Categories: Attualità

Il titolo del reportage è “il lungo inferno delle Sirie”. Falso: esiste una sola Siria

La menzogna della ‘rivoluzione tradita’. Amplifica le falsità di Dall’Oglio. Dire un pò di verità per rendere più credibile il falso…è più efficace

http://www.video.mediaset.it/video/terra/full/417155/il-lungo-inferno-delle-sirie-28-ottobre.html

Reportages TERRA sulla Siria di Capuozzo: ricercata forma letterale, stile compito e poetico, accattivante. Però serve (come accade spesso) a racconta un’altra cosa, diversa da quello che le stesse immagini e la gente dice.

Sarà per questo che era necessario ‘riequilibrare’ soffermarsi così a lungo su padre Dall’Oglio (per le sue posizioni pro-rivoluzione tra i religiosi un outsider) e dare invece pochissimo tempo sui due vescovi rapiti, il greco-ortodosso Boulos Yazigi e il siro-ortodosso Youhanna Ibrahim.

La gente che si vede in tutto il filmato dice tutt’altro da come è impostato il reportages, ma non importa il copione è già scritto in anticipo: quello della rivoluzione ‘scippata dai cattivi di al-QAEDA.

All’autore del servizio sembra sfuggire che in Siria non esiste ‘la rivoluzione tradita’ ma che gli avvenimenti sono andati esattamente come dovevano andare. La gente aveva tutte le ragioni di protestare. Le armi però erano già pronte ed il piano deciso all’estero. Ce ne sono le prove.

Era scontato che Assad facesse quel tipo di repressione sulle proteste iniziali, specialmente in presenza di qualche decina di morti tra la polizia e qualche caserma data alle fiamme.  Insieme  a chi manifestava contro corruzione e  riforme c’era anche ben altra gente che poi  è dilagata. Così dopo i primi tre mesi la rivolta era già sommossa. L’obiettivo era  chiaramente quello di distruggere lo stato. I colpi di stato spesso si fanno anche cavalcando i malcontenti popolari e amplificandoli. Abbiamo il promemoria della Libia. E’ innegabile che la guerra siriana è una guerra per procura.

Questo il servizio neanche lo accenna. E’ una ‘svista’? Non si direbbe: anche quando la testimonianza di Maloula non lascerebbe scampo, si commenta ‘li ha cercati la guerra’ “. La gente non è vittima sacrificale di non una strategia precisa, di criminali esaltati dalla ‘visione’ di costruire una nuova Siria senza i cristiani e le minoranze.

Il giornalismo italiano persevera a credere che ha diritto di parola solo chi va e filma ma io vedo solo soffermarsi sul dramma per essere più incisivo solo sul sentimento senza dargli ragione!!!
Capuozzo mi risponde: caro Patrizio, fatico a seguire il filo del suo ragionamento. Ma se sta sostenendo che la presenza di al Qaeda è fittizia, o manovrata, si sbaglia di grosso. Cordialmente

 Sto criticando una cosa chiara: è il mantra della distinzione tra rivoluzione ‘buona’ iniziale che è poi stata ‘scippata’ dai cattivi. Invece, la rivoluzione siriana è una guerra pianificata per conto terzi che ha profittato strumentalmente all’inizio del malcontento popolare. Sin da subito chi l’ha diretta l’ha indirizzata con finanziamenti e supporto politico e militare verso la spregiudicata direzione della distruzione totale del paese. Sullo sfondo evidentemente non l’anelito di democrazia ma i fini geopolitici di USA Qatar e Arabia Saudita. E’ mia opinione che questa omissione nel reportage pesa sulla verità dei fatti. E’ un vero peccato che questo non si evidenzi, per l’ottimo lavoro che Toni Capuozzo ha fatto.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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