E riecco sotto elezioni, (ci mancava!) un nuovo ‘russiagate’ italiano

Ed ecco, fantastico: a circa dieci giorni dalle elezioni – dopo minacce piú o meno sopite e sottintesi di ogni tipo -, scoppia una nuova storia di finanziamento della Russia ai partiti italiani:

“Lo dice un rapporto dell’intelligence americana citato dal segretario di Stato Antony Blinken: dal 2014 Mosca ha dato almeno 300 milioni di dollari. Washington fornirà ai Paesi coinvolti informazioni classificate” (…) ( Repubblica).

La soffiata arriverebbe dagli Stati Uniti. Mosca avrebbe finanziato  partiti in 20 paesi nel mondo, tra cui l’Italia.

Mentre ormai i russiagate provocano l’immediato eco mediatico ad ogni competizione elettorale in Italia e all’estero, minor clamore viene suscitato per i finanziamenti e le ingerenze sulla politica italiana provenienti da oltreoceano.

In questo caso si tratta di ingerenze sistematiche. Esiste una branca del Dipartimento di stato americano, la National Endowment for Democracy ( un’agenzia governativa statunitense fondata nel 1983 con l’obiettivo dichiarato di promuovere la democrazia all’estero), che ha come ESPRESSO compito istituzionale fare esattamente la stessa cosa in tutto il mondo, ovvero promuovere gli interessi USA. Sempre per scopi altrettanto funzionali, operano anche USAID, le Ong di Soros (Le Open Society Foundations (OSF)) ed una miriade di altre organizzazioni che agiscono tramite FMI, ONU etc.

Finanziamenti di SOROS, uno speculatore anti-italiano che ha come mission il veicolare leggi che distruggano l’Italia come nazione.

Nel biennio 2017-18, ad esempio, la Open Society Foundations di George Soros ha elargito qualcosa come 8,5 milioni di dollari, per l’esattezza 8.527.948 ad ‘entità politiche italiane’.

Tra i beneficiari delle sovvenzioni, movimenti politici come i Radicali Italiani, think-tank come l’Istituto Affari Internazionali, onlus e ong impegnate sul fronte dell’immigrazione e delle politiche di accoglienza e il Comune di Ventimiglia. In tutto, lo speculatore apolide, ha finanziato in quei due anni 70 progetti anti-italiani: 32 nel 2017, per un totale di 4.140.318 dollari; e 38 nel 2018, per 4.387.630 dollari. L’Italia è il laboratorio perfetto per sperimentare le politiche di distruzione etnica, di cui Soros è il grande manovratore occulto.

Ai Radicali Italiani, oggi candidati nelle liste PD con Bonino e altri, ad esempio, sono andati in tutto 298.550 dollari solo nel 2017, per “promuovere un’ampia riforma delle leggi italiane sull’immigrazione attraverso iniziative che puntino a fornire aiuto agli immigrati e avanzare il loro benessere sociale”. (…) ( da Vox Italia)

Ingerenze, russiagate e colpi di stato USA

Ve lo ricordate Jeremy Corbyn candidato premier britannico nel 2019, accusato di “Russiagate” poco prima del voto britannico ? Ebbene, le informazioni dei media su un Russiagate contro Corbyn furono offerte, ad och, da apparati di intelligence militari statunitensi e britannici (vedi qui). Ma non è una novità , prima di lui toccò a Farage.

E che dire del più noto russiagate di Trump? Ovviamente, nessun media italiano nei report sulla cronaca italiana, come sulla cronaca internazionale – si guarda bene di andare oltre i 6 minuti addietro, allo scopo di non far realizzare nella mente dell’italiano medio ciò che è realmente in gioco (mettendo in connessione gli avvenimenti tra loro).

Sì, in questo senso, è davvero singolare che parlando dei vizi italici, non si menzioni affatto che, nel periodo 1946 – 2000, gli USA hanno messo in atto per 81 volte gravi ingerenze nella politica di altri paesi, … non trovate?

Quindi dov’è lo scandalo, se di scandalo si tratta? E perché una simile accusa è tenuta per ora abbastanza vaga, ma non del tutto? … diciamo solo quanto basta per portare nocumento in campagna elettorale ai partiti di centro- destra e fornire agli amici degli amici un utile grimaldello?

Questo è sorprendente. Infatti, a fronte dei vari ‘russiagate’ in salse variabili, nulla si dice sul reato più grave che praticato abitualmente. Ovviamente, sto parlando del reato di tradimento verso lo stato italiano, il suo popolo e la Costituzioni che abbiamo visto da 2 anni vilipesa in tutti i modi. Il tutto per rispondere ai ‘desiderats’ di enti sovranazionali e Stati Uniti.

Che tempismo!

La storia del finanziamento della Russia arriva sempre al momento opportuno:

La storia del presunto finanziamento della Lega è nata a febbraio dopo la pubblicazione del popolare settimanale L’Espresso. La pubblicazione ha affermato che i rappresentanti della “Lega” hanno tenuto negoziati segreti a Mosca per assicurarsi ingenti finanziamenti per il partito in vista delle elezioni europee. L’assistenza finanziaria russa avrebbe dovuto arrivare alla “Lega” presumibilmente a causa della conclusione di un accordo tra le compagnie petrolifere dei due paesi per la fornitura di 3 milioni di tonnellate di carburante diesel. La rivista afferma che l’accordo è stato negoziato lo scorso ottobre a Mosca in profonda segretezza tra il confidente di Salvini, capo dell’associazione Lombardia-Russia, Gianluca Savoini, e “rappresentanti di spicco” dell’establishment russo.

Intorno a questa vicenda è però scoppiato uno scandalo di alto profilo in Italia dopo che la scorsa settimana il portale americano Buzzfeed (vedi qui) ha pubblicato materiale che fornisce una trascrizione della trattativa: gli interlocutori avrebbero discusso di un accordo per la fornitura di petrolio russo, parte dei proventi da cui per un importo di $ 65 milioni doveva essere ricevuto “Lega”. Poco dopo si è saputo che Savoini era indagato dalla procura di Milano da febbraio in relazione a questa vicenda, ed è sospettato di “corruzione internazionale”. (…)

Dopo il Russiagate italico la Lega riallineata ed ‘istituzionale’ quanto basta per piacere a Bruxelles e Washington

Dopo questo episodio il leader della Lega Salvini è apparso più ‘moderato,, un uomo più di sistema, non più portatore energico di temi come il sovranismo, identità culturale o l’emigrazione.

Ora ci risiamo. Nonostante lo stesso giochino sia stato fatto in tante occasioni, la ricetta è la stessa che abbiamo visto durante la presidenza Trump. C’è da scommettere che gli Stati Uniti siano del tutto coinvolti con questa bordata, se non altro per il tempismo. Verrà fornito materiale per sorreggere il PD agonizzante e per punire chi pensa di trasgredire ai diktat atlantisti, per il bene nazionale. La guerra preventiva del resto è ormai acquisita nelle tattiche degli eserciti di tutto il mondo, Il capostipite sono gli Stati Uniti.

Mai dimenticare il passato per comprendere il presente

Infine, per un’obiettiva valutazione dell’ultima vicenda, consiglio vivamente la visione della presentazione dell’ultimo libro del giornalista investigativo Franco Fracassi:

VPNews

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