Continua negli Stati Uniti il lento allontanamento dalla fede cristiana, ed è una tendenza dilagante

Un nuovo sondaggio mostra che quasi la metà dei più giovani nati tra l’84 ed il 2002,  “non sa, non si preoccupa né crede” in Dio. Naturalmente, questa tendenza non è casuale. Le basi sulle quali si costruisce una società,  amplificano in modo esponenziale il fenomeno di una vita incentrata sul materialismo e sul senso di inutilità.

Tutto oggi viene programmato verso il successo e lo spazio della libertà è azzerato. La novità è che oggi le istituzioni che fino ad ieri avevano avuto sempre un rapporto di rispondenza con la popolazione, non nascondono più le politiche degenerative ed autoritarie e danno, per ogni cosa, motivazioni apertamente false. Mentre la gente non è più capace di riconoscere.

@vietatoparlare


21 maggio 2021 Di Tristan Justice

L’ ultima indagine dell’American Worldview Inventory del Centro di ricerca culturale dell’Arizona Christian University ha rilevato che il 43% dei millennial(*) nati tra il 1984 e il 2002 ha affermato di “non sapere, preoccuparsi o credere che Dio esista”. Solo il 57 per cento ha dichiarato di essere cristiano.

La ricerca rivela che la convinzione religiosa è diminuita tra le generazioni. L’ottantatre percento dei membri della generazione silenziosa (nati nel 1927-1945), il 79 percento dei baby boomer (nati nel 1946-1964) e il 70 percento della generazione Xers (nati nel 1965-1983) si sono identificati come cristiani. Il trentuno percento, il 28 percento e il 27 percento hanno rispettivamente affermato di “non sapere, preoccuparsi o credere che Dio esista”.

Coloro che nella nelle relazioni si ispiravano alla massima “tratta gli altri come vuoi che ti trattino” sono aumentati anche con l’età, è il 90% della generazione silenziosa che è d’accordo, mentre è l’81% tra i baby boomer, e il 53% della generazione X e il 48% dei millennial.

Quelli che hanno affermato che è giusto “cercare di vendicarsi con le persone che ti hanno fatto un torto“, sono diminuiti tra le generazioni più anziane, è di questo avviso l’ 38% dei millennial, il 33% della X generation, il 12% dei baby boomer e il 10% dei nati nella ‘Generazione silenziosa’ [i nati tra il gli individui nati tra il 1928 e il 1945].

Il sondaggio 2021 è stato condotto intervistando 2.000 adulti con un margine di errore del +/- 2%.

Il rapporto, pubblicato all’inizio di questo mese, sottolinea il sensibile declino della fede religiosa nella vita americana, come evidenziato nelle riaperture della  pandemia quando i politici hanno dato la priorità alla riapertura dei ristoranti e ai laboratori di tatuaggi rispetto ai luoghi di culto .

E’ emblematico l’episodio di una chiesa in Nevada, quando alcuni fedeli hanno scelto di pregare in un casinò aperto mentre il proprio edificio di culto era chiuso, ebbene questi fedeli sono stati  multati per aver tenuto gli esercizi religiosi. L’ anno scorso i frequentatori di una chiesa drive-in  nel periodo di Pasqua a Louisville sono stati minacciati di sanzioni penali .

fonte: The Federalist


nota*: Con i termini generazione Y, millennial generation, generation next (generazione successiva) o net generation (generazione della rete) si indica la generazione che, nel mondo occidentale, ha seguito la generazione X e alla quale succede la generazione Z: coloro che ne fanno parte – detti millennial(s) o echo boomer(s) – sono i nati fra la metà degli anni 1980 e la metà degli anni 1990[2]. Poiché i nati del 1982 sarebbero diventati maggiorenni nel III millennio, si è iniziato a parlare di “generazione del millennio”

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