DAMMI UN CUORE. Promessa e preghiera

di Costanza Miriano

Cari amici iscritti al capitolo generale del monastero Wi-Fi (a Roma il 19 gennaio), finalmente domani potremo darvi tutte le informazioni precise: stiamo aspettando alcuni dettagli organizzativi e alcune conferme, e un nome è ancora in sospeso (no, non è Eddie Vedder a cantare il Gloria). Possiamo anticipare che il tutto è stato spostato alla Pontificia Università Lateranense, perché siamo troppi. Cioè, volevo dire, siamo in tanti, non si è mai in troppi a pregare, solo che non entravamo a sant’Antonio in via Merulana.

Chi dovesse avere prenotato da dormire nei paraggi comunque stia tranquillo, perché ci siamo spostati di un centinaio di metri, dall’altra parte della piazza. Comunque, a dare tutte le indicazioni ci sarà un efficientissimo servizio d’ordine in tenuta leopardata (no, non è vero, tenuta libera; dress code “ho una tendinite ma metto i tacchi poi casomai amputo il piede”). Ricordo anche, per chi dovesse arrivare a Roma la sera prima, che il 18 alle 21 a chiesa Nuova ci sarà l’incontro dei Cinque Passi, esattamente, provvidenzialmente, perfettamente in tema.

Intanto, per entrare nello spirito dell’incontro ho scritto questa preghiera, per ricordare, prima di tutto a me stessa, che l’obiettivo di tutto questo macello organizzato dalle mie amiche bionde, è incontrare il Signore, anche se il fatto di poter abbracciare in carne, ossa e colpi di sole tante amiche (e amici, ma senza colpi di sole) è sicuramente un meravigliosissimo effetto collaterale.

Voglio vedere il tuo volto, Signore, voglio essere tra quelli che ti cercano, ma cosa posso prometterti, se non di cercare di recintare uno spazio per noi due, ogni giorno? Non posso fare molto più che la promessa di mantenermi fedele alla ricerca di te, di non lasciar passare un giorno senza cercarti, almeno pochi minuti, e metto questa promessa nelle mani di Maria.

Però posso chiedere a te, da cui tutto ricevo senza meriti. A te che dai lo Spirito Santo a chi te lo chiede, sempre. Riempine il mio cuore, incapace di tutto.

Dammi un cuore bambino, che crede, davvero, che tu, o Dio, mi sei Padre.

Dammi un cuore forte, che non ha paura di darsi via, di perdere la faccia, di rischiare.

Dammi un cuore mendicante, che ti chiede la grazia a ogni respiro.

Dammi un cuore combattente, che rimane in trincea.

Dammi un cuore generoso, che non si appartiene.

Dammi un cuore capace di amare anche quando è difficile.

Dammi un cuore tenace, che spera sempre contro ogni apparenza.

Dammi un cuore delicato, che non ferisce.

Dammi un cuore intelligente, che usa tutte le sue capacità per cercarti e poi portarti al mondo.

Dammi un cuore silenzioso, che custodisce la tua Parola.

Dammi un cuore da compagno, per andare in cielo con gli amici.

Dammi un cuore impavido, che ti annuncia con la vita, anche quando nessuno lo chiede.

Dammi un cuore ferito, che si lascia commuovere dal dolore.

Dammi un cuore umile, che accoglie i suoi limiti senza paura.

Dammi un cuore allegro, perché tu hai vinto la morte e noi possiamo stare con te.

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