L’attacco è avvenuto nel quartiere di Bab Tuma, nel centro storico della capitale. Il kamikaze si è infiltrato fra le persone in coda per ricevere viveri e beni di prima necessità distribuiti dai religiosi. Finora il bilancio dei morti e dei feriti è parziale: quattro morti e almeno otto feriti
La cattedrale di Bab Tuma è una delle più antiche chiese della capitale ed è la sede della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia.
SIRIA: ATTENTATO DAMASCO. GREGORIOS III, “ATTO BARBARO, BASTA FORNIRE ARMI” (fonte Agensir)
“Un atto barbaro commesso da banditi e criminali senza scrupoli e rivolto verso gente innocente”. Forte e dura è la condanna dell’attentato suicida, avvenuto oggi pomeriggio nelle vicinanze della cattedrale greco-ortodossa di Bab Tuma (sede della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia), nel centro storico di Damasco, di Gregorios III Laham, patriarca cattolico di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti. Il bilancio parla di almeno tre morti e diversi feriti. “Si tratta di gruppi e persone non controllabili dall’opposizione che sembra non esserci più – dichiara al Sir il patriarca -, ci sono alcuni Stati che vogliono armare queste bande criminali e questo è molto grave”. La Siria è un Paese sprofondato nel caos in preda a rapimenti e violenze di ogni genere. (segue)
“Sono sessanta giorni che due nostri confratelli vescovi, quello siro-ortodosso di Aleppo, Youhanna Ibrahim, e quello greco-ortodosso di Aleppo e Iskanderun, Boulos al-Yazij, sono nelle mani dei rapitori e non abbiamo notizie. Non sono gli unici, ricordo anche due sacerdoti e moltissime altre persone. Chiediamo alla comunità internazionale d’impegnarsi per il loro rilascio”. Ma l’appello di Gregorios III non si ferma qui: “Diciamo al mondo: basta fornire armi ai criminali e andiamo a Ginevra per aiutare i siriani a fare la pace. Abbiamo una grande tradizione di convivenza e di dialogo e abbiamo le capacità per poterlo fare. Aiutateci a fare la pace non la guerra. I combattenti contro il regime di Assad non sono siriani ma vengono da fuori. Queste efferatezze non appartengono alla nostra tradizione di rispetto e tolleranza”.
Porre fine allo “spargimento di sangue” e all’ “uccisione di molte persone innocenti” in Siria. Lo chiedono a una voce cattolici e musulmani nel comunicato finale della 19.ma riunione della Commissione di Collegamento Islamico-Cattolica, svoltasi a Roma nei giorni scorsi sul tema “Credenti a confronto con il materialismo e il secolarismo nella società”.
del sito Radio Vaticana
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