Draghi: sostenere la famiglia. Ma l’assegno unico per i figli può aspettare il 2022…

“Voler avere dei figli, voler costruire una famiglia, sono da sempre desideri e decisioni fondamentali nelle nostre vite. Nel senso che le orientano e le disegnano in modo irreversibile.
Ma la loro essenzialità, cioè l’essenzialità di volere avere dei figli e di volere costruire una famiglia, la loro essenzialità, non era percepita.

La dimensione etica che questi desideri e queste decisioni comportano è fondante per tutte le società dove la famiglia è importante – secondo molti, me incluso quindi per tutte le società. Per molti anni si è pensato infatti che il desiderare o meno dei figli dipendesse dall’accettare con coraggio e umanità questa dimensione etica. O invece respingerla, negarla in favore dell’affermazione individuale. Ciò ha avuto conseguenze sociali divisive.

Si è guardato alle donne che decidevano di avere figli come un fallimento, e all’individualismo come una vittoria.” Lo ha detto il premier Mario Draghi Draghi agli Stati Generali della Natalità

l’assegno unico per i figli slitta al 2022

Nel frattempo, l’assegno unico universale per i figli under 21 non partira’ il 1 luglio, come promesso dallo stesso Draghi. L’approvazione della legge delega 41/2021 e’ arrivata troppo tardi e ora c’e’ poco tempo per avviare entro quella data la riforma. Lo ha confermato la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, spiegando che la misura e’ “in fase di costruzione”.

“L’idea e’ di partire comunque da luglio con una misura ponte”, ha precisato. Si puo’ ipotizzare un assegno della durata di 6 mesi (fino al 31 dicembre 2021) di circa 100 euro per ogni figlio. L’assegno ponte, con ogni probabilità, non cancellerà le vecchie misure a sostegno delle famiglie con figli. Dunque, per quest’anno resteranno le detrazioni fiscali per i figli a carico. L’assegno unico universale che vedra’ la luce nel 2022 concentrerà in un’unica soluzione i vari aiuti.

tramite Imola Oggi

 

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