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Ci si sta falsamente polarizzando sui sì Vax e no Vax ma la questione reale è altra

Come le domande poste in termini non esatti danno vita a risposta non esatte,  allo stesso modo, spesso in maniera abbastanza utilitaristica, la questione della vaccinazione con il vaccino della Pfizer,  viene posta, in termini non corretti.

E’ abbastanza curioso che proprio in questo tempo in cui si legifera contro l’odio – ‘ma solo in determinati casi’ – si stia generando un clima in cui riecheggiano le atmosfere del secondo Reich, ovvero quando le leggi razziali furono giustificate per il bene e la scienza .

Per spiegarmi meglio – come cerco di fare sempre –  vi propongo una situazione reale, ovvero di leggere il post che Selvaggia Lucarelli ha scritto sul suo diario FB.

Il suo pensiero, a tema, non è un pensiero qualunque: è la linea comunemente seguita dalla maggior parte di giornalisti ed ‘opinion maker‘.

La mia certo non è una condanna verso la persona – e non ho assolutamente nulla contro la giornalista – ma appartiene ad un filone di giornalisti e opinionisti il cui approccio con la realtà è costantemente  una visione manicheista.  Quel che è peggio, è che sempre più spesso, questi ‘illuminati’, trovano terreno fertile e consenso sempre più ampio.

Per capirci meglio, vi propongo alcuni stralci del post di Selvaggia Lucarelli dalla sua bacheca Fb.  Credo che la modalità usata nell’approccio del problema sintetizzi al fondo la carenza incolmabile che impedirà una soluzione non autoritaria del problema vaccini. La lettura darà utili  elementi per capire che l’antitesi non è tra i SI VAX o NO VAX ma che il vero nemico è proprio insito in questa abitudine sbrigativa di liquidare ogni problema.  Quando sfuggono elementi di comprensione, l’astio si avvita e  si alimenta solo la sfiducia dei cittadini, oltre che il facile appagamento dei propri sostenitori, ovviamente.

La data del post è 30 di dicembre 2020:

[su_quote]Le persone che non intendono vaccinarsi non hanno il mio rispetto. Anzi, le disprezzo fortemente e desidero che lo sappiano e sappiano il perchè. Come prima cosa le disprezzo perchè fingono di avere un’opinione articolata su un tema- la scienza e i vaccini- di cui non sanno nulla. Parlano di dna, di reazioni allergiche, di composizione dei vaccini quando nella vita hanno preso a fatica la terza media o, peggio, si sono pure laureate per poi considerare interlocutori ex hostess squilibrate, medici mitomani, analfabeti e una galleria varia di persone che mirano solo ad avere finalmente un qualche ruolo nella vita, ruolo che è sempre quello della contro-narrazione rispetto alla narrazione dominante.  (…)[/su_quote]
…e così prosegue:
[su_quote]Alla fine è gente senza pensieri, bottiglie vuote che aspettano di essere riempite dalla cazzata più d’effetto con cui si sentono di poter diventare interlocutori e oppositori dei Burioni e dei Galli di turno. Hanno, avete tutto il mio disprezzo perchè a voi non frega nulla dei vaccini, della terra piatta, del 5g, di Bossetti e delle scie chimiche. Semplicemente, avete trovato l’alternativa ai selfie su Instagram per pensare di contare qualcosa sul web quando è tutta la vita che cercate di contare qualcosa, senza successo, nel vostro isolato. (…).[/su_quote]

Il suo post termina così:

[su_quote]Se anzichè con il Covid oggi il mondo stesse combattendo contro l’Ebola, contro una malattia con una letalità fino al 90% che colpisce vecchi e bambini senza distinzione, beh, fareste ben poco gli scettici, i rivoluzionari, i ribelli alla dittatura sanitaria. Ve la fareste nel pannolone e stareste battendo i pugni sul vetro del primo ospedale di zona, con i figli per mano, implorando che qualcuno ve li vaccini col siringone per gli elefanti. La questione costi/benefici non sarebbe neppure in discussione. E sì, vi ricordereste, forse, che è facile fare gli alternativi, gli antagonisti dei poteri forti, col culo rugoso degli altri, magari poggiato sulla padella in qualche ospedale in cui morire dimenticati da tutti.
E’ quando il culo in pericolo è liscio e sodo che si contano i veri rivoluzionari. E no, voi di quei rivoluzionari lì non ingrossereste le fila, statene certi. (Selvaggia Lurelli)[/su_quote]

Come dicevo, il ragionamento della Lucarelli crea solo confusione. Perché oltre a ‘no vax’ e ‘sì vax’, esiste un’altra folta schiera . Questa è una buona percentuale di italiani che si è fatta tutti i vaccini e che ora è in forte disagio. Ma  – contrariamente a quanto detto dalla giornalistanon è in forte disagio per il vaccinarsi, ma per il susseguirsi di avvenimenti di questi mesi.  Ancor prima, però è a disagio per questo modo di porsi: ha visto scelte irrazionali e non chiare, ed ora ha sfiducia.

Il problema non è capire ‘cosa c’è dentro al vaccino’, ingurgitiamo continuamente farmaci di cui non sappiamo nulla. In questo caso, al massimo posso star male o morire, ma questa è una ipotesi abbastanza remota, tanto da non preoccupare più di tanto.
Il problema è invece il clima di generale di generale diffidenza  che si è creato e costruito. E’ un problema di metodo, di approccio, di democrazia. Penso che un utile promemoria lo abbia dato anche il Tribunale di Roma ed altri giuristi, come Cassese... Sul perchè della sfiducia quindi si potrebbe disquisire a lungo, ma credo che per molti il disappunto ed il disagio derivino dal fatto che di una emergenza sanitaria le autorità ne abbiano fatto una occasione per imporre scelte ideologiche incomprensibili e spesso non condivisibili.

Perciò, per principio, per indole, per fede, a me non piace questo clima. Non mi piacciono le molte bugie, le tante visioni diverse espresse dagli stessi virologi, infettivologi, economisti che si contraddicono senza univocità.  In sé, le contraddizioni e le visioni differenti non sono un ostacolo: queste cose utilmente potrebbero essere considerate come un valore aggiunto. Il problema è che il potere ha scelto  di zittire sistematicamente – non i non autorevoli ed il ‘popolino ‘ – ma ogni altra opinione che non sia quella scelta come ufficiale. Chiunque manifesti un approccio critico ai problemi, le sue idee vengono sistematicamente scartate. Ma non solo: gli scienziati, i politici e gli economisti – quando differiscono dalla narrativa ‘ufficiale’, ovvero governativa – vengono essi stessi screditati, derisi e spesso puniti.

E’ inoppugnabile che le disposizioni e le scelte politiche siano state incongruenti rispetto all’emergenza. Credo che un utile promemoria – in questo senso – sia che dello stanziamento europeo  ben  17 miliardi verranno destinati alla promozione gender, mentre solo 9 alla Sanità.

Insieme alle questioni politiche incongruenti su cui insistono logiche estranee al bene comune ma che si vogliono far passare come le tavole della legge di Mosè – , esistono anche molte incongruenze di carattere sanitario. In questo caso, si va dalla mancata implementazione di terapie precoci – finora del tutto assenti –  alla mancata ristrutturazione del sistema sanitario. Accanto a questo, è sotto gli occhi di tutti che sia il Wef che la Ue prospettano non un ritorno alla normalità, ma un cambiamento antropologico e sociale senza precedenti. I Dpcm, la sospensione di democrazia, le task force, i “coprifuoco”, i media unificati, numeri ”aggiustati” a secondo delle esigenze politiche, sembrano rispondere solo in parte ad una necessità sanitaria. La UE, gli organismi internazionali,  aspettavano una crisi come questa per implementare la loro visione e le loro scelte su noi tutti.

Ciò che più incredibile è che tutto questo viene chiamato bene. Lo dicono i buoni che giustificano ogni cosa per il mio bene, per il nostro bene E reclamano le loro scelte. E’ una classe dirigente che passa attraverso selezioni, da cui fuoriescono solo quelli rispondenti a certe caratteristiche, che rispondono al privato, alle banche d’affari  e non ai cittadini,  dicono di essere mossi da un bene superiore, ma raramente è il nostro,  dicono di venire  in nostro soccorso, giustificando così lo stato di eccezione ma in realtà risolvono i problemi con la stessa mentalità che li ha generati, prolungandoli.

Perciò sull’obbligatorietà del vaccino non cambieranno rotta, non rassicureranno con ogni mezzo e senza reticenze i cittadini ma mostreranno ‘disprezzo’, come la Lucarelli. Ma l’interesse generale umanitario che ha generato disastri in Iraq, in Siria, in Libia, è costantemente il motivo per cui si muovono le élite che governano. Allora il clima di sfiducia è inevitabile si riversi su tutto, anche sul vaccino.

Alla fine, in un modo o nell’altro, si supererà la questione vaccino, ma ciò che balena dalla lettura della Lucarelli – condivisa da un milione di followers – è certo che non genererà alcun ‘New Deal’ dell’umano.  Spero vivamente che si cambi direzione,  che si lasci stare i braccialetti verdi da far indossare ai vaccinati o i registri, il licenziamento dei dipendenti dissenzienti. Ma il dato positivo è che in alcuni c’è maggior chiarezza; il re è nudo ed è un bene che le carte vengono messe in tavola: ora sappiamo che siamo passati dal relativismo al pensiero unico. 

Conclusione

Non si può disgiungere  il rifiuto di qualcosa, slegato dal malumore e la sfiducia per il clima innescato. A mio avviso, la sfiducia c’è in una parte del nostro popolo e bisogna che si rispetti e si prenda sul serio, senza ostracizzare o creare nuovi neologismi. Non esistono solo i ‘no vax’ ma anche gente stanca e sfiduciata di questo modo di porsi e di parlare. E la Lucarelli ne è un esempio. Mi pare che l’alterigia della Lucarelli , obiettivamente non stava bene neanche a Ballando tra le stelle… Se questa è una brava giornalista , a me devono dare il premio Pulitzer. I suoi articoli sono sempre così ed in questi termini , con questa animosità verbale con la costante dell’ ‘Aut Aut’.  Se siete riusciti a capirlo, ditemi – al di fuori del guardare la vita in tale antagonismo costante -, qual è la sua chiave per leggere la realtà, qual è la sua stella polare!?…

Un caro saluto e buon 2021 a tutti, speriamo bene, che Dio ci assista. Ed in questo marasma direi che è l’unica cosa che mi importa.

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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