Da Der Status: Gabbard, figura carismatica e determinata, propone una visione che unisce sicurezza globale e responsabilità etica, denunciando i rischi di una ricerca pericolosa che potrebbe minacciare l’intera umanità. Una mossa che potrebbe cambiare le regole del gioco, dentro e fuori i confini americani:
Salute e Sicurezza Globale
Il 13 novembre, Donald Trump ha annunciato una decisione che promette di suscitare dibattiti su scala internazionale: Tulsi Gabbard, ex ufficiale militare, tenente colonnello, ed ex candidata presidenziale democratica, sarà il nuovo capo dell’intelligence statunitense. Una nomina significativa, non solo per il profilo di Gabbard, ma anche per la missione che si propone di portare avanti: la chiusura dei laboratori di armi biologiche statunitensi.
“Questi laboratori sono una minaccia globale. Non possiamo permettere che un altro evento come il Covid-19 si ripeta,” ha dichiarato Gabbard in un video diffuso sui social.
Trump: “Tulsi ci renderà orgogliosi!”
Nel presentare Gabbard, Trump ha sottolineato il suo carisma e la sua capacità di attrarre consensi bipartisan:
“Come ex candidata democratica, Tulsi ha dimostrato coraggio e coerenza, sfidando l’élite guerrafondaia. Ora, come orgogliosa repubblicana, porterà il suo spirito indomito alla comunità di intelligence, difendendo i nostri diritti costituzionali e promuovendo la pace attraverso la forza. Tulsi ci renderà tutti orgogliosi!”
In qualità di capo dell’intelligence, Gabbard supervisionerà 18 agenzie tra cui CIA, NSA e l’intelligence militare, con un compito chiaro: rafforzare la sicurezza degli Stati Uniti e prevenire futuri disastri sanitari.
I laboratori di armi biologiche: una minaccia sottovalutata
Gabbard ha più volte denunciato i pericoli rappresentati dai laboratori di armi biologiche gestiti dagli Stati Uniti, presenti in Ucraina e in altre parti del mondo. “Secondo i dati governativi, gli Stati Uniti mantengono tra i 25 e i 30 laboratori in Ucraina, dove si studiano agenti patogeni pericolosi. In una zona di guerra attiva, questi laboratori rappresentano un rischio enorme. Se compromessi, i virus mortali potrebbero diffondersi senza controllo, causando sofferenze incalcolabili,” ha affermato Gabbard.
La nuova responsabile dell’intelligence propone una linea d’azione chiara:
Una battaglia per il futuro dell’umanità
Gabbard ha anche acceso i riflettori sul rischio globale derivante da ricerche come quella sul “guadagno di funzione,” che era stata condotta a Wuhan e che si ritiene abbia contribuito all’origine del Covid-19. Ha denunciato l’esistenza di circa 300 laboratori simili nel mondo, sostenendo che “Queste strutture non avrebbero mai dovuto essere operative. Non si tratta di un tema di parte politica, ma di proteggere la salute e la sicurezza di ogni individuo sul pianeta.”
Con questa nomina, Trump lancia un messaggio forte: l’America è pronta a mettere in discussione le sue stesse pratiche per prevenire futuri disastri globali. Resta da vedere se le promesse di Gabbard diventeranno realtà e se la comunità internazionale seguirà questo esempio.
fonte: Der Status
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