Domenica, l’aviazione russa ha colpito le linee fortificate del gruppo terroristico Tharir al Sham (HTS) alla periferia del villaggio di El-Atareb. Per chi fosse interessato, ecco le coordinate (36 ° 09’17.8 “N 36 ° 50’33.2” E).
A fronte di questo attacco ed i continui bombardamenti russi sui trasporti di petrolio sottratti alla Siria ed esportati in Turchia, Ankara ha convocato l’ambasciatore russo.
Il ministero degli Esteri turco ha convocato l’ambasciatore russo nel Paese ed ha espresso preoccupazione per l’aumento delle tensioni a Idlib siriano nelle ultime settimane. Nello stesso tempo, le stesse preoccupazioni sono state espresse all’addetto militare russo in Turchia. Secondo le autorità turche, i bombardamenti più frequenti dell’esercito arabo siriano e gli attacchi aerei delle forze aeree russe nella zona di de-escalation violano l’accordo tra Russia e Turchia e destabilizzano la regione.
Una settimana fa sono state presentate richieste da parte dei turchi per fermare i bombardamenti russi. Il motivo delle richieste turche alla Russia sono stati i ripetuti bombardamenti del distretto di Al-Hamran, dove i camion petroliferi sono stati colpiti all’inizio di marzo (vedi qui).
Questa volta, il pretesto è stato l’attacco di domenica che sarebbe avvenuto contro un ospedale nella provincia di Idlib. Questo incidente è stato condannato dal Dipartimento di Stato americano e dal rappresentante delle Nazioni Unite.
La parte russa e siriana hanno negato di aver bombardato ospedali.
Il video che pubblico qui di seguito è stato ripreso da un drone siriano (o iraniano). Lo ha comunque rilasciato lo Stato Maggiore siriano. Nel video si possono vedere i tunnel di comunicazione, trincee e altre fortificazioni. Ciò dimostra che non si tratta di un obiettivo civile.
Now I'm already worried, I work in a hospital. And the Russians are just hitting hospitals🙄🙄 pic.twitter.com/f1ZzSKX2d0
— ZOKA (@200_zoka) March 23, 2021
Ma cosa è successo subito dopo questo bombardamento? E’ successo che i famosi “Caschi Bianchi” hanno detto che qui c’era un ospedale, che sono stati uccisi dei civili. Sono ancora loro, gli stessi “White Helmets” che hanno filmato le riprese in scena dell’ “attacco chimico” a Gouta, gli stessi ragazzi che in precedenza hanno fornito all’Occidente ragioni informative per esacerbare la situazione in Siria. E così l’agenzia di stampa turca ha ripreso la notizia dei civili uccisi e poi la stessa cosa hanno fatto gli altri media “indipendenti”.
Niente di nuovo, sempre il vecchio schema. Non hanno bisogno neanche di variarlo , grazie all’occidente che è completamente accondiscendente verso qualunque cosa che possa incriminare la Russia ed Assad. Ma ricordiamo… Quanti ospedali sono stati distrutti ad Aleppo? 200 o 300?). Secondo i White Helmets, sì. Ciò è molto indicativo. Gli ospedali di Aleppo erano 4 in tutto.
Infatti queste le conseguenze su quella che sembrerebbe uno shelter con un posto di medicazione:
Ma come detto in precedenza gli ospedali o infermerie vanno segnalati secondo un protocollo ufficiale predisposto dalle Nazioni Unite.
Da notare che in un analogo attacco aereo ad Atareb nel 2016 fu detto che era stato distrutto un ospedale, vedi qui (in russo): https://www.svoboda.org/a/28161310.html
E qui di seguito, il tweet e lo screnshot , nel caso il video venisse cancellato.
Sono evidenziati i particolari da cui si evince che l’obiettivo non era un ospedale.
In definitiva, a tutt’oggi all’Occidente non risulta che russi o siriani abbiano colpito militanti, solo ospedali e scuole.
@vietatoparlare