Risorgimento e persecuzione della Chiesa.

tratto dal sito : ” insorgente ”

Un altro lato oscuro del risorgimento è la persecuzione scatenata contro la Chiesa cattolica dalla potente alleanza liberale, massonica e protestante.
L’Italia è l’unico Paese d’Europa che ha conquistato l’unità nazionale attraverso un duro contrasto con la propria Chiesa. Naturalmente, nel caso dell’Italia, si sta parlando della Chiesa cattolica.
Perché lo Stato sabaudo, il Regno sardo-piemontese che si dice costituzionale e liberale e si è messo alla guida del processo che ha portato all’unità d’Italia ha perseguitato duramente la Chiesa?

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Aggrediti o scacciati dalle proprie case: i diritti dei cristiani calpestati in Punjab

ASIA/PAKISTAN – (20 Maggio) (Agenzia Fides 20/5/2011)
Lahore (Agenzia Fides) – Due infermiere cristiane sono state sequestrate e malmenate per 9 ore da un funzionario musulmano del Fatima Hospital a Lahore (Punjab); un ricco proprietario terriero musulmano, con trascorsi nella politica, ha usurpato il terreno e le case di due famiglie cristiane nella città di Jalal Pur Jattan, sempre in Punjab: tali casi, segnalati all’Agenzia Fides da fonti locali della società civile, mostrano come in Pakistan continuano a verificarsi episodi di discriminazioni, abusi, violenze, flagranti violazioni dei diritti fondamentali delle minoranze cristiane.

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Liturgia Tridentina o liturgia post- Concilio ?

Su facebook spesso ci sono infinite discussioni su  messa Tridentina e messa post concilio, io penso che sì è vero che nelle messe odierne a volte c’è un pò troppo “protagonismo” e a volte si esagera… ma la messa è messa perchè avviene il miracolo dell’Eucarestia, il più grande dono per noi. In entrambe le …

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Mercoledì una speciale giornata mondiale di preghiera per Asia Bibi

fonte. Bussola quotidiana – di Marco Respinti 18-04-2011

AsiaBibiMercoledì, 20 aprile, il mondo intero pregherà per la salvezza di Asia Bibi. Lo potrà fare chiunque, ovunque, anche accendendo una candela sul davanzale della propria finestra oppure un lume virtuale sui social network. Lo faranno vescovi, arcivescovi, cardinali, parroci, semplici fedeli, monasteri di clausura che si sono organizzati per tempo e persino uomini politici. Particolari intenzioni di preghiera possono del resto essere inviate a [email protected]

Per volontà della Fondazione Masihi – che si occupa dell’assistenza legale ad Asia e del supporto materiale alla sua famiglia – mercoledì in Pakistan si celebrerà infatti una “Speciale Giornata di preghiera per Asia Bibi, e per le vittime della legge sulla blasfemia”. All’iniziativa, rilanciata dall’Agenzia Fides, ha aderito subito mons. Andrew Francis, vescovo di Multan e presidente della Commissione per il Dialogo Interreligioso nella Conferenza Episcopale del Pakistan, il presule da cui è partita l’iniziativa di chiedere a Papa Benedetto XVi la proclamazione di Shahbaz Bhatti (1968-2011) – il ministro cristiano per le Minoranze religiose assassinato in Pakistan il 2 marzo a motivo della sua fede e del suo impegno civile – «martire e patrono della libertà religiosa». A lui si unirà, in Italia, il cardinal Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, celebrando nella cappella del nostro parlamento una Messa organizzata dall’Associazione Parlamentari Amici del Pakistan e dall’Associazione Pakistani Cristiani in Italia.

Asia Bibi langue in carcere in Pakistan, il suo Paese, dal 2009. Asia Bibi è cristiana, e nel suo Paese già questo è un reato. In Pakistan, nel suo Paese, Asia Bibi attende in carcere l’esecuzione della sentenza capitale a cui è stata condannata per “blasfemia”. Perché nel suo Paese, il Pakistan, vige una “legge contro la bestemmia” che serve per colpire arbitrariamente e severamente tutti coloro che in un modo qualsiasi vengano ritenuti “nemici” dell’islam.

Un giorno del giugno 2009 Asia lavorava come ogni altro giorno alla fattoria del villaggio di Ittan Wali, nel distretto di Sheikhupura, in quel Punjab i cui governatori vengono ammazzati dalle proprie guardie del corpo poiché non fanatici pur se musulmani come Salmaan Taseer (1944-2011).
Ad Asia fu chiesto di andare alla fonte a prcurar dell’acqua, ma poi alcune delle sue colleghe musulmane si rifiutarono di bere dal recipiente toccato dalle sue mani cristiane e “impure”. Siamo nel Pakistan dei mille fondamentalismi islamici, non dimentichiamolo, un Paese il cui nome in lingua urdu significa “terra dei puri”. Qualcuno pensò poi di arricchire il racconto inventandosi che, nell’alterco seguitone, la donna avesse proferito commenti pesanti sul profeta Maometto. Ne scoppiò una rissa, e Asia e i suoi familiari vennero assaliti e picchiati da una plebaglia incarognita. Non fosse stato per la polizia, la famosa pena capitale che pende oggi sul capo della donna avrebbe già avuto, sommariamente, ragione di lei in quei torridi giorni pakistani di due anni fa. Scampò. E però la polizia di uno Stato così, di uno Stato come il Pakistan in cui l’islam è protetto da una “fantasiosa” legge “contro la blasfemia” che serve solo a colpire i “nemici di fede”, non molla. L’inchiesta seguita ai fatti di Ittan Wali rovesciò la situazione, spedendo Asia in prigione. Fu carcere preventivo, duro, per un anno. Alla fine, nel novembre 2010, il giudice Muhammed Naveed Iqbal del tribunale di Sheikhupura chiuse il caso condannando Asia alla morte per impiccagione. Più una multa si 1.100 dollari.

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San Patrizio

tratto da: Antonio SOCCI, Cristiani. L’avventura umana di 14 santi, suppl. a 30 Giorni, anno IX, dicembre 1991, p. 16s.

Un giovane intrepido raggiunge le terre impervie d’Irlanda. Il contagio del cristianesimo conquista l’isola. Ma i nemici di Patrizio sono dentro la Chiesa. Intanto molti giovani lo seguono. Sono i monaci che convertiranno l’Europa

Un sedicenne ridotto in schiavitù è costretto a badar le pecore nelle sperdute terre d’Irlanda. Siamo attorno al 400 d.C.. L’Irlanda è l’estremo confine della terra conosciuta, dove non sono arrivate nemmeno le legioni romane. L’imponderabile disegno di Dio aveva scelto quel ragazzo per trasformare quell’isola pagana, popolata da barbari e pirati, nella leggendaria «isola dei santi». I santi irlandesi che circa un secolo dopo riportarono la fede in una Europa sconvolta.

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Benedetto XVI: progressiva emarginazione della religione dalla sfera pubblica

S.S. Benedetto XVI – CELEBRAZIONE DEI VESPRI NELLA FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE XV GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA 02.02.2011 – OMELIA DEL SANTO PADRE

Viviamo oggi, soprattutto nelle società più sviluppate, una condizione segnata spesso da una radicale pluralità, da una progressiva emarginazione della religione dalla sfera pubblica, da un relativismo che tocca i valori fondamentali. Ciò esige che la nostra testimonianza cristiana sia luminosa e coerente e che il nostro sforzo educativo sia sempre più attento e generoso.

Cari fratelli e sorelle!

Nella Festa odierna contempliamo il Signore Gesù che Maria e Giuseppe presentano al tempio “per offrirlo al Signore” (Lc 2,22). In questa scena evangelica si rivela il mistero del Figlio della Vergine, il consacrato del Padre, venuto nel mondo per compiere fedelmente la sua volontà (cfr Eb 10,5-7). Simeone lo addita come “luce per illuminare le genti” (Lc 2,32) e annuncia con parola profetica la sua offerta suprema a Dio e la sua vittoria finale (cfr Lc 2,32-35). È l’incontro dei due Testamenti, Antico e Nuovo. Gesù entra nell’antico tempio, Lui che è il nuovo Tempio di Dio: viene a visitare il suo popolo, portando a compimento l’obbedienza alla Legge ed inaugurando i tempi ultimi della salvezza.

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Benedetto XVI: Si vuole impedire che la cultura sia plasmata dalla fede

DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI -A S.E. IL SIGNOR ALFONS M. KLOSS, NUOVO AMBASCIATORE DI AUSTRIA PRESSO LA SANTA SEDE

Giovedì, 3 febbraio 2011

Si cercan di applicare i criteri di una opinione pubblica secolare alle comunità religiose.

Sembra che si voglia adattare il Vangelo alla cultura e, tuttavia, si cerca di impedire, in modo quasi imbarazzante, che la cultura venga plasmata dalla dimensione religiosa.

Carissimo Ambasciatore,

Con piacere accetto le Lettere con le quali il presidente della Repubblica d’Austria la ha accreditata quale Ambasciatore straordinario e plenipotenziario presso la Santa Sede. Nello stesso tempo la ringrazio per le parole cordiali con le quali ha espresso anche la vicinanza del presidente e del Governo al Successore di Pietro. Da parte mia, porgo al presidente, al cancelliere e ai membri del Governo nonché a tutte le cittadine e a tutti i cittadini dell’Austria i miei saluti affettuosi ed esprimo volentieri la speranza che i rapporti fra la Santa Sede e l’Austria continuino a recare frutti in futuro.

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