fonte: Liliana Gorini, presidente del Movimento Solidarietà
13 luglio 2011 (MoviSol) – Dopo Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo, ora l’attacco speculativo all’Italia – annunciato da molti mesi – è entrato nel vivo. Il sistema dell’Euro sta morendo, e gli hedge fund che guidano la speculazione internazionale ne approfittano per lanciare un affondo contro il nostro Paese.
Photo by Herve BoinayAvevamo messo in guardia da questo pericolo più volte, proponendo di vietare i derivati, tra cui i CDS (credit default swap) sui titoli di stato, che vengono usati in questo gioco al ribasso, anzi, al massacro contro i nostri titoli di stato. Ma nel nome del “libero mercato” tutte le proposte in questo senso (quelle di MoviSol, dell’economista americano Lyndon LaRouche, e anche del ministro dell’Economia Tremonti) sono state finora bocciate o, peggio ancora, ignorate.
La ricetta dell’Unione Europea, del Cancelliere tedesco Merkel, del Presidente Napolitano di fronte a questo attacco è la solita: altri fondi di salvataggio, un altro giro di vite di austerità, col quale dovremmo “rassicurare” i mercati, gli stessi mercati che stanno speculando contro di noi. Abbiamo visto in Grecia come funzionino bene queste misure di austerità draconiana: vengono rifinanziate le banche straniere che hanno provocato la crisi, ma non l’economia reale.
La popolazione è in rivolta, perché è costretta a rinunciare alla pensione, al salario, all’assistenza sanitaria per garantire il “sacrosanto” diritto della finanza (ad es. Quantum Fund, Goldman Sachs, BNP Paribas, Royal Bank of Scotland, Barclays, Bank of America) di giocare al ribasso sui titoli di stato di questo o quel paese al solo scopo di trarne guadagni astronomici. In questo modo, paradossalmente, Grecia e Italia si ritrovano a finanziare le banche francesi e inglesi che detengono una grossa fetta dei nostri titoli. E i famosi “mercati” che ci invitano a compiacere, assecondare e rassicurare con pesantissime (quanto inutili) misure di austerità, sono gli stessi che hanno creato il buco di bilancio succhiando risorse altrimenti destinate all’economia reale.
Nel 1933, durante la Grande Crisi, il Presidente Roosevelt, lungi dal “rassicurarli” e compiacerli, mise questi speculatori sul banco degli imputati, con la Commissione Pecora, e adottò una legge, la legge Glass-Steagall, che vietava la speculazione separando le banche commerciali dalle banche d’affari.
Oggi, sedicenti “economisti” come Giavazzi arrivano invece al punto di proporre che gli aiuti vadano direttamente alle banche e non agli stati, parlando degli aiuti alla Grecia. È evidente che il sistema dell’euro è al capolinea, e rimanere dentro aumenta solo il rischio di affogare più in fretta.
La via di uscita è ovvia, ed è quella che LaRouche e il nostro movimento in Italia propongono da anni:
Una legge Glass-Steagall come quella adottata da Roosevelt nel 1933, per separare banche commerciali da banche d’affari, togliendo ogni garanzia dello stato alle banche speculatrici.
Un sistema creditizio invece del sistema monetario attuale, ormai in bancarotta, che elargisca crediti a bassi tassi d’interesse per grandi progetti di sviluppo economico e infrastrutturale
Vietare i derivati, i CDS, soprattutto sui titoli di stato.
Se non verranno prese queste misure drastiche al più presto, l’Italia rischia di fare la fine della Grecia. È ovvio che si tratta di una decisione politica: mettersi finalmente contro i mercati, contro la finanza speculativa, e dalla parte della popolazione.
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qui l’intervista a Liliana Gorini, presidente del Movimento Solidarietà
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