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Come la CIA ed il NED hanno avuto un ruolo centrale nel MAIDAN e nella guerra ucraina

Il 25 febbraio 2024, il New York Times ha pubblicato un articolo intitolato “The Spy War: How the C.I.A. Secretly Helps Ukraine Fight Putin“, che, data la sua natura esplosiva e la deviazione dalla narrativa dominante nei media mainstream, non ha trovato eco in Italia eccetto che in alcune pubblicazioni indipendenti. Tuttavia, il contenuto dell’articolo è di grande importanza: gli autori Adam Entous e Michael Schwirtz svelano che la CIA ha avviato una collaborazione di intelligence tra gli Stati Uniti e l’Ucraina ben prima dell’inizio della cosiddetta ‘invasione russa’. Questa alleanza, chiaramente contrapposta alla Russia, è stata concepita ben prima che l’attuale situazione potesse essere prevista, rivelando così un’intenzione premeditata e aggressiva. Questo, insieme ad altri fattori che esamineremo, dimostra che l’Occidente, e in particolare gli Stati Uniti, hanno avuto numerose opportunità di prevenire l’attuale situazione. Invece, hanno optato per la militarizzazione dell’Ucraina, trasformandola in una piattaforma di intelligence contro la Russia.

La collaborazione tra Stati Uniti e Ucraina si è notevolmente intensificata negli anni precedenti il conflitto, continuando a espandersi durante l’attuale confronto con la Russia.

L’articolo del New York Time mostra che al centro di questa collaborazione vi è un bunker sotterraneo in Ucraina, finanziato e parzialmente equipaggiato dalla CIA, dove i soldati ucraini monitorano i satelliti spia russi e intercettano le comunicazioni tra i comandanti russi. Questo centro nevralgico segreto è solo una parte di una rete di basi spia supportate dalla CIA lungo il confine russo, sviluppata negli ultimi otto anni.

La partnership ha quindi radici che risalgono a un decennio fa, e si è evoluta sotto la guida di tre diversi presidenti statunitensi, fino a trasformare l’Ucraina in uno dei partner di intelligence più importanti di Washington contro il Cremlino. Questa collaborazione ha incluso la fornitura di intelligence per colpi missilistici mirati, il tracciamento dei movimenti delle truppe russe e il supporto alle reti di spionaggio.

La relazione è diventata così radicata che gli ufficiali della CIA sono rimasti in una località remota dell’Ucraina occidentale quando l’amministrazione Biden ha evacuato il personale statunitense nelle settimane precedenti l’invasione russa nel febbraio 2022. Durante l’operazione speciale/invasione, hanno trasmesso intelligence critica, inclusi i piani di attacco russi e i sistemi d’arma utilizzati.

maidan-6433-2” by Arrtem is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

I dettagli di questa partnership di intelligence, molti dei quali rivelati per la prima volta dal New York Times, sono stati un segreto gelosamente custodito per un decennio. Ora, con la Russia all’offensiva e l’Ucraina sempre più dipendente da sabotaggi e attacchi missilistici a lungo raggio che richiedono spie ben oltre le linee nemiche, queste reti di intelligence sono più importanti che mai.

In particolare, la CIA ha costruito una rete di basi spia vicino al confine russo. Questa rete comprende 12 località segrete lungo il confine russo, stabilite negli ultimi otto anni, e rappresenta un elemento chiave della partnership di intelligence tra Washington e Kiev. Queste basi sono state supportate dalla CIA sia finanziariamente che con equipaggiamenti, e sono state utilizzate per una serie di operazioni di intelligence contro la Russia.

La collaborazione tra la CIA e l’Ucraina ha incluso:

– Intercettazioni e Sorveglianza: Le basi sono state utilizzate per tracciare i movimenti delle truppe russe, intercettare le comunicazioni tra i comandanti russi e monitorare i satelliti spia russi. Questo ha permesso all’Ucraina di ottenere informazioni preziose sulle operazioni militari russe e di adattare le proprie strategie di difesa di conseguenza.

– Formazione di Forze Speciali: La CIA ha iniziato a formare una forza di comando ucraina d’élite, nota come Unità 2245, che ha catturato droni e attrezzature di comunicazione russi. Questo ha permesso ai tecnici della CIA di decodificare e violare i sistemi di crittografia russi.

– Operazioni di Spionaggio: La CIA ha aiutato a formare una nuova generazione di spie ucraine che operano dentro la Russia, in Europa e in altri luoghi dove i russi hanno una presenza significativa. Questo ha incluso l’addestramento su come assumere false identità e raccogliere segreti in paesi che sono abili nel radicare le spie.

– Supporto durante l’Invasione Russa: Durante l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, ufficiali della CIA rimasti in una località remota dell’Ucraina occidentale hanno trasmesso intelligence critica a Kiev, inclusi i piani di attacco russi e i sistemi d’arma utilizzati.

– Condivisione di Intelligence: La partnership ha portato alla condivisione di intelligence di vitale importanza tra gli Stati Uniti e l’Ucraina, che ha aiutato Kiev a difendersi meglio contro l’invasione russa. Questo ha incluso dettagli specifici su piani di attacco russi e tentativi di assassinio contro funzionari ucraini.

Questa collaborazione di intelligence è diventata un pilastro fondamentale della capacità dell’Ucraina di difendersi (‘difendersi’ è però altamente opinabile visto che ha rifiutato garanzie di sicurezza condivise e non ha rinunciato all’apartheid della popolazione russofona) e ha trasformato l’Ucraina in uno dei partner di intelligence più importanti di Washington contro il Cremlino.

Catherine Ashton visits Maidan and meets Ukraine opposition leaders” by European External Action Service – EEAS is licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Le basi CIA non sono l’inizio di una ‘innocente collaborazione’ ma il proseguimento del colpo di stato USA in Ucraina

Si potrebbe pensare che alcuni contestino il coinvolgimento degli Stati Uniti nella cosiddetta rivoluzione di Maidan. Questa posizione trova sostegno anche in alcuni ambienti cattolici, inclusi Russia Cristiana e i suoi collaboratori. Tuttavia, l’idea che Maidan sia stata una rivoluzione popolare, non influenzata né guidata dall’esterno, si rivela un mito.

Dimostrerò questa affermazione attraverso fonti occidentali indipendenti, che non riflettono gli interessi del Cremlino. Queste fonti evidenziano che le narrazioni proposte dal New York Times non rappresentano le azioni di uno Stato che agisce in modo preventivo per proteggere l’Ucraina da un’aggressione esterna:

– Un rapporto di Polarized Ukraine 2014 descrive l’Ucraina del 2014 come esempio lampante di una società quasi equamente divisa, con due campi opposti: l’est/sud gravita verso la Russia, mentre l’ovest/nord verso i vicini europei.

Nel sito dell’OSCE ancora oggi è indicato che le elezioni ucraine che hanno sancito la vittoria del presidente Yanukovych (destituito violentemente) sono state libere e corrette: https://www.oscepa.org/en/news-a-media/press-releases/press-2010/international-observers-say-ukrainian-election-was-free-and-fair

– Un articolo dal titolo “Yanukovych tells West to stay out of Ukraine crisis pubblicato su Hürriyet Daily News riportava le dichiarazioni del Presidente ucraino Viktor Yanukovych, il quale esortava l’Occidente a non interferire nella crisi politica del suo paese. Queste dichiarazioni sono state rilasciate dopo che importanti diplomatici europei e statunitensi si unirono alle proteste che imperversavano da un mese nel centro di Kiev.

Durante la sua prima intervista in diretta con i principali canali televisivi ucraini dalla nascita della crisi, Yanukovych affermò che l’accordo di salvataggio firmato con Mosca non contraddiceva le speranze dell’Ucraina di aderire all’UE .

Il Presidente russo Vladimir Putin aveva appena accettato di acquistare 15 miliardi di dollari di debito ucraino in eurobond e di ridurre di un terzo la bolletta del gas dell’Ucraina. Il presidente ucraino sottolineò che i documenti firmati non presentano contraddizioni con il percorso dell’Ucraina verso l’integrazione, specificando che le relazioni con la Russia non riguardano l’integrazione ma le relazioni economiche.

– Un articolo pubblicato su TRANSCEND Media Service il 22 dicembre 2014, intitolato “Head of Stratfor, the ‘Private CIA’, Says Overthrow of Ukraine’s Yanukovych Was ‘The Most Blatant Coup in History’”, riporta un’intervista a George Friedman, fondatore e CEO di Stratfor, noto come la ‘CIA ombra’. Friedman descrive il rovesciamento del presidente ucraino Viktor Yanukovych nel febbraio 2014 come “il colpo di stato più sfacciato della storia”, contraddicendo la narrazione prevalente promossa dalla Casa Bianca, dall’Unione Europea e dalla stampa occidentale, secondo cui l’evento sarebbe stato il risultato di un ‘investimento’ di oltre 5 miliardi di dollari da parte del governo statunitense dal 1991 per stabilire la ‘democrazia’ in Ucraina.

– Poco prima dell’invasione russa, il politologo dell’Università di Chicago John J. Mearsheimer incolpò l’Occidente per la crisi ucraina: https://www.straight.com/news/just-before-russian-invasion-university-of-chicago-political-scientist-john-j-mearsheimer-blamed-West

– Un articolo intitolato “How William Hague Deceived the House of Commons on Ukraine” su HuffPost UK Politics, scritto da David Morrison, critica l’ex Ministro degli Esteri britannico William Hague per aver ingannato la Camera dei Comuni riguardo alla legittimità del nuovo regime in Ucraina. Morrison sostiene che Hague abbia indotto in errore la Camera facendole credere che il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, avesse rimosso il Presidente Yanukovych dal potere il 22 febbraio 2014, seguendo la procedura costituzionale ucraina.

Secondo Morrison, ciò è falso perché la Rada non ha seguito la procedura di impeachment prevista dalla Costituzione ucraina, che richiede l’istituzione di una commissione investigativa speciale, l’approvazione di almeno due terzi dei membri della Rada per dichiarare il presidente colpevole, e l’assenso di almeno tre quarti dei membri per rimuovere il presidente dal potere. Inoltre, la Corte Costituzionale dell’Ucraina e la Corte Suprema devono certificare che il procedimento sia stato seguito correttamente. Morrison evidenzia che nessuna di queste procedure è stata rispettata; invece, la Rada ha semplicemente approvato un disegno di legge per rimuovere Yanukovych, senza il supporto richiesto di tre quarti dei membri.

L’articolo critica quindi Hague per aver giustificato il sostegno del Regno Unito al nuovo regime di Kiev senza riconoscere che le autorità erano illegittime secondo la Costituzione ucraina.

– Un articolo del prof. Sotirovic intitolato The 2014 coup d’état and the Ukrainian crisis paragona la rivoluzione ucraina del 2013/2014 alla prima rivoluzione colorata sponsorizzata dalla CIA in Serbia nel 2000, sottolineando come entrambe siano state finanziate e supportate dall’Occidente con l’obiettivo di instaurare governi marionetta pro-occidentali. L’autore critica il colpo di stato a Kiev come illegale e incostituzionale, sostenendo che ha portato all’instaurazione di un regime filo-USA/UE/NATO attraverso un’insurrezione politica ultranazionalista e neo-nazista.

L’articolo discute anche le conseguenze del colpo di stato, come la secessione di Crimea e le dichiarazioni di indipendenza delle repubbliche popolari di Luhansk, Kharkov e Donetsk, paragonando questi eventi al modello del Kosovo del 2008. Sotirovic critica la politica linguistica e culturale di ucrainizzazione del nuovo governo di Kiev, che mette a rischio i diritti delle minoranze etnolinguistiche, in particolare i russi.

– Con l’articolo Ukraine PM Mykola Azarov warns of coup in making la BBC riferisce che il primo ministro ucraino avvisò di segnali di un possibile colpo di stato.

RUOLO del NED nella ‘rivoluzione’ del Maidan e la svolta filo-occidentale con la deflagrante scelta di entrare nella NATO

– Un articolo di Swis Policy Research dal titolo Organizations Funded by the U.S. National Endowment for Democracy (NED) indica le ONG in UCRAINA finanziate dal NED che fa capo alla CIA:

Agency of Journalistic Investigations «Fourth Estate»
Analytical Center Think Tank Donbas
Anti-Corruption Action Center (AntAC)
Anti-Crisis Media Center
Association of Ukrainian Civic Initiatives
Association of Ukrainian Law Enforcement Monitors
Automaidan (M)
Azov Development
Center for Research on Donbas Social Perspectives (CRDSP)
Center for Social-Economic Research (CASE) Ukraine
Center for Ukrainian Reform Education
Cherkasy Committee of Voters of Ukraine
Chernihiv Public Committee for Human Rights Protection
Civic Association Youth Center CK13 / Udruzenje Gradjana Omladinski Centar CK13
Civic Organization Kharkiv Anticorruption Center
Civic Union Educational Human Rights House Chernihiv
Crimean Community Radio
Dniprovsky Center for Social Research
Donetsk Institute of Information
East-Ukrainian Patriotic Association
Foundation for the Development of the City of Mykolaiv
Golos Svobody
Hromadske Radio
Hromadske Zaporizhya
International Charitable Organization «Center For Ukrainian Reform Education»
Internews Ukraine
IZOLYATSIA. Platform for Cultural Initiatives (M)
Kharkiv Anticorruption Center
Kharkiv Crisis Infocenter
Kharkiv Human Rights Protection Group
Kharkiv Regional public organization The Association of Private Employers
Kharkiv Station
Kherson Committee of Voters of Ukraine
Kyiv School of Economics
Local Democracy Agency of Dnipropetrovsk Region
Luvatsi
Lviv Education Foundation
Lviv Media Forum
Mirzo Salimov s.r.o.
Moloda Cherkaschyna
All-Ukrainian Network of PLWH
New Druzhkivka
NGO Center Contact
NGO Community Centre New Generation
NGO Donetsk Institute of Information
NGO East-Ukrainian Patriotic Association
NGO New Druzhkivka
NGO Open Borders
NGO Perspectiva
NGO Saunje
NGO Strategies and Technologies for Effective Partnership
Odesa Committee of Voters of Ukraine
Patients of Ukraine
PEN Ukraine
Plast – National Scout Organization of Ukraine
Think Tank Donbas
Ukrainain Catholic University
Ukraine Crisis Media Center (M) (more)
Ukrainian Center For Independent Political Research (ucipr)
Ukrainian Center for Social Data
Ukrainian Coalition for Legal Aid
Ukrainian Evaluation Association
Ukrainian Institute for International Politics
Ukrainian Think Tanks Liaison Office in Brussels ASBL
Ukrainian Toronto Television
Ukrainian Volunteer Service
Ukrainian Youth Association of Ukraine
Uks Research Centre
Volunteer initiative «Kharkiv Station»
VoxUkraine
Young Peoples Movement Ukraine
Zelenodolsk Development Agency

Questo conferma, oltre alla notizia ormai nota del sostanzioso finanziamento fornito dagli Stati Uniti per innescare il cambiamento che successivamente si è verificato, il ruolo attivo del National Endowment for Democracy (NED) in Ucraina.

Ecco un chiarimento sulla natura del NED e dei suoi compiti:

– L’articolo “Trojan Horse: The National Endowment for Democracy” di William Blum analizza la creazione e le attività del National Endowment for Democracy (NED), un’organizzazione fondata all’inizio degli anni ’80 sotto la presidenza di Ronald Reagan. Nata nel contesto delle rivelazioni negative sulla CIA durante la seconda metà degli anni ’70,  ll NED è stata concepita per fare apertamente ciò che la CIA aveva fatto segretamente per decenni, nella speranza di eliminare lo stigma associato alle attività covert dell’agenzia.

Blum descrive la NED come un’organizzazione che, nonostante il suo nome, spesso agisce in modi che contraddicono il sostegno alla democrazia. Con un finanziamento quasi interamente governativo, la NED si presenta come un’ONG per mantenere una certa credibilità all’estero, che un’agenzia governativa ufficiale degli Stati Uniti potrebbe non avere. Tuttavia, Blum sostiene che la NED sia effettivamente un’estensione del governo statunitense (GO), piuttosto che un’organizzazione non governativa (NGO).

L’articolo evidenzia come la NED abbia ereditato il ruolo della CIA nel finanziare e sostenere gruppi politici, organizzazioni civiche, sindacati, movimenti dissidenti, gruppi studenteschi, editori di libri, giornali e altri media in tutto il mondo, promuovendo una filosofia che favorisce il libero mercato, la cooperazione di classe, il minimalismo dell’intervento governativo nell’economia e l’opposizione al socialismo. Questo approccio è in linea con gli obiettivi della globalizzazione economica dell’Ordine Mondiale Nuovo e la politica estera degli Stati Uniti.

Blum critica la NED per il suo coinvolgimento nell’interferenza elettorale in diversi paesi, sostenendo che, nonostante le affermazioni di non finanziare campagne di candidati politici, la NED ha manipolato elezioni e contribuito a rovesciare governi eletti democraticamente che non erano favorevoli agli interessi di Washington. L’articolo cita esempi di interventi della NED in Nicaragua, Mongolia, Bulgaria, Albania, Slovacchia e Venezuela, oltre al sostegno a gruppi di opposizione in Haiti contro Jean-Bertrand Aristide.

Blum presenta la NED come un cavallo di Troia che, sotto la facciata del sostegno alla democrazia, serve gli interessi della politica estera statunitense, destabilizzando governi e movimenti non allineati con gli obiettivi di Washington.

Un ulteriore articolo sul NED:

– Un articolo intitolato “Report on the National Endowment for Democracy” (Volume 21, br. 1-2, 2020) di Julienne Busic, pubblicato sul sito del National Security and the Future Journal, esamina criticamente le attività del National Endowment for Democracy (NED), un’organizzazione statunitense che, nonostante il suo nome, è spesso accusata di manipolare la politica interna di altri paesi attraverso varie organizzazioni private, non governative o umanitarie. Il NED è stato istituito dopo le udienze del Senato degli Stati Uniti sulle attività illegali della CIA negli anni ’70, con l’obiettivo dichiarato di finanziare apertamente ciò che la CIA aveva precedentemente fatto in segreto, come cooptare politici, giornalisti e altre figure pubbliche per creare “agenti di influenza” e influenzare i governi stranieri.

L’articolo sottolinea che il NED finanzia quattro entità principali: l’International Republican Institute (IRI), il National Democratic Institute for International Affairs (NDI), l’American Center for International Labor (collegato all’International Labor Union AFL-CIO) e il Center for International Private Enterprise (CIPE). Queste organizzazioni a loro volta distribuiscono fondi ad altre istituzioni negli Stati Uniti e in tutto il mondo, che spesso si impegnano in campagne mediatiche, manipolazione delle elezioni, pressioni sui governi e altre forme di intervento politico.

L’articolo critica il NED per le sue politiche ritenute antidemocratiche, imperialiste e immorali, che minano la credibilità della politica estera americana e interferiscono con i governi stranieri, indipendentemente dalla loro natura comunista, democratica o dittatoriale. Inoltre, si sostiene che i destinatari dei fondi del NED siano solo “democratici dichiarati”, che in realtà servono come manipolatori dell’opinione pubblica o, nel caso della Croazia, come individui che godevano di privilegi o potere politico ai tempi del comunismo e li hanno persi con l’indipendenza della Croazia.

L’articolo conclude evidenziando che le attività del NED in paesi stranieri sarebbero illegali e perseguibili se fossero eseguite da organizzazioni straniere negli Stati Uniti, sottolineando che il NED fa apertamente ciò che la CIA faceva in segreto, continuando a promuovere gli interessi della politica estera statunitense sotto la facciata del sostegno alla democrazia.

Il NED rovescia governi nel mondo:

– Un articolo intitolato What is the National Endowment for Democracy and how does it promote regime change around the world? e pubblicato su Morning Star dimostra come il NED sia stato  concepito per presentarsi come un’organizzazione indipendente e privata, ma è finanziato e controllato da figure chiave della politica e dell’economia statunitense, operando in modo bipartisan attraverso sezioni dedicate all’interno dell’organizzazione, come l’Institute for International Affairs (NDI) e l’International Republican Institute (IRI).

– Un articolo di CovertAction Magazine, scritto da Jeremy Kuzmarov, intitolato “National Endowment for Democracy Deletes Records of Funding Projects in Ukraine“, rivela che il National Endowment for Democracy (NED),ha cancellato tutti i record relativi ai progetti finanziati in Ucraina dal loro database di ricerca “Awarded Grants Search”. Questa cancellazione dei record è stata interpretata come un tentativo di preservare la narrativa dell’amministrazione Biden secondo cui l’invasione russa dell’Ucraina sarebbe stata “non provocata”.

Un video sull’attività del NED in Ucraina:

Il seguente video tratta del rapporto esclusivo pubblicato dal New York Times, che fa luce sulla partnership clandestina tra la Central Intelligence Agency (CIA) e l’Ucraina, una collaborazione che ha svolto un ruolo fondamentale nel conflitto in corso con la Russia.  Le fonti e i link correlati:  https://www.nytimes.com/2024/02/25/wo… (La guerra delle spie: come la CIA aiuta segretamente l’Ucraina a combattere Putin):

AUDIO trapelato autentico

Un articolo di REUTERS intitolato L’audio trapelato rivela imbarazzanti scambi statunitensi su Ucraina e UEriferisce di una ” conversazione tra un funzionario del Dipartimento di Stato e l’ambasciatore americano in Ucraina, pubblicata su YouTube, ha rivelato uno scambio imbarazzante sulla strategia statunitense per una transizione politica in quel paese, compreso un grossolano attacco americano all’Unione Europea”.
La conversazione rafforza le accuse secondo cui l’opposizione ucraina viene manipolata da Washington.

Conclusioni

La rivelazione del New York Times del 25 febbraio 2024, che illumina la collaborazione segreta tra la CIA e l’Ucraina ben prima dell’inizio della cosiddetta ‘invasione russa’, solleva interrogativi inquietanti sulla natura della cosiddetta rivoluzione di Maidan e sul ruolo degli Stati Uniti in essa. Nonostante la narrazione prevalente nei media mainstream, che dipinge gli eventi come una spontanea espressione di desiderio democratico da parte del popolo ucraino, emerge un quadro più complesso e premeditato, in cui gli Stati Uniti hanno giocato un ruolo non solo di osservatore ma di attore attivo.

La decisione di militarizzare l’Ucraina e trasformarla in una piattaforma di intelligence contro la Russia non è stata una mossa difensiva, ma un’azione aggressiva e calcolata, che ha avuto inizio molto prima che la situazione attuale potesse essere immaginata. Questo approccio, radicato in una partnership di intelligence che si è intensificata negli anni, rivela un’intenzione chiara di influenzare gli equilibri geopolitici nella regione, a discapito della sovranità ucraina e della stabilità regionale.

La costruzione di una rete di basi spia lungo il confine russo, finanziata e equipaggiata dalla CIA, non è che la punta dell’iceberg di un’operazione più ampia che ha visto l’Ucraina trasformarsi in uno dei principali partner di intelligence di Washington contro il Cremlino. Questa collaborazione ha incluso non solo la sorveglianza e l’intercettazione, ma anche la formazione di forze speciali e operazioni di spionaggio, dimostrando un coinvolgimento profondo e sistematico degli Stati Uniti negli affari interni ucraini.

L’eliminazione dei record relativi ai progetti finanziati in Ucraina dal database del National Endowment for Democracy (NED) sembra un tentativo di nascondere questa verità scomoda e preservare una narrativa che giustifica l’invasione russa come “non provocata”. Tuttavia, la documentazione e le analisi disponibili svelano una realtà ben diversa: quella di un colpo di stato orchestrato con la complicità e sotto la guida degli Stati Uniti, che ha sfruttato la situazione in Ucraina per i propri interessi geopolitici, senza riguardo per le conseguenze devastanti sulla popolazione ucraina e sulla stabilità regionale.

In conclusione, la cosiddetta rivoluzione di Maidan e la successiva svolta filo-occidentale dell’Ucraina, con la sua aspirazione ad entrare nella NATO, non possono essere comprese senza riconoscere il ruolo cruciale giocato dagli Stati Uniti. Questa interferenza non solo ha esacerbato le tensioni con la Russia, ma ha anche minato i principi di sovranità nazionale e autodeterminazione, rivelando un approccio imperialista che privilegia gli interessi strategici americani a scapito della democrazia e della pace.

Fonti e link correlati:

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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