste storia della conquista islamica di cui abbiamo accennato all’inizio dell’articolo. I militanti, avanzando nella conquista dei villaggi, hanno preso in prestito le parole pronunciate dal leader militare musulmano del VII secolo, Abu Ubaida ibn al-Jarrah, al popolo siriano dopo la battaglia di Ajnadayn: “Islam, tributo-omaggio, o la guerra”. 

Con la conquista di Maaloula, i militanti hanno catturato l’attenzione dei cristiani di tutto il mondo. Il villaggio occupato, però, non era per i gruppi armati la prima città cristiana ad essere sequestrata. Dall’inizio della crisi in Siria, gli slogan esibiti nelle proteste affermavano: “alawiti alla tomba e cristiani a Beirut”. Oltre a Maaloula, i militanti sono entrati in decine di villaggi.

Gli abitanti, appresa la notizia del loro arrivo,  fuggivano per paura di essere uccisi.
I non-musulmani che rimanevano erano costretti a piegarsi ai nuovi conquistatori, in cambio di aiuto e protezione. Ad esempio, nel villaggio di Rableh a Homs nel mese di agosto 2012, un gruppo radicale guidato da Abdul-Salam Harbeh, ha chiesto ai cristiani residenti di lasciare la cittadina.

Coloro che si rifiutavano di “andare via”, sono stati uccisi. A molti altri sono state bruciate le case. Nelle zone controllate dai militanti radicali in Aleppo,  i mercanti cristiani sono costretti a pagare la metà dei loro profitti giornalieri ai jihadisti. Chiese e monasteri sono sistematicamente attaccati con esplosivi, come è accaduto alla Chiesa Evangelica della grande città. Inoltre, i quartieri cristiani di Damasco, come Bab Touma e Bab Sharqi sono spesso bombardati con mortai, causando la morte di molte persone.

Questi attacchi sono percepiti dalla gente come singole azioni dei terroristi islamici radicali, in contrapposizione all’approccio pacifico dei cristiani. I Consigli della Sharia dei principali gruppi radicali presenti in Siria, tengono seri dibattiti su come affrontare la questione dei “Nazareni (cristiani ndr)”. La discussione tra i Consigli è molto accesa.  Infatti si dibatte se gli “infedeli” possono essere considerati cittadini non musulmani in uno stato islamico.

A questo proposito, fonti di jihadisti hanno spiegato ad Al-Akhbar  i diversi approcci usati dal gruppo ISIS e dalla formazione di al-Nusra nei confronti dei cristiani nelle zone di opposizione controllata. Gli ISIS adottano una linea dura. Chiedono ai cristiani l’immediata osservanza delle disposizioni della Sharia, tra cui la demolizione di chiese. L’atteggiamento del gruppo al-Nusra è meno rigoroso. I due gruppi, prima delle recenti battaglie tra di loro, avevano discusso la questione molto a lungo, invocando per i cristiani il cosiddetto Patto di Omar, di cui abbiamo già parlato. Il confronto tra i due gruppi ha evidenziato alcune differenze: “Dopo la lettura del testo, la controversia è cresciuta ancora di più. Secondo gli ISIS il documento dovrebbe essere attuato alla lettera, mentre gli esperti di al-Nusra, vogliono attuare le disposizioni in maniera meno rigida. al-Nusra ha fatto sapere di voler rimandare la questione dopo la conquista dei territori”. La linea seguita dal gruppo (al-Nusra), è appoggiata da alcuni studiosi musulmani, i quali cercano di conciliare la Sharia dell’era del Profeta Maometto con la vita moderna. Questa linea è nettamente rifiutata dai salafiti. Gli storici sono in disaccordo nell’interpretazione del patto di Omar. I gruppi che sostengono al-Qaeda, vogliono adottare la versione più rigorosa, citando lo sceicco Ibn al-Qayyim, che a sua volta richiama Abdul-Rahman ibn Ghanan.

 Ecco il testo di riferimento per l’interpretazione della legge:

“Ho scritto quello che Omar ibn al-Khattad ha imposto ai cristiani (di al-Sham, della Siria) – come condizione per sopravvivere-, quando gli ha concesso la pace: non devono edificare nelle loro città o in periferia nuovi monasteri, chiese, celle, eremi. Non sono autorizzati a riparare gli edifici di culto, né possono ristrutturare quelli che sono ubicati presso i quartieri musulmani. I cristiani di Siria, non possono rifiutare l’ingresso dei musulmani nelle Chiese, in qualsiasi ora del giorno e della notte. Hanno l’obbligo di accogliere ogni viaggiatore musulmano nelle case, e di offrire per tre notti, vitto e alloggio. Nelle Chiese e nelle case, non possono essere nascoste spie, o qualsiasi nemico dei musulmani.  In pubblico è proibito tenere spettacoli sul cristianesimo. Non possono invitare la gente del popolo ad abbracciare la fede cristiana; non devono impedire ai parenti di convertirsi all’Islam se questi lo desiderano. Hanno il dovere di onorare i musulmani, senza imitarli negli abiti, a partire dal turbante, dai sandali, dal taglio dei capelli. E’ proibito ridere sui mezzi di trasporto, e cingere sul fianco le spade come i musulmani. Non sono autorizzati a vendere vino, e radersi la parte anteriore della testa.  I cristiani, manterranno nell’abbigliamento il proprio stile, dovunque si trovino. Le croci nelle Chiese non devono essere visibili. Quando camminano per le strade frequentate dai musulmani, non possono mostrare croci o libri sacri. Inoltre è proibito recitare preghiere ad alta voce quando sono presenti i musulmani. Se i cristiani violano qualsiasi condizione descritta in questo accordo, perderanno la protezione dei musulmani, i quali saranno liberi di trattarli come nemici e ribelli”. 


 (*Fondamentalisti: non so se è solo dei fondamentalisti o di tutti gli islamisti che vogliono instaurare la sharia: quindi se è l’idea anche del Fronte Islamico , è un bel dilemma chiamarlo dei “moderati”).
QUI il testo originale in inglese.
Syria: Caliph’s ‘Convert or Leave’ Pact Revived for Christians
http://english.al-akhbar.com/node/18323

http://www.papaboys.org/siria-il-patto-del-califfo-ripristinato-per-i-cristiani-convertitevi-o-lasciate-il-paese/

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Lettera inviata al ministro Cancellieri per la liberazione dello scrittore e giornalista Bahar Kimyongür

L’attivista belga è letteralmente perseguitato in tutta l’Unione Europea sulla base di un ordine di cattura spiccato nel 2006 dal governo turco e fatto proprio dall’Interpol. Per il governo Erdogan lo scrittore e militante attivo nei movimenti internazionalisti e contro la guerra sarebbe ‘un terrorista’, in quanto si oppone alla repressione e alle politiche del …

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Ogni 11 minuti viene ucciso un cristiano

SAMIZDATONLINE – TEMPI.IT In undici minuti, cosa può succedere? Perdere il tram e aspettare il successivo, cuocere la pasta, invocare il triplice fischio finale della partita, dichiarare un amore, spegnersi un vita. Ma ogni undici minuti cos’altro succede? La più grande notizia nel mondo che non è mai stata raccontata, la triste notizia è che …

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Tribunale di Bologna: le leggi? Mah

sono-cresciuto-con-genitori-omosessuali1 Autore: Amato, Avv. Gianfranco   Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele  fonte Cultura Cattolica

Ha fatto scalpore la decisione del Tribunale dei Minori di Bologna di affidare una bambina di tre anni a una coppia di omosessuali. Secondo alcuni «non ci sarebbe niente da dire». Peccato che ci si dimentichi dei diritti dei minori e delle leggi che li tutealno, che in questo caso scompaiono come nebbia al sole, il sole del gender e del politically correct.

Facciamo nostro il Comunicato Stampa dei Giuristi per la Vita, che vi invitiamo a leggere e a diffondere
I Giuristi per la Vita contestano fermamente, sotto il profilo giuridico e morale, l’inaudito provvedimento adottato dal Tribunale per i minorenni di Bologna, presieduto dal Dott. Giuseppe Spadaro, con il quale è stato disposto l’affidamento di una minore di tre anni ad una coppia convivente di uomini omosessuali.

Il Tribunale per i minorenni di Bologna ha commesso un gravissimo errore nel considerare tale anomala coppia quale «ambiente familiare idoneo» ai sensi dell’art. 2, primo comma, della Legge 4 maggio 1983, n. 184, in grado di assicurare al minore affidato «il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno».

Il Tribunale per i minorenni di Bologna non ha considerato che l’ammissione dell’affidamento all’interno di una coppia di uomini omosessuali significa privare deliberatamente il minore dell’esperienza della maternità, ed introdurlo in un ambiente sociale che, proprio per l’assenza della bipolarità sessuale, non favorisce il suo pieno sviluppo umano.

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