Divieto di ingresso in Vaticano al card Burke perché non possiede il green pass

Il portale americano Church Militant assicura che il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha dato personalmente istruzioni di negare al cardinale americano Raymond Burke l’accesso agli uffici vaticani per mancanza del ‘green pass’.

Mentre le restrizioni vengono eliminate in tutto il pianeta e anche con cautela si comincia a indagare sull’assurdità o sulla controproduttività di molte delle misure adottate negli ultimi due anni contro la pandemia, il Vaticano continua a mantenere un regime draconiano e totalitario al riguardo.

Tuttavia, nel caso in esame, vi sono motivi per sospettare che il divieto di accesso agli uffici vaticani del cardinale americano Raymond Burke – uno dei due superstiti firmatari del Dubia su Amoris Laetitia (che non ha avuto risposta) possa avere qualcosa a che fare con la sua posizione pubblica sull’obiezione di coscienza ai vaccini covid. Non è normale che una persona che ha avuto la malattia, e quindi gode di un’immunità naturale probabilmente maggiore e più duratura rispetto a chiunque sia stato vaccinato, debba sottoporsi a questo trattamento.

Church Militant afferma che fonti vaticane hanno confermato che Burke, membro della Corte Suprema della Segnatura Apostolica, è stato recentemente fermato all’ingresso degli uffici vaticani perché sprovvisto di Green Pass (il suo greenpass è scaduto nel marzo 2022).

I requisiti del Vatican Green Pass superano i requisiti del governo italiano. A partire dal 31 gennaio, un decreto, emesso dal card. Parolin, impone il divieto di accesso a tutto il personale e ai visitatori che non si sono sottoposti a un’iniezione di richiamo come condizione per entrare negli uffici vaticani.

Fonti hanno confermato che c’è stata una telefonata della Congregazione per le Cause dei Santi al Cdl. l’ufficio di Parolin e che Parolin aveva personalmente ordinato che a Burke fosse negato l’ingresso all’edificio.

A Burke è stato negato anche l’ingresso in altri uffici della Santa Sede, nonostante il cardinale risieda in un appartamento all’interno del territorio sovrano dello Stato della Città del Vaticano.

Da Infovaticana

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