Nei giorni scorsi i media italiani hanno specificato che i 4 giornalisti Italiani spariti in Siria sono nelle mani della formazione paramilitare Jabhat al-Nusra.
L’organizzazione è nella black list dei terroristi islamici dagli USA, è un ramo di al-Qaeda in Iraq – un gruppo costituito da jihadisti sunniti islamici. Conta circa in Siria circa 6.000 uomini e rappresenta l’ala più estremista dei ribelli siriani. Obiettivo in Siria: creare un pan-islamica dello stato di diritto sharia e si propone di ripristinare il califfato islamico.
Il gruppo è ben finanziato dalla rete globale jadista (The Teleghraph)
In Iraq gli USA la combatteva ma non in Siria: anche se questa milizia è considerata scomoda, secondo la logica suicida USA e occidentale combatte per la ‘ guerra di liberazione siriana’ e quindi è legittimata ad operare sul territorio. Sembra che sia sufficiente essere contro Assad perché si possa legittimare tutto.
A partire dal febbraio 2013, al-Nusra Fronte ha rivendicato la responsabilità per 49 dei 60 attentati suicidi e di esecuzioni sommarie : ciò che in altri frangenti sarebbe stato deplorato dalla ‘comunità internazionale’ durante il tentativo di colpo di stato voluto dall’estero chiamato comunemente ‘guerra civile’, è stato legittimato.
E’ in corso un conflitto anche lessicale, perchè pur di rovesciare Assad, le grandi potenze pro-ribelli fanno ogni cosa ritengano utile per raggiungere tale obiettivo. Infatti, stanno apparendo molti articoli per accreditarli come benvisti dal popolo perchè meno corrotti e profittatori delle brigate ESL: è innegabile che anche se indirettamente gli USA, Italia ed gli ‘amici della Siria’ li appoggiano perchè utili ai loro scopi e ‘buoni combattenti’ (anche perché fanno il ‘ lavoro sporco’). Però l’impresa è impossibile e non passa inosservata , c’è troppo materiale su di loro: su twitter i militanti di Al Nusra elencano tutte le loro azioni (ed esecuzioni o eliminazione che dir si voglia) con tanto di video e rivendicazioni.
I militanti di Al-Nusra hanno i loro campi e svolgono la loro attività alla luce del sole. Prendono interi quartieri e li amministrano, eppure sono giudicati terroristi e le città non dovrebbero essere in mano ai terroristi. Gli altri dell’ESL dalla popolazione civile sono considerati spesso peggiori dei terroristi nei rapporti con la popolazione civile (vedi rapporto dei gesuiti)
Risultato: graduatorie a parte, comunque interi quartieri di Aleppo, anche usando l’ottica USA e occidentale pro ribelli, sono in mano ai terroristi ed anche i giornalisti.
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