L’Incredibile Accoglienza al Parlamento Canadese
Il recente episodio dell’applauso riservato da membri del Parlamento canadese a un ex membro delle SS naziste ha destato sgomento in tutto il mondo. Tuttavia, la vera rivelazione sta nelle scuse successive di Anthony Rota, Presidente del Parlamento, che cercò di giustificare l’accoglienza senza conoscere l’oscuro passato del suo ospite. Questa incredibile situazione mette in evidenza il modo in cui taluni politici gestiscono la cosa pubblica, sollevando dubbi sulle loro capacità decisionali e sulla comprensione delle questioni cruciali.
Le Elites al Potere e le Decisioni che Ci Coinvolgono
Questi individui, che dimostrano una sorprendente mancanza di consapevolezza, sono quelli che prendono decisioni che influenzano le nostre vite e il nostro benessere. Temi quali la sicurezza dei vaccini, l’implementazione del 5G, l’inquinamento ambientale e l’impatto ambientale dell’auto elettrica sono al centro delle questioni che riguardano la nostra società, ma sembrano essere al di là della comprensione di coloro che le governano. L’inquietante implicazione è che queste persone potrebbero altrettanto ignorare temi importanti come la guerra in Ucraina e altri aspetti cruciali della politica internazionale.
#Kanada: Bei Besuch von #Selenskyj gab Applaus für #Nazi-Veteran #Hunk (98) im Parlament! #Ukraine #Canada #WaffenSS https://t.co/zdmoXaVFQy
— Gedanken (@sinnsturm) September 24, 2023
La Lotta Contro la Disinformazione in Canada e Oltre
Mentre si riflette su questa evidente incompetenza, emerge la notizia che il Canada sta cercando di affrontare la “disinformazione” su Internet attraverso una dichiarazione delle Nazioni Unite. Tuttavia, dati gli eventi recenti, sorge spontanea la domanda: quanto queste élite al potere possano effettivamente comprendere e affrontare la disinformazione e altre sfide online? La dichiarazione sottolinea l’importanza di preservare l’integrità delle informazioni online e di proteggere la democrazia e i diritti fondamentali.
Finora, 30 paesi, tra cui Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Australia, Giappone e Corea del Sud, hanno aderito a questa dichiarazione.
La dichiarazione promuove il rispetto del diritto alla libertà di opinione ed espressione e sottolinea la necessità di prendere misure contro la disinformazione indirizzata a gruppi specifici, come donne, individui LGBTIQ+, persone con disabilità e popolazioni indigene.
Negli ultimi anni, il Canada ha intrapreso diverse iniziative per contrastare la disinformazione, inclusa la partecipazione al Rapid Response Mechanism per affrontare la disinformazione sponsorizzata da Stati esteri. Inoltre, sono state approvate leggi come la C-18 e la C-11 per regolamentare il settore delle notizie online e dello streaming.
Ma, alla luce di quanto accaduto, ci si interroga sulle capacità di coloro che stanno cercando di regolamentare la disinformazione su Internet.
Dimenticavo, sapete come hanno giustificato la loro incompetenza? Hanno spiegato l’ovazione tributata dal parlamento come causata dalla disinformazione russa.
Difficile crederci, ma è così. Controllate pure.