Confermato attacco Israeliano a Latakia

La nave portacontainer battente bandiera iraniana Artabaz sanzionata dagli USA e adibita a trasporti del Min of Defense & Armed Forces iraniano, è arrivata a Latakia il 26 novembre alle 19:30 ed è partita il 28 novembre alle 06:00 GMT.

La zona di impatto coincide esattamente con la zona portuale dove Artabaz ha scaricato i container. Non ne sono arrivate altre. Ma a questo punto potrebbero essere anche colpiti solo perché iraniani o per mero sospetto, visto il contenuto mostrato. Oppure i container sono stati spostati. Ci sarebbero molte ipotesi, come vedete. Resta l’aggressione in una struttura per giunta civile, In tutti i modi, questo elemento chiarisce che l’obiettivo erano i container scaricati.

“La nave portacontainer battente bandiera iraniana Artabaz è arrivata a Latakia il 26 novembre alle 19:30 ed è partita il 28 novembre alle 06:00 GMT. La zona di impatto coincide esattamente con la zona portuale dove Artabaz ha scaricato i container”.

La versione dell’attacco israeliano è stata riconosciuta dai media israeliani che parlano di tre carichi di armi iraniani distribuiti in vari porti siriani (Port Banias, il porto di Latakia e un altro porto nella città di Jabala) e corroborata da nuovi video apparsi sui social.

Inoltre in effetti la difesa aerea siriana si è attivata ed ha contrastato l’attacco israeliano.

Fonti in lingua ebraica collegano l’attacco: “Ganz (Ministero della Difesa) si incontrerà giovedì a Washington con Austin e Blinken… L’attacco in Siria di stasera, collegato a forniture iraniane di armi e munizioni in tre porti siriani, è stato magnificamente pianificato ed eseguito magnificamente.” Quindi si parla di tre porti ( הותקפו 3 לאורך קו החוף נמלים הסורי נמל באניאס, נמל לטקיה ונמל נוסף בעיר ג’בלה ) ma i missili sono caduti solo su uno. Intercettati? Non lo sappiamo.

Per la verità, bisogna fare una precisazione sui “tre porti siriani”: la Siria ha in realtà solo due porti, che possono ricevere carichi seri in container, ecc. – questi sono Latakia e Tartus. C’è anche un terminal petrolifero a Baniyas per la raffineria di petrolio situata lì, ma è destinato allo scarico e al carico di petrolio e prodotti petroliferi. Nella citata Jabla c’è solo un piccolo porto con un molo per piccole barche da pesca e barche turistiche. Eccolo nelle immagini satellitari. Nessuna nave mercantile decente potrà nemmeno andarci a causa delle sue dimensioni, e se potesse, non potrebbe scaricare nulla a causa della mancanza delle necessarie attrezzature portuali per lo sbarco.
https://www.google.com/maps/search/Jebl … a =! 3m1! 1e3

Questo invece, lo screenshot della ricognizione dell’aereo spia USA, il giorno prima:

Parallelamente alle intense operazioni israeliane di oggi nella Siria occidentale, l’aeronautica statunitense, tramite il velivolo da guerra elettronica Boeing RC-135U, ha effettuato questa mattina un volo dalle 6:00 alle 9:26 circa. Latakia a sud di Homs, passando per Masyaf.

Ho voluto fare questo aggiornamento del mio precedente articolo, ora che il cerchio si è chiuso completamente.

Vp News

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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