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Con l’avvento dell’euro, noi ci andiamo a indebitare con la Bce, senza contropartita.

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Domanda: ma l’euro di chi è? Nessuna norma del Trattato di Maastricht dice di chi dev’essere la proprietà dell’euro. E siccome dal silenzio su questo argomento fondamentale nasce l’incertezza di tutti i rapporti di debito e credito nella fase della circolazione monetaria, è chiaro che l’euro allo stato attuale non è affidabile. E’ vero che le banche centrali europee hanno emesso la moneta, prestandola. Però questa regola, che è una prassi bancaria – che noi abbiamo dimostrato illegittima, perché il titolare della moneta non può essere la banca ma la collettività nazionale – se è stata tollerata, per prassi, dalle banche centrali nazionali, non può essere tollerata, per prassi, nei confronti della Banca Centrale Europea.

La gente deve cominciare a capire che, con l’avvento dell’euro, noi ci andiamo a indebitare con la Bce, senza contropartita, per tutto l’euro che Mario Draghisarà messo in circolazione dalla Banca Centrale Europea. Se compro un’automobile, mi indebito e mi impegno a pagare a rate: ma almeno l’azienda mi dà come corrispettivo l’automobile. La Bce ci viene a indebitare per un valore pari a tutto l’euro messo in circolazione, ma senza contropartita. Sicché, l’Europa rischia di precipitare nella dimensione dei popoli del Terzo Mondo: che sono tali perché gravati da un debito non dovuto, che è pari a tutto il denaro in circolazione, e che quindi realizza una subordinazione di schiavitù nei confronti della “usurocrazia” che domina il sistema monetario e politico mondiale.

Di fronte a questo rischio, cosa possiamo fare? Proponiamo a chiunque – privati cittadini, aziende, enti pubblici – di affiggere ovunque un cartello con scritto: “L’euro di chi è?”. Maastricht non lo dice. Perché si tace? Di norma, quando ruba, il ladro lo fa di nascosto. E qual è il programma della Bce? Siccome tutte le banche centrali del mondo, dalla Banca d’Inghilterra in poi, hanno emesso la moneta “prestandola” – cioè arrogandosi non solo il diritto di stamparla, ma anche la proprietà della moneta, come proprio monopolio bancario – la stessa cosa fa la Banca Centrale Europea. La Bce non potrebbe mai dire che è l’euro è suo, dovrebbe dire che è dei popoli: ecco perché la Bce non può dire di chi è la proprietà della moneta. Perché chi dà valore alla moneta non è chi la stampa, ma chi l’accetta. Se mettiamo il governatore di una banca centrale a stampare moneta su un’isola deserta, non nasce il banconote valore: perché manca la collettività. ()

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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