Draghi telefona a Putin

Il sito web del Cremlino riporta la conversazione telefonica tra il presidente russo Putin e il primo ministro Mario Draghi.

Non c’è ancora alcun cambiamento di posizione da parte italiana, ma il Cremlino afferma che Putin ha discusso con Draghi “del lavoro svolto per stabilire una vita pacifica nelle città liberate del Donbass”. L’enfasi del comunicato è sulla situazione intorno ai mari: si afferma che la Federazione Russa settimanalmente apre “corridoi umanitari per l’uscita di navi civili dai porti dell’Azov e del Mar Nero, che è impedita dalla parte ucraina”.

Nello stesso tempo, nella dichiarazione del Cremlino che riferisce sulla conversazione, il processo negoziale tra Ucraina e Federazione Russa è definito congelato, e la colpa è prevedibilmente attribuita all’Ucraina.

Un argomento di conversazione ‘a latere’ è stata la sfera della sicurezza alimentare globale. Putin ha definito infondate le accuse della Russia di problemi con l’approvvigionamento di prodotti agricoli ai mercati mondiali e, qui c’è un rilievo importante, ha affermato che la Federazione Russa è pronta a “dare un contributo significativo al superamento della crisi alimentare attraverso l’esportazione di grano e fertilizzanti ” soggetti alla revoca di “restrizioni motivate politicamente dall’Occidente.

Testo diffuso dal Cremlino:

Conversazione telefonica di Vladimir Putin con il Primo Ministro italiano Mario Draghi

🔹Si è discusso della situazione in Ucraina. In particolare, il Presidente della Russia ha informato dei lavori in corso per stabilire una vita pacifica nelle città liberate del Donbass. Ha parlato in dettaglio delle misure adottate per garantire la sicurezza della navigazione, compresa l’apertura quotidiana di corridoi per l’uscita delle navi civili dai porti del Mare d’Azov e del Mar Nero, ostacolata dalla parte ucraina. Inoltre, vengono fornite valutazioni fondamentali del processo negoziale congelato da Kiev.

🔹Lo stato delle cose nel campo della sicurezza alimentare globale è stato considerato a fondo. Prendendo atto dell’infondatezza delle accuse alla Russia per i problemi con l’approvvigionamento di prodotti agricoli ai mercati mondiali, Vladimir Putin ha osservato che le difficoltà sorte sono legate, tra l’altro, alle interruzioni delle catene di produzione e logistica, nonché alla politica finanziaria dei paesi occidentali durante la pandemia di coronavirus. La situazione si è aggravata a causa delle restrizioni anti-russe imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.

🔹Vladimir Putin ha sottolineato che la Federazione Russa è pronta a dare un contributo significativo al superamento della crisi alimentare attraverso l’esportazione di cereali e fertilizzanti, subordinatamente alla revoca delle restrizioni motivate dalla politica da parte dell’Occidente.

🔹Nel discutere di questioni di sicurezza energetica, la parte russa ha confermato l’intenzione di continuare a garantire forniture ininterrotte di gas naturale all’Italia a prezzi fissati nei contratti.

(dal canale Telegram del Cremlino)

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