E’ ormai superfluo dire che non è così, ma quando il bombardamento mediatico è univoco è una impresa ardua richiamare alle evidenze…
Eppure questi sono i dati: nelle ultime elezioni presidenziali Putin ha ottenuto il 76%, il candidato comunista il 12% e il liberaldemocratico il 5%. Nelle elezioni legislative, Russia Unita con Gennadij Zjuganov ha raggiunto il 54%, il PC il 13%, i Liberal Democratici con Vladimir Žirinovskij il 12% e un altro partito di Putin con il 6%. Il che significa che è “il principale avversario di Putin” è il Partito Comunista, non Navalny.
Quindi diamo un’occhiata più da vicino a chi è Alexey Navalny.
Anzitutto Navalny è un convinto nazionalista che è stato espulso da uno dei partiti politici più di destra della Russia, a causa delle sue opinioni di estrema destra. Sembra che con l’ultima esposizione mediatica sia andato ben oltre il 2% iniziale (quando si poteva presentare, ora è ineleggibile) ma solo nelle grandi città San Pietroburgo e Mosca, forse arrivando oltre il 10% secondo alcuni sondaggi. Comunque una minoranza.
Le autorità russe hanno la sua candidatura alle elezioni presidenziali, perchè Navalny è coinvolto in un casi di frode legati alla sua attività anti corruttiva e non.
Le sue manifestazioni sono costantemente illegali perchè non autorizzate (lui sceglie location centrali o non lo chiede affatto, per suscitare più clamore internazionale), così la sua squadra, è andato ripetutamente in carcere.
Navalny è legato agli Stati Uniti cosa insolita per uno che si propone come un oppositore all’autoritarismo ed alla corruzione in patria, quando sono note le conflittualità e gli interessi terzi verso il suo paese.
Questa la sua formazione: avvocato specializzato in finanza, ha studiato alla Yale University negli Stati Uniti. Dove ha beneficiato del programma di borse di studio internazionale “Yale World Fellows” per “Growing Global Leaders” … selezionato attraverso un processo di candidatura molto competitiva.
Il direttore-fondatore di questo programma era Brooke Scherer, un alto funzionario della Casa Bianca , impiegato del Dipartimento dell’Interno e assistente di Hillary Clinton.
Tra i assegnatari dello stesso programma, con relativa borsa di studio, troviamo i venezuelani pro-Guaido Marlos-C . Machado (leader dell’opposizione di destra a Maduro) e Carlos Vecchio (ambasciatore di Guaido presso Mike Pompeo), la cilena Paula Escobar Chavarría, caporedattore di El Mercurio Il giornale pro Pinochet di ieri e che rappresenta l’estrema destra oggi, gli ucraini M. Shevchenko e S. Vakarchouk, due pilastri del putsch di Maidan e J. Sullivan, alto funzionario USA, consigliere per la sicurezza nazionale di Jo Biden e l’anti-castrista cubano T. Bruguera.
In questo contesto, Alexei Navalny sviluppa idee di estrema destra. Ci sono video su Internet in cui ha esposto le sue opinioni apertamente fasciste sull’immigrazione e sul trasporto di armi. In uno di essi, si poteva vedere travestito da dentista che sfidava un confronto razzista tra migranti e carie. Su altri paragona migranti e musulmani “a insetti che devono essere distrutti con uno scacciamosche”. Alla domanda su questo da un giornalista del Guardian , Navalny ha detto di non essersi pentito di nulla. Crede che sia una forza di potere rivolgersi “sia ai liberali che ai nazionalisti”. È anche indicato per aver partecipato regolarmente alla marcia russa, una manifestazione razzista annuale che riunisce ultra-nazionalisti fascisti.
Inoltre, Navalny si è espresso contro l’annessione della Crimea nel 2014, che ha deciso autonomamente a seguito di referendum e dopo il colpo di stato di Maidan (alla pari del Kosovo). Si parla di una annessione che ha portato a sanzioni occidentali contro la Russia, ma ciononostante le autorità sono state indulgenti con Navalny.
Nello stesso tempo nel 2013 ha dichiarato: “Non sosterrò mai la posizione secondo cui in Russia il nazionalismo è una cosa terribile che deve essere proibito”. Ma non si vede proprio in questo caso di che tipo di nazionalismo egli parli, certamente non di patriottismo.
Ma proseguiamo: Navalny è implicato in un caso di furto su larga scala. È accusato di aver sottratto quasi 400.000 euro di fondi da una società forestale mentre era consigliere del governatore della provincia di Kirov. Ritenuto colpevole, riceverà una condanna a 5 anni di reclusione con sospensione della pena, questo caso è risalente allo scorso febbraio. Ed ancora: Navalny è stato inoltre condannato, a fine 2014, a tre anni e mezzo con pena sospesa per appropriazione indebita di fondi nei confronti della controllata russa di Yves Rocher. Suo fratello Oleg, condannato nello stesso caso, sta attualmente scontando la sua pena.
sopra: video del canale youtube ‘Il vaso di pandora’ sulla falsa accusa della Villa di Putin
Già nel 2011 la sua corrispondenza elettronica era stata resa pubblica da un hacker e ciò ha dimostrato che “Navalny è un ultranazionalista corrotto finanziato dalle autorità americane”.E’ stato reso pubblico che egli è finanziato dal NED (National Endowment for Democracy) per le sue attività.
Alcune di queste informazioni, tutte verificabili, sono presenti anche su siti favorevoli a Navalny come France Info, il che dovrebbe almeno calmare l’ardore di ingenui aficionados e cinici manipolatori di opinione che cercano di far passare questo individuo per un martire della libertà.
Il 2 febbraio, il tribunale della città di Mosca ha sostituito la condanna sospesa del blogger nel caso Yves Rocher con una vera. Navalny è stato condannato a tre anni e mezzo nel 2014 per frode e riciclaggio di denaro. Navalny, il fondatore della Fondazione Anti-corruzione (FBK) – il fondo è stato riconosciuto come agente straniero – ha poi ricevuto una condanna sospesa.
Al momento del suo arresto aveva collezionato. nel 2017 – 7 violazioni. Dal 2018 al 2019 – 50 violazioni. nel 2020 altri 6 nuovi casi di violazioni penali, e qusto prima del trattamento presso la clinica Charite.
Navalny è l’unico in Russia che ha avuto 2 pene sospese e non per motivi politici ma per frodi. Eppure il giorno della commutazione di pena sospesa in pena vera erano presento in Tribunale decine di diplomatici di 14 paesi hanno ritenuto di partecipare alla sessione del tribunale nel caso di un cittadino russo. Sebbene sia stato considerato un problema puramente tecnico, sostituire la pena sospesa con una vera.
Ovviamente, questa vicenda suscita una domanda semplice: ma il trattamento che sta subendo Assange , è normale rispetto a quello di Navalny? E’ evidente che no, ma proprio la Gran Bretagna, all’udienza ha inviato un segretario del dipartimento politico . Navalny sapeva che sarebbe stato arrestato e non per la sua attività politica. In definita per il suo paese non ha fatto altro che far aumentare le sanzioni e la tensione internazionale.
Ed allora in Russia non ci deve essere nessuna opposizione? No, ma il popolo russo merita una opposizione popolare e progressista, non sostenuta soprattutto dagli Stati Uniti e dalla UE. Navalny è invece come un cavallo di Troia, manipolato da tutti inviso alla autorità russa e alla maggior parte dei russi per i suoi metodi e i suoi agganci occidentali, in realtà Navalny discredita l’opposizione e per questo le sue alleanze e i suoi reali obiettivi vanno smascherati.
Per quando riguarda il tentativo di omicidio nei suoi confronti, in realtà con la sua lotta e denuncia di fenomeni corruttivi, l’avvelenamento può avere vari mandanti e secondo alcuni scienziati come Solovyov (qui filmato) l’agente chimico usato non può essere stato il Novishock ma certe fonti da noi – è inutile dirlo -, non passano nemmeno come confronto. Comunque l’accusa verso il Cremlino è stata indirizzata subito, senza prove e ancor prima di aver compiuto alcuna indagine, fedele al fatto che la Russia è costantemente nel mirino dei soliti noti.
E’ ingenuo pensare che questa vicenda sia avvenuta solo per caso quando la Germania stava approvando il North Stream 2. Certamente chi non è in malafede o pieno di pregiudizi, dovrebbe vedere che politicamente la prima a rimetterci, è la stessa Russia. Mi più come in questo caso la domanda sarebbe ‘cui prodest ?’, ma questa domanda non è stata presa neanche in considerazione.
In definitiva, su tutta l’intera vicenda non si può che ripetere l’osservazione di Putin che sembra richiamare al buon senso “Il paziente della clinica di Berlino ha l’appoggio dei servizi speciali americani (…). E così com’è, deve essere monitorato da servizi speciali. Ma questo non significa che debba essere avvelenato “, ha detto Vladimir Poutin. “Se avessimo voluto, l’affare sarebbe stato completato.” E perché Putin avrebbe permesso il trasferimento di Navalny in Germania?
A mio parere, dato che le note tensioni internazionali fanno tutto il gioco di settori tutti protesi ad una crescente tensione, la migliore soluzione sarebbe estradare Navalny con l’obbligo di non mettere più piede in Russia. In fondo si è fatto in questo modo per chi, in passato, ha lavorato più per altri che per il proprio paese.
Ma siamo sicuri che al di fuori della Russia, Navalny sarebbe più così interessante per l’establishment occidentale?…
@vietatoparlare
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