Come cambia la Chiesa, in certi momenti il miglior giudizio è tacere . Ma riemergono nei ricordi ogni tanto altri tempi in cui il giudizio era addirittura sollecitato e non solo nella sfera privata ma almeno nell’ambiente di lavoro. Quindi, un giudizio di quanto sta accadendo nella scuola ed in campo educativo dovrebbe essere urgente e dovrebbe far parte della verità stessa della fede. Si tratta di un ‘essere’ che presuppone verifica e rischio nella vita. Ciò si esplica nell’affrontare la realtà come ambito in cui Cristo riaccade ed è presente. Il giudizio su ciò che accade non è altro la coscienza dell’uomo che rischia nelle cose, che testimonia Cristo, quando ha sperimentato che l’Avvenimento di Cristo – reso esperienza nella Chiesa – è il nesso con tutto nella vita. Come diceva Giussani “la coscienza dell’uomo è quella capacità che l’uomo ha di radunare tutte le cose al loro destino, alla loro origine ed al loro destini: unisce, per questo è lo strumento del Creatore per compiere la sua opera” (da ‘Si può veramente essere così?’).
Ringrazio Roberto Casadei per la utile provocazione.
patrizioricci by @vietatoparlare
(Comunione e Liberazione Lavoratori, Lettera ai cristiani nelle aziende e nelle fabbriche, dicembre 1972, p. 13)[/su_quote]