Una settimana fa è stata istituita dal Premier Conte una task force di esperti, con il compito di traghettare l’italia verso la cosiddetta fase 2 del coronavirus. Il Team è destinato a affrontare il difficile compito di depotenziare ulteriormente l’epidemia e soprattutto di dirigere il difficile compito della ripresa del paese.
L’istituzione di questa task force desta alcune perplessità. Infatti, se è facilmente comprensibile che nella fase emergenziale, le decisioni prettamente medico-scientifiche debbano essere necessariamente prese dagli scienziati, non è altrettanto comprensibile che le decisioni economiche debbano essere affidate ad un comitato di esperti. Altrettanto singolare è che questo Team sia stato scelto all’esterno del l Parlamento e non tra i rappresentanti eletti , molti dei quali con notevoli competenze in campo economico, imprenditoriale e manageriale.
Ma le perplessità aumentano quando si visiona la composizione della squadra. Il responsabile è Vittorio Calao, ex della Morgan e Stanley e vicepresidente della lobby europea “Round Table of Industrialists”, struttura che tutela gli interessi delle grandi multinazionali che persegue la road map delle privatizzazioni, la globalizzazione e gli interessi capitalistici.
La task force consta di 17 membri scelti tra economisti, top manager ma sono presenti anche psicologi e uno psichiatra. Anche in questo caso, nel trascorso dei componenti della task force ci sono evidenze significative di personalità che godono il favore dei “poteri bancari europei” e di Germania ed Olanda, proprio gli stati con cui i nostri interessi nazionali divergono (se avete obiezioni in proposito, provate a fare una semplice ricerca su Google). In definitiva, la composizione della squadra di Conte è caratterizzata da uomini legati al mondo della finanza ed agganciati al mondo delle lobby e al globalismo con qualche presenza (psicologi e psichiatri) da cui trapela anche l’ossessione delle élite europee per le comunicazioni di massa e le tecniche di informazione e di persuasione collettiva.
Ci troviamo di fronte ad un grande fraintendimento. Spacciare per esperti, una task force palesemente orientata in una precisa e palese direzione, è veramente irritante. In realtà, l’economia segue molti scuole di pensiero e ogni filone prevede un giudizio a cui conseguono scelte squisitamente politiche. Oggi le circostanze che stiano affrontando necessitano di persone che guardino con moralità alla priorità del bene comune, subordinando a questo l’interesse privatistico della grande finanza, delle multinazionali e delle banche.
E’ amaro dirlo ma ci stiamo spingendo ancora una volta verso l’insediamento di un governo ombra che esautora legalmente il nostro Parlamento. Una specie di ‘Monti 2’ dello stato d’emergenza, formalmente corretto.
Penso sia chiaro il fatto che l’indirizzo politico del paese è competenza del Consiglio dei Ministri e che, a sua volta, può avvalersi di esperti, ma questo deve avvenire sempre nell’ambito di un indirizzo politico. Perciò va ripristinata la piena autorità del Parlamento. Ogni decisione spetta alla maggioranza formatasi in Parlamento, la quale decide attraverso gli organi parlamentari, nel rispetto della Costituzione.
patrizioricci by @vietatoparlare