Ecco i veri organizzatori della marcia degli "indignados" contro il viaggio del Papa in Spagna.

ECCO I VERI ORGANIZZATORI DELLA MARCIA DEGLI “INDIGNADOS” CONTRO IL  VIAGGIO DEL PAPA IN SPAGNA  (fonte di Inma Álvarez – labussolaquotidiana.it -)


Photo by Turismo Madrid
Gli “indignados” spagnoli non vogliono la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) a casa loro, perché risulta scandaloso uno spreco così grande di soldi pubblici per un festival giovanile che interessa soltanto i cristiani, in un paese sull’orlo del fallimento economico. Perciò è stata annunciata una grande marcia di protesta nel centro di Madrid alla vigilia dell’incontro del Papa con i giovani, la settimana prossima.  Ovviamente l’iniziativa avrà una grande eco mediatica nel mondo. Non c’é da stupirsi: ormai dove Benedetto XVI mette i piedi ci sono i soliti gruppi che ne approfittano per servire le polemiche: basta uno sguardo veloce nelle emeroteche. Non importa la causa o la scusa: un viaggio di questo Papa verrà preceduto, come nei grandi film, da una grande operazione di marketing, ma alla rovescia.

Questo spiega come abbia avuto una eco così grande un’iniziativa anti-papa in realtà esigua e marginale, che non avrebbe mai avuto l’attenzione dei media se non fosse appunto per la presenza del Papa.

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Il Santo Rosario e la bomba atomica di Hiroshima

IL ROSARIO DI MARIA E LA BOMBA ATOMICA DI HIROSHIMA
fonte: globuli rossi company
Il Santo Rosario e la bomba atomica di Hiroshima

hiroshima church
hiroshima

Trovando questa testimonianza che non conoscevo, mi è tornata in mente la testimonianza di un sopravissuto di Nagasaki, senza conseguenze radioattive. Io allora ero quindicenne. Lui era un giovane giapponese, frate antoniano.
Su Hiroshima è caduta una bomba atomica.
Lo scopo era di annientare Hiroshima per distruggere il potere militare giapponese. (“lo scopo” in realtà era annientare un’intera città indiscriminatamente secondo le nuove teorie dei bombardamenti “strategici” già adottate in Europa, terrorizzare e uccidere così tanto per demoralizzare e seminare il terrore fino a far cedere l’avversario – commento VietatoParlare.it)
Ma la Madonna, la Regina del Rosario, ha protetto miracolosamente una piccola comunità di quattro padri gesuiti, che vivevano nella casa parrocchiale, a soltanto otto isolati dal centro dell’esplosione. Padre Hubert Schiffer aveva 30 anni e lavorava nella parrocchia dell’Assunzione di Maria, a Hiroshima. Ha dato la sua testimonianza davanti a decine di migliaia di persone: “Attorno a me c’era soltanto una luce abbagliante. Tutto a un tratto, tutto si riempì istantaneamente da una esplosione terribile. Sono stato scaraventato nell’aria. Poi si è fatto tutto buio, silenzio, niente. Mi sono trovato su una trave di legno spaccata, con la faccia verso il  basso. Il sangue scorreva sulla guancia. Non ho visto niente, non ho sentito niente. Ho creduto di essere morto. Poi ho sentito la mia propria voce. Questo è stato il più terribile di tutti quegli eventi. Mi ha fatto capire che ero ancora vivo e ho cominciato a rendermi conto che c’era stata una terribile catastrofe! Per un giorno intero i miei tre confratelli ed io siamo stati in questo inferno di fuoco, di fumo e radiazioni, finché siamo stati trovati ed aiutati da soccorritori. Tutti eravamo feriti, ma con la grazia di Dio siamo sopravvissuti”.
Nessuno sa spiegare con logica umana, perché questi quattro padri gesuiti furono i soli sopravvissuti entro un raggio di 1.500 metri. Per tutti gli esperti rimane un enigma, perché nessuno dei quattro padri è rimasto contaminato dalla radiazione atomica, e perché la loro casa, la casa parrocchiale, era ancora in piedi, mentre tutte le altre case intorno erano state distrutte e bruciate. Anche i 200 medici americani e giapponesi che, secondo le loro stesse testimonianze,  hanno esaminato padre Schiffer, non hanno trovato nessuna spiegazione a perché mai, dopo 33 anni dallo scoppio, il padre non soffriva nessuna conseguenza dell’esplosione atomica e continuava a vivere in buona salute. Perplessi, hanno avuto tutti sempre la stessa risposta alle tante loro domande: “Come missionari abbiamo voluto vivere nel nostro paese il messaggio della Madonna di Fatima e perciò abbiamo pregato tutti i giorni il Rosario.” Ecco il messaggio pieno di speranza di Hiroshima: La preghiera del Rosario è più forte della bomba atomica!
Oggi, nel centro della città ricostruita di Hiroshima, si trova una chiesa dedicata alla Madonna. Le 15 vetrate mostrano i 15 misteri del Rosario, che si prega in questa chiesa giorno e notte.

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Benedetto XVI e la parabola storica della ragione (Benedicto XVI y la parábola histórica de la razón)

ANCORA OGGI MOLTI CATTOLICI SONO ORIENTATI CHE LA RELIGIONE CATTOLICA È TRASCENDENZA E NON IMMANENZA, questo è il male che da secoli è stato fatto dal pensiero illuminista  e ateo che ha colpito anche a volte il corpo della chiesa stessa, tutto il pontificato di Benedetto XVI cerca di correggere questa mistificazione per tornare a Cristo presente:

fonte Digital Pages articolo Carbajosa Ignacio, responsabile di Comunione e Liberazione in Spagna 20/04/2010

250px Pope 13 march 2007Il pontificato di Benedetto XVI, esemplificato nel discorso di Regensburg, ha segnato una pietra miliare nella parabola della ragione descritta negli ultimi tre secoli, nella cultura occidentale. L’Illuminismo ha iniziato un programma di radicale separazione della ragione e della fede che, nel tempo, relegato a credere e le religiose nel regno dell’irrazionale, o almeno a-razionale. Agli occhi del movimento illuminista, la Chiesa cattolica è stata un ostacolo alla conoscenza di che sembrava solo sbarazzarsi. Ma la ragione è chiamata ad essere aperta a tutta la realtà, compreso il suo significato, in modo che l’esclusione della domanda religiosa è una “autolimitazione moderna della ragione”, come Benedetto XVI ha chiamato. Paradossalmente questo cammino storico ha portato a un “pensiero debole” che il postmodernismo ha abbandonato, in pratica, la ragione.

Nella nostra società questa negligenza è particolarmente evidente. Nel dibattito pubblico in nome la libertà di ciascuno, sono stati “estesi i diritti”, ma pochi hanno aderito alla ragione. Il discorso del papa a Regensburg, conclude questa parabola storica. E ‘paradossale che, all’inizio del XXI secolo è stato proprio un Papa che chiama l’Occidente di “avere il coraggio” di “espandere il concetto di ragione”. E questo invito è a sua volta fondamentale per la presentazione di oggi il cristianesimo, come “non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio”.

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