Emergono prove che mostrerebbero la pressione dell’amministrazione Biden per montare un caso contro Trump

Un articolo di Zero Hedge riferisce la scoperta della  collusione tra l’amministrazione Biden, gli Archivi Nazionali (NARA) e il Dipartimento di Giustizia (DOJ) per incolpare l’ex presidente Donald Trump in vista delle prossime elezioni presidenziali e metterlo fuori gioco.

Gli elementi da cui si può desumere la pressione esercitata da Biden sono stati rilevati attraverso documenti giudiziari che sono stati disigillati dal giudice Aileen Cannon. Questi ha mostrato “una preferenza per renderli pubblici quanto più possibile. A gennaio, ha ordinato che nessun materiale non classificato fosse sigillato a meno che non vi fossero chiari rischi per la sicurezza personale o nazionale”, riporta Zero Hedge.

Un ordine del tribunale, ha permesso la divulgazione di comunicazioni e interazioni tra entità governative

Sembra che la rivelazione sia emersa come parte di procedimenti legali e attraverso il lavoro di giornalisti e analisti che hanno esaminato i documenti giudiziari desigillati. In molti casi come questo, sono i giornalisti investigativi o le parti legalmente coinvolte nel caso a portare alla luce dettagli critici attraverso richieste di accesso ai documenti pubblici o tramite la divulgazione obbligatoria di documenti nel corso di battaglie legali.

L’ex presidente Trump è accusato di aver gestito in modo inappropriato questi documenti dopo il suo mandato. Zero Hedge riferisce che l’amministrazione attuale, sotto il presidente Biden, abbia utilizzato risorse governative per montare un caso legale contro Trump, coinvolgendo agenzie federali come l’FBI e gli Archivi Nazionali in un modo che sembrerebbe politicamente motivato.

Ciò che evince sarebbe una collaborazione tra il Dipartimento di Giustizia (DOJ) dell’amministrazione Biden, gli Archivi Nazionali (NARA) e l’FBI per costruire un caso contro l’ex presidente Donald Trump riguardante la gestione impropria di documenti classificati.

L’e-mail del 1 settembre 2021 ha rivelato che il consigliere generale della NARA, Gary Stern, era stato in contatto sia con il Dipartimento di Giustizia che con la Casa Bianca di Biden “su questo problema”. Una successiva e-mail del 30 settembre 2021 rivela che l’ufficio legale della Casa Bianca “è ora pronto a organizzare un incontro per discutere le scatole [di documenti ]  di Trump”. (…) Le e-mail successive hanno rivelato il coordinamento tra la NARA e l’ufficio legale della Casa Bianca di Biden per quanto riguarda la gestione di questi documenti.

Il 5 ottobre 2023, Stern ha scritto in un’e-mail interna alla NARA che il rilascio di una lettera al Congresso “può essere sincronizzato con il nostro rilascio pubblico dei record dei social media di Trump… così come con il nostro rilascio al 1/ 6 Comitato dei tweet reattivi nella giornata del 6 gennaio.

Questa collaborazione sarebbe evidenziata da comunicazioni tra queste entità che cercavano di coordinarsi nella raccolta e nell’uso di documenti classificati appartenenti a Trump.

L’articolo di Zero Hedge menziona che il Procuratore Speciale Jack Smith avrebbe cercato di impedire che emergessero dettagli riguardo alla cooperazione tra la Casa Bianca e NARA, consigliando al giudice di rifiutare le richieste di Trump per ottenere più informazioni sui documenti discussi.

Nell’articolo si parla anche di come i media e certi giornalisti abbiano partecipato indirettamente a questo sforzo, suggerendo che la narrativa pubblica potrebbe essere stata influenzata da questa presunta collusione.

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