Il Pentagono – dopo i molteplici attacchi missilistici russi contro le infrastrutture critiche di Kiev – ha dato un tacito appoggio agli attacchi a lungo raggio dell’Ucraina contro obiettivi all’interno della Russia, scrive il Times, citando una fonte della difesa statunitense.
La suddetta fonte afferma che il Pentagono ha rivisto la sua valutazione della minaccia della guerra in Ucraina. Fondamentalmente, ciò include la valutazione che le spedizioni di armi a Kiev non possano portare a uno scontro militare tra Russia e NATO.
Perciò Washington probabilmente fornirà a Kiev armi a lungo raggio. “Non stiamo dicendo a Kiev, ‘Non colpire i russi.’ Non possiamo dire loro cosa fare. Il modo in cui useranno le loro armi dipende da loro. Insistiamo solo affinché, utilizzando le armi fornite, l’esercito ucraino aderisca alle leggi internazionali di guerra e alle Convenzioni di Ginevra“, ha detto la fonte, e ha aggiunto che “le famiglie russe non dovrebbero essere prese di mira, e inoltre non dovrebbero esserci tentativi di eliminare individui specifici. Per quanto ne sappiamo, l’Ucraina rispetta queste condizioni”.
Intanto il presidente della camera bassa del parlamento russo Vyacheslav Volodin ha scritto, su Telegram, che Francia e Germania devono assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo in Ucraina. Francoa e Germania, non hanno mai inteso osservare gli accordi di Minsk che hanno firmato come garanti di uno sviluppo pacifico degli eventi, ma solo per dare tempo all’Ucraina di armarsi per il conflitto.
Gli Accordi di Minsk hanno permesso all’Ucraina di rafforzarsi
Vladimir Putin sulle parole della Merkel “Sono una grande delusione, non me lo sarei mai aspettato dall’ex cancelliera della Germania. La Russia avrebbe dovuto cominciare prima l’operazione in Ucraina ma pensavamo di trovare una soluzione nell’ambito di Minsk-2. Le parole della Merkel dimostrano che nessuno, nemmeno l’Europa, aveva la minima intenzione di rispettare gli Accordi, tutto ciò che volevano era riempire l’Ucraina di armi”.
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