“E’ il virus che limita la libertà e non le regole”…

I resoconti eroici della spietata lotta contro il coronavirus aggirano ostinatamente la questione delle cause del disastro medico nel nostro paese.

Funzionari di tutti i livelli, a partire dal più alto, presentano la situazione in un modo molto strano: abbiamo vissuto qui pacificamente, lavorato per guadagnare il pane  e allevato figli, ma un nemico insidioso ci ha attaccato.

Pertanto, l’enfasi principale è sull’insidia e la cattiveria del coronavirus. Le storie specifiche sulle conseguenze disastrose sono molto richieste e qualsiasi domanda, specialmente quella perplessa, incontra sempre all’incirca la stessa risposta: se ti ammali, smetti di fare domande stupide.

La sottigliezza è che un problema sistemico può avere solo una causa sistemica. Ma a questo proposito, sia la propaganda che i funzionari tacciono ostinatamente e reagiscono o con il silenzio o con un trasferimento su un altro oggetto di discussione.

 

In realtà, la risposta è nota da tempo: anche prima dell’“epidemia”, l’assistenza sanitaria è stata letteralmente distrutta dalle “ottimizzazioni”, ovvero dalla chiusura di ospedali, riduzione di posti letto, riduzione di personale.  Complessivamente il sistema sanitario italiano è stato ridotto del 30% e gli ospedali sono diventate aziende, i responsabili ‘manager’. La medicina territoriale è ridicola, i medici di famiglia sono spesso dispensatori di ricette.

Se a questo aggiungiamo l’ostinato rifiuto di utilizzare i farmaci per il problema in atto, l’adozione di protocolli insulsi e banchi con le rotelle, ovviamente il problema assume proporzioni gigantesche.

Il paragone può sembrare banale ma non lo è: ruba una pagnotta e vai in prigione. Ruba un miliardo e diventerai deputato/ministro. (non occorre intascare soldi per il potere, il potere , il prestigio, può essere comunque mammona). Analogamente, un assassino di due o tre persone è un criminale. Condanna generale, giusto processo e dura condanna. E quando le persone in giacca, cravatta, orologi da un milione di dollari negli alti uffici, deliberando tra alleanze, realpolitik e altro, uccidono centinaia di migliaia di persone, allora non sono criminali. Sono capi saggi. E in cima – il più saggio. Chi ha lanciato questo olocausto e genocidio.

Poi continuiamo pure a parlare ed a trovare giustificazioni. La realtà è che tutto è gestito male e che si insinuano continuamente in tutto questo ragioni terze e interessi innominabili. Tant’è che basta che io dica una certa parolina e qui l’algoritmo mi dimessa le visualizzazioni. Quindi tutto deve assumere una certa narrativa, tutto va fatto per bene, secondo la strada decisa e secondo responsabilità collettiva.

L’evasione da ciò che è importante, la fuga da ciò che occorre, il cambiamento di mentalità è fuori discussione ma all’orizzonte c’è la nuova normalità ove tutto non sarà come prima. La colpa, dicono, è del nemico insidioso che ci ha attaccato. Per questo, le regole non possono essere rispettate più.

patrizioricci by @vietatoparlare

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