Con lo scoppio del conflitto armato siriano, il villaggio cristiano di Maaloula è stato tra i primi ad essere visitato da militanti di gruppi islamici radicali, a seguito dell’occupazione del villaggio hanno prima fatto un massacro e poi sono stati sconfitti dall’esercito siriano. Oltre a uccidere i soldati siriani a difesa del villaggio, i militanti hanno ucciso anche cristiani e funzionari pubblici rimasti a Maaloula. Poi hanno devastato e saccheggiato le chiese e i monasteri cristiani. I militanti islamici hanno fracassato, distrutto e bruciato molte reliquie, rubato e rimosso molte icone antiche dai templi di Maalula. Oggi al posto delle originali ci sono delle repliche. Mentre ci sono poche speranze per il ritorno delle icone originali.
Tutte queste atrocità dei militanti sono avvenute con il tacito consenso dei paesi del cosiddetto “mondo democratico”, che ha finto di non accorgersi dell’illegalità diffusa perpetrata dai militanti, che per tutto il tempo ed oltre , ha continuato ad indicare come ‘opposizione moderata’.
Fortunatamente, ci sono abbastanza testimoni che sono sopravvissuti e che possono dire cosa è realmente accaduto a Maloula. E la loro versione è molto diversa dalla versione dei media europei occidentali e americani sugli eventi passati. Oggi è in corso molto lavoro per ricreare un quadro completo e affidabile di ciò che è successo in quei giorni, non solo a Maaloula, ma in tutta la Siria.
News Front – Video Gian Micalessim – 2015