Croazia, presidente Milanovic: “L’Ucraina non è nostro alleato”

Il presidente croato Zoran Milanović ha rifiutato pubblicamente di considerare l’Ucraina come un alleato, esprimendosi categoricamente contro l’addestramento dell’esercito ucraino sul territorio della repubblica. Anche il Parlamento ha comunque votato ed espresso parere negativo. Milanović ha espresso il proprio disappunto, accusando il primo ministro Plenkovic di fare pressioni per assecondare una iniziativa americana (Index.hr) e rivolgendosi a lui così: “lo dico da diversi giorni: cautela, moderazione. Invece si preferisce essere il vassallo di qualcuno, rispondere ai desideri di qualcuno, no non è così che si fa. Ma la cosa peggiore è che alcune persone in Croazia si prestano ad ogni cosa per il loro culo e per la loro carriera. L’Ucraina non è un alleato. Stanno cercando di costringerci a farlo. Cinicamente, all’Ucraina è stato conferito lo status di candidata all’UE”.

E sull’iniziativa di votare per l’addestramento dei combattenti delle forze armate ucraine (contrariamente a quando stabilito dalla Costituzione), sempre al Premier, ha detto: “Ci inculchi costantemente ricatti morali. E tu stesso non hai morale, sei completamente immorale. Vai in Ucraina e vai tu a combattere lì”.

pic a4eac9917ed06c5f8ad737840d9b5ca41

Alla domanda se la Croazia dovrebbe rimanere tra i cinque paesi che non vogliono partecipare alla missione EUMAM mentre vi partecipano gli altri 22 paesi membri, Milanović ha risposto:“Assolutamente sì. L’Ucraina non è un nostro alleato. Stanno cercando di imporcelo con la forza. E lo fanno cinicamente, approfittando del suo status di candidato all’UE. Questa è l’UE di oggi, ahimé”, ha detto Milanovic.

Inoltre, una stoccata contro il ministro degli esteri UE : “Borrell, quell’isterico che va sempre in giro minaccioso, ha risposto alla lettera di Radman in modo scandaloso, bugiardo, manipolatore, scorretto”.

Infine sull’Ue: “Ci trattano come degli stupidi sordociechi. Mi scuso con i sordociechi che tra l’altro erano a casa mia l’altro giorno e non sono stupidi”, ha detto Milanović.

Sempre contrario a coinvolgersi in una disputa molto complessa

Il presidente croato Zoran Milanovic in ottobre si è rifiutato di incontrare lo Speaker della Camera USA Nancy Pelosi a Zagabria e partecipare al forum della piattaforma di Crimea, un’iniziativa diplomatica nel cui ambito l’Ucraina ha sempre cercato di fare pressione per isolare la Russia in modo da ripristinare il suo controllo sulla Crimea.

Milanovic non ha mai mancato di dire chiaramente il suo giudizio sulla guerra ucraina: “Vedo molto cinismo e disonestà in relazione al popolo ucraino e in relazione a quella guerra in generale, e non voglio essere uno dei poseur che contribuiranno a questo” (Strana.today.ua)

Oppure di sottolineare l’ambiguità occidentale (Vecernij): “Americani e russi devono sedersi al tavolo dei negoziati perché stanno facendo la guerra indirettamente attraverso il conflitto in Ucraina. Per qualche ragione, nessuno lo dice apertamente, ma questa è la realtà. Il popolo e lo Stato ucraino stanno pagando un prezzo terribile. La UE ha inviato loro miliardi di euro in tutti questi anni per lo sviluppo economico, la lotta alla corruzione e all’estremismo politico, che è più forte che altrove, non so cosa sia stato fatto”.

A gennaio ha dichiarato di ritirare l’esercito croato dalla NATO in caso di conflitto con la Russia.

– Non ho niente a che fare con i russi. Non sono mai stato un funzionario da quelle parti. Non ho mai preso un caffè con l’ambasciatore russo. Non lo dico per offendere nessuno. Non sono un nemico dell’Ucraina e non sono un amico della Russia.

– L’Ucraina ha problemi. Ad esempio, con i separatisti, con i quali è necessario continuare i negoziati. Deve parlare con loro e non cercare un conflitto con le armi nucleari.

– Non ho né amore né odio per l’Ucraina, ma l’Ucraina onora gli eroi della seconda guerra mondiale che sono assassini di massa di polacchi ed ebrei. Onorano Stepan Bandera, la protesta di Maidan, che presentava evidenti elementi di colpo di Stato e di rovesciamento del governo legalmente eletto. Con il sincero aiuto dell’UE e di Washington.

– Non ho paura degli hooligan ucraini o di qualsiasi cosa possa accadere. Agisco nell’interesse della Croazia.

Alla luce di queste posizioni non meraviglia la sua contrarietà a non coinvolgere il suo paese nell’addestramento dei militari ucraini.

VPNews

Lascia un commento