mercoledì 18 novembre 2020 – fonte Cultura Cattolica
Curatore: don Gabriele Mangiarotti
Abbiamo scritto al Direttore del Corriere della Sera questa lettera a proposito della vicenda legata alle affermazioni di Padre Livio, di Radio Maria. In attesa della sua pubblicazione (sempre che quel giornale, come tanti altri, sia capace di dare voce a tutti gli interlocutori, senza esclusioni settarie) la pubblichiamo sul sito, rivolgendola a tutti gli «uomini di buona volontà», come si usava dire nel passato.
«Guai a quell’epoca nella quale le voci di coloro che gridano nel deserto ammutoliscono, sovrastate dal rumore diurno per le strade, o proibite, o andate a fondo nell’ebbrezza del progresso, oppure frenate e rese più deboli dalla paura e dalla codardia». (Don Alfred Delp)
[su_section background=”#fffcd9″ border=”1px solid #e8c800″ color=”#877100″ text_shadow=”1px 1px 0 #ffffff” margin=”20px 0″]nota VP News blog: padre Livio aveva detto: «Il Covid è un progetto criminale delle élite mondiali per eliminare chi non ci sta e ridurci a zombie» e su queste frasi il Corriere della Sera ed altri media lo aveva attaccato pesantemente , anche al di fuori del seminato (vedi qui). [/su_section]
Egregio Direttore,
la tesi sostenuta da padre Livio Fanzaga, Direttore di Radio Maria, ha avuto il merito di far riflettere su una possibilità molto drammatica che caratterizza innegabilmente la situazione storica dolorosa che stiamo attraversando. Non si tratta di decretare drasticamente se quella tesi sia vera o falsa, ma di prendere sul serio ciò che essa presuppone e indica come grave pericolo, vale a dire l’esistenza di potentati che minacciano in vari modi l’umanità. Possono questi potentati produrre armi batteriologiche micidiali in grado di colpire i popoli? Non c’è dubbio. Possono decidere di usare queste armi, che non fanno nessun rumore e agiscono senza mostrare la loro origine e i loro autori? Non si può negare questa possibilità. E’ questo il caso del covid-19? Non si può saperlo con certezza, ma chiaramente è possibile che lo sia.
Di fronte a tutto questo, cosa dovrebbe fare l’umanità? Come può difendersi da una minaccia così terribile, che per la sua insidiosità è per certi aspetti più pericolosa di una guerra atomica per ora non molto probabile?
Questo è, a nostro parere, il vero punto della questione. L’umanità è sottoposta a molti gravi pericoli da cui non riesce a difendersi. L’attacco batteriologico è solo uno di essi. La razza umana può essere colpita infatti da molti fattori che superano le sue possibilità di difesa e di controllo della situazione: pericoli naturali, ecologici, ideologici, sanitari, bellici, cosmici … L’idea che il nostro potere scientifico e tecnologico ci permetta di vivere in piena sicurezza e con un pronto rimedio ad ogni evenienza, è infondata e illusoria. Il coronavirus ce lo ha ricordato tristemente.
E’ necessario che l’umanità metta tutto il suo impegno e la sua buona volontà per far fronte a tutto ciò che accade e che può accadere. La scienza deve fare tutto quello che può fare per proteggerci, e così pure la politica e il mondo della cultura e dell’informazione. Ma se non si vuole scadere nel patetico e nella retorica patriottica ottocentesca, si deve dire con chiarezza, una buona volta, che tutto questo non basta e di gran lunga non basta. Non solo perché i pericoli che minacciano l’umanità sono soverchianti le nostre forze, ma anche perché abbiamo bisogno di molto di più di una semplice sopravvivenza: siamo uomini, che come tali hanno l’esigenza e il desiderio dell’infinito.
L’Essere Infinito è l’essere che ci fa essere e nel quale esistiamo. Egli è la nostra origine, la nostra sussistenza e il nostro compimento o destino. Egli è la risorsa decisiva e la difesa decisiva dell’umanità. A Lui l’umanità deve rivolgersi, con Lui deve camminare.
La minaccia più grave per l’umanità è rifiutare Lui. Non è forse quello che stiamo facendo da troppo tempo? Non è forse il suo disegno su di noi che abbiamo sconvolto, fino al punto da calpestare le colonne vitali della sua legge morale? Quanti milioni di suoi figli innocenti abbiamo ucciso prima ancora che nascessero? Non è forse per questo che siamo soli di fronte ai nostri virus, naturali o artificiali che siano?
Don Matteo Graziola
don Gabriele Mangiarotti
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