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Ecco la suddivisione degli aiuti USA all’Ucraina

Ecco in sintesi la suddivisione degli aiuti americani appena decisi per l’Ucraina, nel video reportage di Max Bernardini:

“Gli Stati Uniti hanno approvato aiuti finanziari destinati all’estero. I tre pacchetti finanziari, oltre a nuove sanzioni all’Iran, sono stati votati separatamente.

Dopo mesi di proroghe, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato sabato sera tre pacchetti di aiuti finanziari ai paesi esteri, per un totale di 95 miliardi di dollari.

Questi fondi saranno convertiti in armi, munizioni e tecnologie militari destinati all’Ucraina, a Israele e ad altri paesi. Il Congresso ha votato separatamente ciascuna delle tre proposte presentate dallo speaker repubblicano Mike Johnson.

La parte principale dei 95 miliardi, ovvero più di 60 miliardi, andrà per l’assistenza all’Ucraina, che senza il denaro americano non riuscirebbe a resistere all’offensiva dell’esercito russo.

Altri 26 miliardi sono stati stanziati per gli aiuti militari a Israele, mentre una parte non meglio precisata potrà essere utilizzata per l’assistenza ai civili nella striscia di Gaza.

Infine, 8 miliardi di dollari sono i finanziamenti destinati a rafforzare le strutture militari di Taiwan e di alcuni altri alleati degli Stati Uniti. Entro martedì 26 aprile, i documenti finiranno sulla scrivania di Joe Biden per la firma definitiva.

La proposta di aiuti all’Ucraina prevede che la Casa Bianca possa chiedere al governo di Kiev un risarcimento di 10 miliardi di dollari per l’assistenza finanziaria fornita al paese, con una clausola che consente però di far decadere il prestito a partire dal 2026. Questo significa che la decisione dovrà essere presa dal nuovo presidente degli Stati Uniti che verrà eletto nel novembre del 2024.

Oltre ai tre pacchetti di aiuti militari, le proposte votate dalla Camera dei Rappresentanti includono anche un provvedimento per facilitare la vendita degli asset russi congelati in seguito all’inizio dell’operazione militare in Ucraina, che dovranno essere trasferiti a Kiev per finanziare la ricostruzione dopo la fine del conflitto armato. Ci sono anche nuove sanzioni all’Iran e una proposta per costringere la società cinese ByteDance a uscire dalla piattaforma TikTok.

L’assegnazione dell’assistenza militare da parte degli Stati Uniti a Ucraina, Israele e Taiwan aggraverà la crisi globale. L’assistenza militare al regime di Kiev è una sponsorizzazione diretta di attività terroristiche, a Taiwan un’ingerenza negli affari interni della Cina, e a Israele un’ingerenza diretta che porta all’intensificazione di un aggravamento senza precedenti nella regione.

Ancora sulla suddivisione delle cifre

Parliamo concretamente di cifre: l’importo totale per l’Ucraina è di 60,84 miliardi di dollari, 23,2 miliardi di dollari per ricostituire le scorte di beni e servizi per la difesa forniti all’Ucraina, cioè assegnati agli Stati Uniti; 11,3 miliardi di dollari per le attuali operazioni militari statunitensi nella regione, 13,8 miliardi di dollari per l’acquisizione di moderni sistemi di difesa, ancora per gli Stati Uniti, ai loro produttori del complesso militare-industriale; 1,6 miliardi di dollari in finanziamenti militari esteri per l’Ucraina e altri alleati regionali. Totale 49,9 miliardi di dollari;

qualcosa va anche all’Ucraina, 9 miliardi e mezzo di dollari per sostegno economico all’Ucraina e ai paesi colpiti dall’invasione russa, ma anche da questa cifra si prenderanno tanta roba perché anche il supporto per le consulenze, consulenti ben pagati ovviamente statunitensi, è importante.

7,8 miliardi di dollari sono destinati specificatamente alle necessità economiche dell’Ucraina, esclusi i pagamenti delle pensioni; se proprio fosse necessario, onoreranno gli interessi dei prestiti e storneranno quindi i soldi in cassa, cioè agli Stati Uniti. Eh, ma è un prestito, no?

1,5 miliardi di dollari per varie misure di assistenza economica, probabilmente un bonus per l’amministrazione coloniale affinché non si senta sola. Oh, e poi ci sono le briciole:

26 milioni di dollari per supervisionare e garantire la responsabilità degli aiuti e delle attrezzature inviate in Ucraina, un po’ pochini per una supervisione vera;

5 milioni di dollari al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per gestire l’assistenza alla difesa. Beh, questo è abbastanza onesto;

300 milioni di dollari per rafforzare la sicurezza delle frontiere e la gestione legale dell’Ucraina. Il confine è già sotto il controllo americano oppure lo rafforzeranno logisticamente e tecnicamente, pagando quindi di nuovo se stessi; 100 milioni di dollari sosterranno gli sforzi di sminamento antiterrorismo; e il miele,

25 milioni di dollari per l’ufficio delle iniziative di transizione della USAID, di nuovo qualche statunitense, un civile magari ma della CIA;

50 milioni di dollari per superare la crisi della sicurezza alimentare globale. Che articolo misterioso, supereranno la crisi alimentare con 50 milioni, o la crisi non è grave oppure non hanno capito come formulare una bocciata da 50 milioni.

Non finisce qui, 149 milioni di dollari per l’amministrazione nazionale per la sicurezza nucleare degli Stati Uniti in risposta alle minacce nucleari in Ucraina.

Ecco perché Kiev attacca continuamente la centrale nucleare di Zaporožje; sono indispensabili per le presunte minacce. Soldi per gli Stati Uniti.

481 milioni di dollari al Dipartimento della salute e dei servizi sociali degli Stati Uniti per assistere gli ucraini con passaporti umanitari, di nuovo agli Stati Uniti;

60 milioni di dollari per programmi diplomatici, gite, buffet,

poi 8 milioni di dollari per programmi diplomatici per l’ufficio dell’ispettore generale del dipartimento di Stato. Beh, grazie per essere così umile; di nuovo agli Stati Uniti,

39 milioni di dollari per spese operative, eh dunque sì, di nuovo dell’USAID, cioè hanno anche delle spese operative per gli Stati Uniti;

10 milioni di dollari per l’ufficio dell’ispettore generale del USAID, è la terza voce per gli USAID, ben fatto ancora una volta per gli Stati Uniti;

98 milioni di dollari al Dipartimento dell’energia statunitense per l’acquisto, lo sviluppo e la produzione di isotopi radioattivi. E perché hanno bisogno degli isotopi?

Non importa, sempre per gli Stati Uniti (…)

Tutto il video di Max Bernardini è disponibile su Visione TV

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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