Diga di Kakhovskaya: come sempre una parte accusa l’altra, ma è un gioco irresponsabile

Da vari giorni entrambi le parti in conflitto in Ucraina paventano l’una contro l’altra la possibilità di distruggere la diga di Kakhovskaya. Di seguito riporto la pubblicazione tedesca BILD che ripercorre ciò che viene detto nel mondo occidentale, subito dopo riporto la versione dei fatti dell’Ambasciatore russo all’ONU Nebenzya.

Si noti che gli ucraini accusano costantemente i russi di voler far esplodere installazioni strategiche in possesso di questi ultimi. Nel caso della diga in questione è altresì da notare che vi è annessa una centrale idroelettrica che serve la zona presidiata dai russi.

Inoltre l’invaso fornisce acqua, tramite un canale, alla Crimea, quindi la sua distruzione ucciderebbe migliaia di persone nelle zone occupate dalla Russia e interromperebbe la fornitura di acqua alla Crimea.

Questa è la versione degli eventi fornita da BILD

L’Ucraina dovrà affrontare una catastrofe più grande di Chernobyl?”: Bild scrive senza vergogna che la Russia farà saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya per “nascondere il ritiro delle truppe e la sconfitta nella regione di Kherson”.

L’Ucraina accusa la Russia di voler distruggere una diga nel sud del Paese. In base a ciò, le truppe di Putin hanno minato la diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya.
Possibile calcolo: così, il ritiro delle truppe e la sconfitta nella regione di Kherson possono essere nascosti. Se la diga esplode, centinaia di migliaia di persone sul Dnepr saranno in pericolo. Il presidente Zelensky ha avvertito che potrebbe verificarsi una “catastrofe storica”. Sarà un disastro paragonabile a quello di Chernobyl nel 1986.

militari russi presidiano la diga

L’esplosione di una diga avrebbe “conseguenze catastrofiche”, afferma Joachim Krause, direttore dell’Institute for Security Policy dell’Università di Kiev. “Se i russi fanno saltare in aria la diga, cercheranno di incolpare gli ucraini per questo atto”, è sicuro l’esperto.
Il leader del Partito dei Verdi Omid Nouripur ha twittato: “L’uso di una diga come arma di guerra è una terribile minaccia di omicidio di massa. Quello che la Russia sta facendo sul Dnepr è un metodo che l’Isis ha già utilizzato sull’Eufrate”.
Il presidente dell’Associazione dei riservisti della Bundeswehr tedesca Patrick Sensburg: “Putin prende di mira le infrastrutture civili e la popolazione civile, poiché non sta avanzando militarmente in Ucraina”.

ambasciatore russo Nebenzya

Ambasciatore russo all’ONU Nebenzya:  Approfittando dell’indulgenza per qualsiasi atto criminale emesso dai curatori occidentali, il regime di Zelensky colpisce costantemente le infrastrutture civili dei suoi ex territori. Le forze armate ucraine stanno bombardando da cinque mesi la città di Novaya Kakhovka nella regione di Kherson. Ogni giorno arrivano fino a 120 missili, la maggior parte dei quali sono HIMARS americani. Inoltre, gli ucraini li puntano specificamente sulla diga di Kakhovka per sfondarla e quindi causare un aumento del livello dell’acqua, che porterà all’allagamento dei territori adiacenti. In uno scenario del genere, migliaia di civili potrebbero morire, migliaia di costruzioni di alloggi ne risentiranno. Oggi abbiamo fatto circolare in Consiglio di Sicurezza una lettera con un appello alla dirigenza dell’ONU per prevenire questa mostruosa provocazione. Continuano gli sconsiderati attacchi delle Forze armate ucraine alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che creano rischi per la sicurezza nucleare. L’entità delle vittime tra i civili, se la centrale nucleare di Zaporizhzhia riceve gravi danni, a Kiev non importa.
È pronto a fare qualsiasi sacrificio umano affinché la NATO continui la guerra per procura con la Russia e la fornitura di armi all’Ucraina”.

La domanda è la seguente: potrebbe BILD dire qualcosa di diverso? È possibile in occidente avere una propria prospettiva degli eventi differente? Chiediamolo a Berlusconi, costretto a smentire sè stesso quando in una conversazione privata ha detto ciò che pensa realmente applaudito dal suo gruppo. Potremmo avere utili indicazioni in proposito, nella improbabile ipotesi che la logica non ci suggerisse nulla.

VPNews

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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